Ciao Roberto, noto che sei diventato un accanito sostenitore del tanto discusso ""cibo unico"".
Proverò a esprimere la mia opinione...
Una dieta composta da un singolo alimento base non può essere considerata soddisfacente, anche se quest'ultimo si rivelasse "perfettamente" bilanciato (e pure su tale aspetto si potrebbe disquisire molto a lungo).
Una buona alimentazione è il prodotto di un enorme puzzle composto da tantissimi ingredienti (semi e granaglie sotto varie forme, alimenti vegetali freschi...) con estrusi sempre presenti per equilibrare bene il tutto.
Come hanno spesso affermato molti celeberrimi autori: «La chiave dell'alimentazione è la varietà», che tradotto: ""Esitono molti altri aspetti da considerare, oltre all'equilibrio nutrizionale""
A mio avviso gli estrusi non sono in grado di sostituire completamente semi, legumi, cereali e via dicendo: dal punto di vista nutrizionistico probabilmente sarebbero equivalenti, ma non da quello psicologico.
Chi di voi ha mai provato ad alimentare una coppia riproduttrice con l'alimentazione da te descritta, avrà potuto constatare che a lungo andare si otterranno risultati nefasti.
Il motivo appare ovvio: una dieta monotona e artificiale inevitabilmente si ripercuote sulla salute dei soggetti; i riproduttori appaio svogliati e alimentano i pulli con una minor costanza.
La mia opinione è la seguente: gli estrusi sono indispensabili per somministrare agli animali molte sostanze non reperibili altrove (se non in altri integratori), ma non per costituire un cibo esclusivo, nè per rappresentare l'alimento base.
Gli alimenti forniti andranno adeguatamente proporzionati, onde evitare che i soggetti assecondino esclusivamente le proprie preferenze: i preformulati costituiscono solo una parte di questo grande programma nutrizionistico, dove i vari cibi si completano a vicenda per soddisfare ogni fabbisogno
Non è nemmeno vero che molte integrazioni andranno a sbilanciare l'apporto di estrusi.
In primo luogo, i granulati sono per lo più alimenti multispecifici e pertanto mai perfettamente equilibrati per ogni singola esigenza: somministrando un'importante quantità di estrusi per lunghi periodi, nel tempo si andranno a creare lacune o eccessi per alcune determinate sostanza.
Come capirai, è impossibile creare un alimento unico dedicato a tutti gli Psittacidi di grossa taglia.
Quindi, qualsiasi integrazione dev'essere considerata come un ulteriore occasione per arricchire la dieta, non come un danno alle componenti già presenti.
Le bacche di goji, ad esempio, non vedo perché dovrebbero risultare inutili se risultano gradite e apprezzate dal soggetto: ovvio, bisognerà evitare di somministrale in quantità eccessive, ma una fornitura saltuaria resta la scelta migliore.
Concludo affermando che nessun pappagallo è così fiscale da risentire di una minima variazione dagli equilibri alimentari standard, solo pesanti squilibri duraturi nel tempo possono provocare danni.
Mi stupirei se qualcuno sostenesse che allo stato selvatico ogni soggetto assume esattamente le stesse quantità di proteine, grassi e carboidrati, ogni giorno per tutti le stagioni dell'anno.
Eppure l'habitat d'origine rappresenta la nicchia ecologica ideale per ogni specie, dove ogni soggetto riesce a reperire tutti gli alimenti di cui necessita.
Per quanto riguarda verdure e latticini, concordo con quanto hai riportato.