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Discussione: Non mangia i semi

  1. #11
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    Io fornisco una miscela data dall'allevamento che contiene pochissimi semi d girasole.. Gli altri non le conosco il nome d ogni singolo seme ma so che C sn grano saraceno e cardo mariano poi C sn dei semi chiari che non sono girasole chiaro ma non ricordo il nome e altri.. Per gli estrusi le do quelli della zupreem e al mattino le do mezza mela con altra frutta alterno quella d stagione.. A pranzo e cena le do la verdura che cucino per noi se cotta al vapore in questo periodo dell'anno spazio dai finocchi ai broccoletti alla verza o zucchine peperoni ecc e insieme le metto sempre ceci o fagioli o lenticchie.. Un pezzo d grana o due la settimana come leccornia.. Ultimamente la sera un paio d volte massimo tre le aggiungo il farro o l'orso o la pasta integrale.. Carote anche.. Devo dire che d quello che le do parte le cade a terra ma buona parte ne mangia e mangia tutto.. Solo i semini sto notando che non le sconfifferano più granché ne butta tanti interi e durante la giornata non la vedo mangiarne.. Mangia appunto quello che le preparo io e gli estrusi.
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    A volte al mattino le do anche le bacche d goji poche ma ogni tanto le integro perché ho letto le facciano bene
    Secondo il mio modesto punto di vista, ci sarebbero alcune cose da correggere nell'alimentazione fornita.

    Se il soggetto consuma gli estrusi, personalmente eviteri di fornire anche il misto di semi secchi. Come ho detto sopra, l'estruso "dovrebbe" essere perfettamente bilanciato e quindi rappresentare un nutrimento completo.

    Va bene l'integrazione con la verdura (finocchi, broccoletti, verza, zucchine, peperoni, sedano, carote ecc.) ma non cotta! In questo modo si distruggono le vitamine termolabili ed è uno spreco.
    La cottura serve per gli alimenti proteici in quanto ne migliora la digeribilità andando a spezzare le catene peptidiche e facilitando la prosecuzione di questa attività, che avviene all'interno dell'organismo ad opera degli enzimi digestivi, la quale ha lo scopo di isolare i singoli aminoacidi per poi ricombinarli nelle nuove proteine che servono all'individuo.
    Ma, ripeto, se il tuo pappagallo mangia gli estrusi, non vedo il motivo di un'integrazione proteica con i legumi cotti. Quindi frutta e verdura sì, ma cruda.

    Il grana come leccornia, ci può stare ma personalemente sono contrario a fornire latticini ad animali che evolutivamente nulla hanno a che vedere con il latte, ossia gli uccelli.

    Quindi anche l'aggiunta di pasta integrale, farro, orzo ecc. non fanno altro, secondo me, che squlibrare l'apporto nutrizionale degli estrusi.

    Anche le bacche d goji sono inutili in quanto la loro peculiarità è quella di essere ricche di Vit. C che agli uccelli non serve fornire (a parte al Bul Bul dalle orecche rosse).

    Detto questo, sottolineo che quanto riportato è solo il mio parere e non sono un nutrizionista. Sarebbe bene sentire anche altri pareri e soprattutto sentire quello di un veterinario aviare esperto in psittacidi.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  2. #12
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    Ciao Roberto, noto che sei diventato un accanito sostenitore del tanto discusso ""cibo unico"".
    Proverò a esprimere la mia opinione...

    Una dieta composta da un singolo alimento base non può essere considerata soddisfacente, anche se quest'ultimo si rivelasse "perfettamente" bilanciato (e pure su tale aspetto si potrebbe disquisire molto a lungo).
    Una buona alimentazione è il prodotto di un enorme puzzle composto da tantissimi ingredienti (semi e granaglie sotto varie forme, alimenti vegetali freschi...) con estrusi sempre presenti per equilibrare bene il tutto.
    Come hanno spesso affermato molti celeberrimi autori: «La chiave dell'alimentazione è la varietà», che tradotto: ""Esitono molti altri aspetti da considerare, oltre all'equilibrio nutrizionale""

