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Discussione: Nido per cacatua delle molucche

  1. #1
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    Nido per cacatua delle molucche

    Buongiorno a tutti,
    Mi piacerebbe sapere quale nido è più idoneo per l'allevamento dei cacatua delle Molucche: misure, forma, particolari, ecc...
    Vi ringrazio per le risposte.

  2. #2
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    Ciao Giovanni,
    Per i cacatua delle Molucche utilizzo un parallelepipedo di 45x45x80 h; la forma ad L rovesciata impedisce che i genitori si precipitino nel nido schiacciando le uova o i piccoli. Lo spessore del legno di 3 cm garantisce una notevole solidità e isola l'alloggio mantenendo costante la temperatura e l'umidità. Ti consiglio di utilizzare un legno robusto al fine di preservare la struttura dal loro possente becco.
    Sul lato opposto all'entrata abbozzo un'uscita secondaria che permetterà alla femmina di sfuggire da un maschio eventualmente troppo focoso; inoltre allo stato selvatico garantisce ai riproduttori una via di fuga rapida nel caso un predatore entrasse nel nido: ciò aiuta la coppia a sentirsi più sicura e protetta.
    Praticando un foro d'ingresso più piccolo di quello idoneo, incentiveremo la coppia alla riproduzione, simulando il loro comportamento naturale.


  3. #3
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    Grazie infinite.
    Spiegazione molto chiara ed esaustiva.
    Sul fondo del nido che posso mettere?
    Servono particolari chiusure di sicurezza per lo sportello?
    Ultima modifica di Giovanni Fornasari; 04-11-15 a 13: 59

  4. #4
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    Non utilizzo lo sportello di ispezione visto che, come tutti i cacatua, i moluccensis abbandonano il nido appena lo apriamo.
    Per questo motivo sarebbe meglio usare una telecamera per controllare lo svolgimento della covata, invece di continuare a disturbarli.
    Se preferisci puoi rinforzare gli spigoli con delle lastre in metallo, io non l'ho mai fatto e non me l'hanno mai distrutto. C'è però da dire che in natura questi cacatua si scavano il nido a colpi di becco: grande è quindi la tentazione di distruggerlo.

    Come fondo puoi mettere del truciolato depolverizzato mischiato a del cippato.
    Posiziona il nido sono quando la femmina sarà entrata in estro.
    Ultima modifica di A.Alfieri; 05-11-15 a 21: 43


  5. #5
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    Quote Originariamente inviata da A.Alfieri Visualizza il messaggio
    Non utilizzo lo sportello di ispezione visto che, come tutti i cacatua, i moluccensis abbandonano il nido appena lo apriamo.
    Per questo motivo sarebbe meglio usare una telecamera per controllare lo svolgimento della covata, invece di continuare a disturbarli.
    Se preferisci puoi rinforzare gli spigoli con delle lastre in metallo, io non l'ho mai fatto e non me l'hanno mai distrutto. C'è però da dire che in natura questi cacatua si scavano il nido a colpi di becco: grande è quindi la tentazione di distruggerlo.

    Come fondo puoi mettere del truciolato depolverizzato mischiato a del cippato.
    Posiziona il nido sono quando la femmina sarà entrata in estro.
    Scusate se vado OT, ma visto che tu mi sembri esperto di allevamento di Cacatua, hai delle indicazioni di massima per la riproduzione dei Roseicapilla?
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  6. #6
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    Grazie ancora per la risposta.
    È vero che questa specie di cacatua diventa spesso aggressiva con i pulli?

  7. #7
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    Quote Originariamente inviata da Giovanni Fornasari Visualizza il messaggio
    Grazie ancora per la risposta.
    È vero che questa specie di cacatua diventa spesso aggressiva con i pulli?
    Non solo con i pulli....
    È per questo che ti ho detto di non posizionare il nido fino a quando la femmina non sarà in estro; anche la seconda uscita serve per evitare che maschio riesca a bloccare la femmina sul fondo e costringerla all'accoppiamento.

    Sembra che l'aggressività tra i due partner sia determinata dai successi riproduttivi: se deprediamo in nido rimuovendo piccoli o uova per l'allevamento a mano, è molto probabile che i genitori assumano comportamenti aggressivi in tutte le covate successive.
    Al contrario, se lasceremo che siano i riproduttori a svezzare ed allevare i novelli, difficilmente verranno rilevati segni di aggressività l'uno con l'altro.
    Anche l'allevamento in colonia ha portato innumerevoli risultati positivi sotto questo punto di vista. Putroppo, essendo una specie di cacatua poco diffusa, creare una colonia diventa spesso difficile (anche per le dimensioni di un'eventuale voliera); in alternativa, possiamo ottenere gli stessi risultati dal contatto visivo e uditivo con altre coppie cacatua bianchi.


