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Discussione: Problemi di batteriosi con pulli di cenerino

  1. #1
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    La bandiera di Jeffrey

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    Problemi di batteriosi con pulli di cenerino

    Buonasera, da 2 anni riproduco una coppia di cenerini che mi sta dando qualche problemino con i pulli.
    Entrambe le volte, intorno al 30° giorno, il 3º pullo ha cominciato improvvisamente a dimagrire: nonostante li abbia prontamente prelevato dal nido per allevarlo a mano, hanno continuato a dimagrire progressivamente fino a perire.
    Siccome è ormai quasi certo che si sia trattata di una forma di batteriosi, ho fatto fare l'analisi delle feci ai genitori (nel caso avessero passato loro l'infezione ai pulli), ma tutte le prove sono risultate negative.
    Secondo voi esiste un modo per prevenire questi decessi durante le prossime covate?
    Magari somministrando qualche prodotto preventivo appena nati o ai genitori.

  2. #2
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    A mio avviso l'infezione non può essere stata trasmessa dai genitori: se così fosse, anche gli altri 2 pulli ne avrebbero risentito e dagli esami sarebbe trapelato il problema.
    Molto probabilmente gli ultimi piccoli, essendo rimasti più deboli a causa della concorrenza, non presentavano difese immunitarie sufficienti per respingere anche una banale forma di batteriosi.
    Si potrebbe provare a somministrare un integratore di probiotici/prebiotici, per rinforzare la flora intestinale "buona", abbinati a un acidificatore nell'acqua da bere dei genitori (ad esempio aceto di mele).
    Inoltre, se l'ultimo pullo si dimostrerà più magro o debole, sarà necessario prelevarli dal nido e somministrare un antibiotico ad azione mirata.

  3. #3
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    E se provassi direttamente ad allevare a mano l'ultimo nato, per evitare che rimanga più debole?

  4. #4
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    Ciao Jeffrey,
    Io sinceramente proverei a lasciarlo ai genitori, visto che non si tratta di un problema di cure parentali.
    Nel caso la situazione dovesse presentarsi agirai prontamente con gli antibiotici.

  5. #5
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    Ciao, anche io come te non sono un esperto di cenerini, ma siccome questi pappagalli possono deporre con una distanza di 4 giorni tra un uovo e l'altro, vuol dire che tra il 1º è il 3º piccolo c'è una distanza di 8 giorni.
    Perché non provi a utilizzare le uova finte in modo che nascano tutti insieme?

  6. #6
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    Io eviterei, soprattutto perché i cenerini possono essere molto suscettibili se vengono disturbati nel corso della covata.

  7. #7
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    Quote Originariamente inviata da Mark.Bassi Visualizza il messaggio
    Io eviterei, soprattutto perché i cenerini possono essere molto suscettibili se vengono disturbati nel corso della covata.
    Concordo. Abitualmente con i pappagalli non si usa la tecnica delle uova finte per far nascere i piccoli tutti assieme.

    Riguardo la morte del 3° pullo, oltre a fare le analisi sui genitori era bene inviare il cadavere del pullo ad un'Istituto Zooprofilattico per determinarne le cause di morte.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  8. #8
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    Grazie a tutti per il supporto.
    Putroppo ho sempre seppellito il pullo dopo la morte, se dovesse ricapitare proverò a farlo analizzare.

  9. #9
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    Ok scusate, non me ne intendo di cenerini.
    Avevo usato questo metodo con i pyrrhura e mi ero trovato bene (mi deponevano 6 uova per covata e gli ultimi pulli facevano fatica a crescere), ma con i cenerini non l'ho mai fatto.

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