    A mio avviso gli estrusi non sono in grado di sostituire completamente semi, legumi, cereali e via dicendo: dal punto di vista nutrizionistico probabilmente sarebbero equivalenti, ma non da quello psicologico.
    Chi di voi ha mai provato ad alimentare una coppia riproduttrice con l'alimentazione da te descritta, avrà potuto constatare che a lungo andare si otterranno risultati nefasti.
    Il motivo appare ovvio: una dieta monotona e artificiale inevitabilmente si ripercuote sulla salute dei soggetti; i riproduttori appaio svogliati e alimentano i pulli con una minor costanza.
    La mia opinione è la seguente: gli estrusi sono indispensabili per somministrare agli animali molte sostanze non reperibili altrove (se non in altri integratori), ma non per costituire un cibo esclusivo, nè per rappresentare l'alimento base.
    Gli alimenti forniti andranno adeguatamente proporzionati, onde evitare che i soggetti assecondino esclusivamente le proprie preferenze: i preformulati costituiscono solo una parte di questo grande programma nutrizionistico, dove i vari cibi si completano a vicenda per soddisfare ogni fabbisogno

    Non è nemmeno vero che molte integrazioni andranno a sbilanciare l'apporto di estrusi.
    In primo luogo, i granulati sono per lo più alimenti multispecifici e pertanto mai perfettamente equilibrati per ogni singola esigenza: somministrando un'importante quantità di estrusi per lunghi periodi, nel tempo si andranno a creare lacune o eccessi per alcune determinate sostanza.
    Come capirai, è impossibile creare un alimento unico dedicato a tutti gli Psittacidi di grossa taglia.
    Quindi, qualsiasi integrazione dev'essere considerata come un ulteriore occasione per arricchire la dieta, non come un danno alle componenti già presenti.
    Le bacche di goji, ad esempio, non vedo perché dovrebbero risultare inutili se risultano gradite e apprezzate dal soggetto: ovvio, bisognerà evitare di somministrale in quantità eccessive, ma una fornitura saltuaria resta la scelta migliore.

    Concludo affermando che nessun pappagallo è così fiscale da risentire di una minima variazione dagli equilibri alimentari standard, solo pesanti squilibri duraturi nel tempo possono provocare danni.
    Mi stupirei se qualcuno sostenesse che allo stato selvatico ogni soggetto assume esattamente le stesse quantità di proteine, grassi e carboidrati, ogni giorno per tutti le stagioni dell'anno.
    Eppure l'habitat d'origine rappresenta la nicchia ecologica ideale per ogni specie, dove ogni soggetto riesce a reperire tutti gli alimenti di cui necessita.

    Per quanto riguarda verdure e latticini, concordo con quanto hai riportato.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  3. #13
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    Ah ah ah, non sono un accanito sostenitore del "cibo unico", tanto è vero che non lo utilizzo!

    Tuttavia mi risulta che all'estero l'uso degli estrusi stia prendendo sempre più piede.

    Anche io, come te mi pare, sono tra i sostenitori invece della variabilità e dell'impegno psicofisico nel nutrirsi. Ad esempio offro ai miei roseicapilla delle pigne: i pinoli saranno anche molto grassi e calorici ma devono lavorare parecchio prima di magiarne uno.

    Tuttavia il mio quotidiano impegno nella continua ricerca di varietà di cibi da fornire ai miei pappagalli credo nasconda intrisecamente il timore di non riuscire ad alimentarli correttametne e di non somministrare tutti i principi alimentari di cui hanno bisogno. Per questo ogni tanto rimango ammaliato dalla teoria cibo unico, gli estrusi ecc. ecc.

    Ad ogni modo modo ho provato a fornire gli estrusi e i miei pappagalli li ignorano e non ho avuto la pazienza di insistere e allora ci ho rinunciato.

    Tutte giuste le tue osservazioni, tuttavia mi pare manchi quella che si lega all'attività del pappagallo: credo che un Cenerino in casa non faccia molto moto e non debba mai sopportare temperature molto basse, per cui ho avuto l'impressione che la dieta di Wariola per il suo cenerino fosse troppo ricca.

