Originariamente inviata da
RenatoGala
La penna bianca sotto il becco non sempre è sinonimo di pezzatura. Spesso l'individuazione di altre zone acianiche è maggiormente indicativa. Una o più unghie bianche, ad esempio, o zone di sottopiuma chiare, sono sintomo del fattore mutante. Per l'acianismo parziale i migliori risultati dal punto di vista "estetico" si sono avuti impiegando una coppia in cui entrambi i partner sono interessati dalla mutazione. L'impiego di un soggetto tipo quello in foto (apparentemente con scarsa incidenza del fattore acianico che è di tipo quantitativo) accoppiato ad un soggetto non interessato (ancestrale o lutino che sia) non dovrebbe produrre risultati eclatanti... molto probabilmente, laddove quel maschio sia effettivamente un acianico parziale, otterresti un numero variabile di soggetti con una due piumette bianche tutti da provare in riproduzione con altri soggetti consimili, per di più i figli maschi sarebbero sicuri portatori di lutino. Personalmente ritengo che limitare le pezzature ad un 50/70% del piumaggio su soggetti ancestrali sia il miglior compromesso per ammirare l'acianismo nei cardellini.
Ma qui parliamo di gusti personali, del resto non esiste uno standard a cui rifarsi per soggetti acianici... per me la mezza maschera rossa avvolta della sciarpatura conferisce un aspetto gradevolissimo molto superiore all'acianico puro dove si perde al 90% anche la maschera. Di pregio la "fava" regolare e possibilmente ampia ad aprirsi sul petto. Il contrasto tra il candore di alcune remiganti/timoniere e il nero corvino di altre con lo specchio alare giallo intatto sono tutte caratteristica di gradimento così come la schiena bruna che contrasta con il candore della nuca.
Saluti
Renato Gala