Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Maschio di Rosella pallida aggressivo

  1. #1
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    La bandiera di Fernandez

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    Maschio di Rosella pallida aggressivo

    Buon Pomeriggio a tutti gli amici del forum,
    Avevo acquistato da un mio amico una coppia di Rosella pallida esperta riproduttrice del 2010.
    Dopo un mese e mezzo di preparazione, da qualche giorno ho messo il nido perché possano cominciare la stagione.
    Innanzi tutti, ho notato che il primo ad entrarvi è stato il maschio (e non la femmina, come accade nelle altre specie di Rosella)
    Inoltre, da quando è comparso il nido, il maschio ha cominciato a diventare sempre più aggressivo nei confronti della femmina (beccate forti, urla, sbatter d'ali), e a inseguire la compagna ripetutamente per la voliera.
    Un particolare interessante è che la coppia è molto affiatata: anche ieri pomeriggio li ho osservati mentre si scambiavano l'imbeccata.
    Sta mattina la femmina era nel nido e il maschio era davanti all'apertura che cantava.
    È un comportamento normale oppure dovrei prendere qualche precauzione?
    Ho contattato il mio amico che ha già avuto a che fare con questi riproduttori e mi ha detto che a lui non è mai successo. Sarà il cambio d'ambiente...

  2. #2
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    A volte non è neppure il cambio di ambiente...

    Stessa coppia, stessa voliera, stesso cibo dello scorso anno ma per un non contemporaneo periodo di estro di entrambi si può avere una stagione improduttiva e litigi...
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  3. #3
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    Concordo con Roberto.

    A volte in cattività i pappagalli presentano comportamenti piuttosto strani.
    Una coppia di adscitus mi ha riprodotto per 4 anni senza presentare alcun problema, alla quinta stagione-cove il maschio ha cominciato a impedire alla femmina di uscire dal nido, ricacciandola all'interno a colpi di becco ogni qualvolta si apprestasse ad abbandonare la cova.
    La situazione è degenerata a tal punto da rendersi necessario l'allontanamento del maschio.

    È comunque accertato che nelle roselle pallide, il maschio ricopre un ruolo di dominanza all'interno della coppia: stabilisce il luogo dove nidificare e controlla scrupolosamente il corso della covata.
    Talvolta possono manifestarsi comportamenti anomali nei quali il suddetto ruolo del maschio è spinto agli estremi, tanto da compromettere l'incolumità delle compagna: in questo caso, sarà nostro dovere tutelare il benessere della femmina e, se necessario, separare i soggetti.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  4. #4
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    La bandiera di Fernandez

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    Quindi per adesso potrei provare a lasciarli stare?
    Posso spuntare le remiganti al maschio per rendere più difficili gli inseguimenti?

  5. #5
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    Ciao, a me non sembra una buona idea perché per ritornare alla normalità le remiganti impiegheranno parecchi mesi.
    Comunque bisogna precisare che sono un po' arrugginito sulle Roselle.

  6. #6
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    Quote Originariamente inviata da Fernandez Visualizza il messaggio
    ....... Posso spuntare le remiganti al maschio .......
    Attenzione,
    l'uso del taglio delle remiganti configura il "reato" di maltrattamento animale.

    Art. 544-ter. - (Maltrattamento di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
    La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi.
    La pena è aumentata della metà se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell'animale.

    Con la legge nr. 189 del 20 luglio 2004 che contiene le disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, viene aggiunto il Titolo IX bis - "Dei delitti contro il sentimento per gli animali".

    Il regolamento del forum non permette messaggi di questo tipo.

    Prego pertanto gli utenti di discutere di metodi accettabili da un punto di vista della tutela degli animali o saremo costretti a prendere i provvedimenti del caso.

    Siamo sicuri della vostra comprensione.


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

  7. #7
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    La bandiera di Fernandez

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    Salve, capisco la delicatezza della situazione.
    Tengo a precisare che MAI ho affrontato la pratica del taglio delle remiganti e MAI lo farò: non sapendo se fosse giusto farlo, ho chiesto indicazioni a voi esperti, che mi avete confermato la discutibile legalità di questo metodo.
    Desidero chiarire, inoltre, che non pensavo di rendere il soggetto inadatto al volo, solo di spuntare di 1-2 cm le remiganti primarie, in modo da rendere sempre possibile il volo battuto, ma fornire la femmina un vantaggio in agilità (nel caso venisse in seguita).
    A scanso di equivoci, lascierò stare i soggetti e provvederò a separarli se si renderà necessario.
    Grazie di tutto l'aiuto.

  8. #8
    Expert Forum
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    Attenzione, non facciamo gli estremisti. La norma dice:

    Art. 544-ter. - (Maltrattamento di animali). - Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche...


    bene, io mi soffermerei sul "per crudeltà o senza necessità" per cui se rischio che il maschio mi ammazzi la femmina, io una spuntatina alle remiganti di un'ala, per renderlo meno abile al volo rispetto alla femmina che vuole maltrattare, gliela do perchè non la ritengo nè crudeltà, nè senza necessità. E mi assumo al responsabilità di quello che dico.
    Ultima modifica di Roberto Giani; 23-02-16 a 09: 57
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  9. #9
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    Non avevo nessun dubbio sul tuo puntuale intervento anche perchè non è la prima volta ed anche perchè abbiamo già avuto altro modo di scambiarci le idee qualche anno fa sullo stesso tema, nel topic Taglio delle remiganti.


    La tua idea di cosa è la crudeltà è, e rimane, una tua esclusiva valutazione soggettiva.

    Ma la norma recita anche ""senza necessità"" e quindi a questo punto si vorrebbe conoscere dove esiste la necessità di spuntare le remiganti ad un animale per renderlo inadatto o meno adatto al volo quando l'articolo di Legge del Codice Penale prevede espressamente la punizione per chi "" cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche """. L'interpretazione NON è soggettiva.
    Superfluo stabilire dove risieda la "lesione inflitta" - anche se temporale, il "comportamento" anomalo o la "fatica" in un volatile reso inadatto o meno adatto al volo.

    Sembra quasi che per far sottostare un animale alle nostre esigenze, tutto sia consentito.
    Se il timore è quello che possa ucciderla (ma parliamo di ""timore""), puoi separarli oppure puoi sostituire il maschio o la femmina.

    La Legge rimane Legge, indipendentemente dalla tua o dalla mia idea.
    La spuntatina alle remiganti è un elemento di fatto oggettivo che rientrando pienamente nel "Maltrattamento animale" il Codice Penale sanziona.


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

  10. #10
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    Attenzione, perchè se partiamo per la tangente, anche tenere in gabbia un uccello che dovrebbe volare liberamente può essere configurato come "crudeltà e condizione insopportabile per le sue caratteristiche etologiche".

    E presto o tardi accadrà anche questo, ne sono convinto. Non credo potremo continuare ad allevare per moltissimo tempo ancora.

    La coscienza pseudo-animalista sta prendendo sempre più piede nella società, sostenuta anche dalle Istituzioni, e noi saremo sempre più visti come carcerieri e, per questo, avversati.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


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