    Infiine, sulle bacche di goji hai ragione, non c'è niente di male, è solo che io sono un po' prevenuto su questo prodotto perchè credo sia solo marketing e poca sostanza. Saranno anche ricche di Vit. C, ma pare non lo siano più delle arance. Peccato che per assumere 100g di arancia spesso non occorre neppure mangiarla tutta, invece per assumere 100g di Bacche di goji se ne deve mangiare una confezione intera e spendere 39 euro!
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  4. #14
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    Quote Originariamente inviata da Roberto Giani Visualizza il messaggio
    Tuttavia il mio quotidiano impegno nella continua ricerca di varietà di cibi da fornire ai miei pappagalli credo nasconda intrisecamente il timore di non riuscire ad alimentarli correttametne e di non somministrare tutti i principi alimentari di cui hanno bisogno. Per questo ogni tanto rimango ammaliato dalla teoria cibo unico, gli estrusi ecc. ecc.
    Credo sia un po' il timore di ognuno di noi.
    A mio avviso il compromesso più valido tra varietà ed equilibrio, consiste nel fornire estrusi per una piccola parte delle porzione totale, indicativamente tra il 40-50%, fornendo comunque una grande varietà di cibi naturali.

    Programmi alimentari simili a quello descritto vengono adottati in molti grandi allevamenti di fama mondiale, compreso Loro Parque, che possono contare sul supporto di tanti veterinari e nutrizionisti: finché la l'industria zootecnica non sarà in grado di fornirci nuove tipologie di prodotti, continuerò ad alimentare in tal modo i miei animali.

    Per quanto riguarda le bacche di goji hai ragione: molti uccelli non necessitano di supporti di vitamina C, perché sono in grado di autosintetizzarla. Al contrario un eccesso di tale vitamina potrebbe causare un'alta concentrazione di ferro nel sangue, molto dannosa per tutti gli Psittacidi, tanto da portare alla morte nei casi più estremi.
    In questo caso, le bacche assumono un ruolo strettamente psicologico.
    Ultima modifica di Luca Marani; 20-02-16 a 17: 49
    Saluti,
    Luca Marani.



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  5. #15
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    Ne concludo che essendo lei in fase d crescita non la sto alimentando proprio male.. Nel senso che io le do un po' d tutto in porzioni medio piccole.. Sul fatto del cotto o crudo.. C sn alimenti come il cavolfiore o i broccoletti che vanno cotti penso.. Poi io lo faccio solo stufati per lei.. Quindi penso vada bene.. Ragionerò nel diminuire i legumi.. Il grana lo somministro perché il calcio che dovrebbe produrre al sole M sembra d aver letto che stando in casa può avere delle carenze.. Un pezzo piccolo penso sia ok che dite? Per il resto non M preoccupo allora per i semi se li mangia bene se no pazienza ho capito bene?


  6. #16
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    Cavolfiore e broccoli possono essere somministrati crudi, gli unici alimenti vegetali che sono solito cuocere sono i legumi e i cereali, per ammorbidire il composto e denaturare le proteine.

    Esistono molti altri modi per fornire dei supporti minerali ai pappagalli, inoltre la carenza di vitamina D3 (sintetizzata grazie alle radiazioni UVB) non è sopperita da una maggior quantità di calcio nella dieta.
    Gli estrusi apportano già una buona quantità di tale vitamina; se il soggetto viene alloggiato in un locale poco illuminato, potrai valutare l'utilizzo di un apposito integratore.
    Siccome il tuo cenerino non deve compiere particolari sforzi riproduttivi, nè si trova in piena fase di crescita, non lo reputerei necessario.
    Ultima modifica di Luca Marani; 16-02-16 a 08: 13
    Saluti,
    Luca Marani.



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  7. #17
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    Capito... Grazie per la risposta! Questa delle verdure crude non la sapevo! Ottima cosa


  8. #18
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    i veterinari direbbero che è meglio non mangi i semi, io preferisco lasciarglieli per un fatto psicologico (si divertono) ma non li cambio spesso così prima finisce i semi scuri e poi mangia quelli chiari, poi vanno a periodi.... lascio sempre un cibo anche se sembra non mangiarlo, alla fine mangia tutto

  9. #19
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    Quote Originariamente inviata da Titti 1 Visualizza il messaggio
    i veterinari direbbero che è meglio non mangi i semi, io preferisco lasciarglieli per un fatto psicologico (si divertono) ma non li cambio spesso così prima finisce i semi scuri e poi mangia quelli chiari, poi vanno a periodi.... lascio sempre un cibo anche se sembra non mangiarlo, alla fine mangia tutto
    Concordo con Titti: i semi del misto devono essere consumati completamente prima di essere sostituiti.
    A mio avviso molti veterinari non hanno propriamente le idee chiare: alcuni inneggiano agli estrusi, altri li consigliano come integratori, altri ancora fanno distinzione tra soggetti ""selvatici"" e soggetti pet,...
    Saluti,
    Luca Marani.



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