  8. #8
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    Quote Originariamente inviata da Roberto Giani Visualizza il messaggio
    Scusate se vado OT, ma visto che tu mi sembri esperto di allevamento di Cacatua, hai delle indicazioni di massima per la riproduzione dei Roseicapilla?
    Ciao, Roberto.
    Leggendo i tuoi post sul forum, ho visto che sei molto ben informato, non so se riuscirò a dirti qualcosa di nuovo, comunque ci provo...

    I Roseicapilla non sono difficile riproduzione, anche se sotto alcuni aspetti sono un po' più "noiosi".
    Ad esempio, rispetto agli altri cacatuidi tendono facilmente ad ingrassare, pregiudicando la fecondazione.
    Personalmente fornisco un misto per ondulati arricchito con poca canapa, oltre a molto cibo fresco (oltre 50%) ed estrusi di piccola pezzatura.

    Per mandarli in estro è importantissimo il cambio di alimentazione, in modo da rendere l'idea dello sbalzo di stagione.
    All'inzio del periodo riproduttivo, ovvero a inizio marzo o ad ottobre, comincio a fornire miscele di semi germinate, con lo scopo di imitare l'arrivo di un periodo di abbondanza.
    La fornitura di semi germinati dovrebbe essere interpretata dai galah come un segnale che, nei periodi a seguire, sarà presente un'abbondante quantità di cibo, spronandoli ad accoppiarsi ed allevare i pulli.
    Contemporaneamente sostituisco quasi completamente la miscela di semi secchi, con un misto di legumi e cereali ammollati e bolliti, innalzando la quantità di proteine nell'alimentazione fino a un 20-22% circa. Risultano utili e anche particolarmente graditi, la somministazioni di insetti e cibo vivo.

    Il nido ha le dimensioni di 40x40x60h, sempre a forma di L.
    Provvedo a riempirlo fino a metà con rami freschi, foglie, muschio secco e corteccia (al Loro Parque utilizzano anche gli aghi di pino, personalmente non li ho mai provati); anche all'esterno del nido fornirò un'abbondante quantità di rami, frasche e altro materiarle verde.
    In poco tempo la coppia penserà autonomamente a sistemare il nido, arricchendo o regolando il materiale che avevamo posizionato.
    Anche in questo caso, una maggior fornitura di rami e foglie comporta una maggior probabilità di successo.
    Dopo circa 30 giorni, anche 40, dalla collocazione del nido deporranno il primo uovo, normalmente per un totale di 4.

    Non dimostrano particolari atteggiamenti aggressivi nei confronti del patner, anche se alcune volte possono diventare turbolenti con conseguente rottura delle uova. Non è mi ancora ben chiaro a cosa siano dovuti questi comportamenti, sicuramente sono molto suscettibili alle ispezioni nel nido.

    Spero di esserti stato in qualche modo d'aiuto.
    Ultima modifica di A.Alfieri; 08-11-15 a 15: 59


  9. #9
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    Ti ringrazio tantissimo per le informazioni riguardo i Roseicapilla.

    Ti spiego semplicemente i problemi che ho con la mia coppia. Faccio praticamente come hai indicato tu, sono una coppia molto affiatata, stanno sempre vicini e si fanno le coccole con pulizie reciproche del piumaggio In primavera si eccitano, riempiono il nido di foglie verdi (fornisco rami di alloro perchè non ho a disposizione l'eucalipto e allora penso che l'alloro possa essere un buon sostituto sotto la caratteristica di essere foglie molto aromatiche come l'eucalipto), sia ccoppiano e poi non depongono.
    Poco dopo si calamano e sembrano raggiungere la pace dei sensi, niente interesse al nido e molte meno coccole reciproche. Poi cominciano a fare la muta, perdendo molte penne lunghe ed in autunno hanno un piumaggio perfetto.

    Da come dici, potrebbe essere che sono troppo grassi? Ma io vcome valuto che sono troppo grassi?
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  10. #10
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    Ciao, Roberto.
    Penso che in questo caso la coppia sia ancora troppo giovane: i galah cominciano a riprodursi egregiamente solo dopo i 5 anni di età, anche se diventano maturi molto prima. Poi ogni coppia ha i suoi tempi...

    Secondo me se gli uccelli fossero troppo obesi, la femmina deporrebbe uova chiare oppure avrebbe difficoltà a deporre, ma non credo che diventi incapace di produrre uova.

    Se i corteggiamenti, la preparazione del nido e gli accoppiamenti si svolgono come da copione, o la coppia è ancora troppo giovane e inesperta, oppure la femmina ha qualche problema all'apparato riproduttivo.
    Quest'ultimo caso penso sia molto improbabile, ma se i soggetti hanno già una certa età, un veloce controllo endoscopico ce lo farei dare.
    In caso contrario, rispetterei il loro tempi...


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