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Discussione: Attendendo deposizione grandi alessandrini...

  1. #1
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    Attendendo deposizione grandi alessandrini...

    È da metà gennaio che la mia coppia di grandi alessandrini ha cominciato a scavare nel substrato del nido, senza che mai apparisse nessun uovo.
    Tutte le mattine, da più di 2 mesi, la femmina staziona fino alle 9:00 circa dentro al nido, per poi ignorarlo per il resto della giornata.
    Ormai hanno già rosicchiato per bene la tavoletta che avevo messo per chiudere l'entrata, allargando il foro in maniera spropositata.
    Altra difficoltà che ho notato, è che siccome continuano a scavare nel fondo, hanno accumulato tutto il materiale in un angolo, lasciando una parte di legno nudo: nel caso dovessero deporre, però, le uova rotolerebbero negli angoli, compromettendo la buona riuscita della covata.
    Ho provato ad aumentare la quantità di materiale sul fondo ma non c'è nulla da fare.
    La coppia è ancora alla prima esperienza: dite che per quest'anno la riproduzione è andata?

  2. #2
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    Non è ancora detta l'ultima parola, anche se comunemente gli Eupatria iniziano a deporre intorno agli inizi di febbraio, come la maggiorparte dei parrocchetti del genere Psittacula.

    I grandi alessandrini sono soliti disdegnare qualsiasi tipo di substrato, preferendo deporre sul legno nudo.
    Esistono comunque alcuni materiali più graditi di altri: il truciolato, ad esempio, viene spesso gettato al di fuori dell'alloggio, in quanto potrebbe assorbire l'umidità necessaria per la schiusa delle uova.
    Personalmente sono solito utilizzare 3-4 cm di cippato di faggio, meglio accettato della classica segatura e caratterizzato da un'ottimo potere drenante.
    La base di legno, inoltre, dovrebbe presentarsi leggermente concava, in modo da far convergere le uova verso il centro del nido nel caso in cui esso venga svuotato.

    In ultima analisi, occorrerebbe considerare l'età degli animali: gli alessandrini raggiungono la maturità sessuale a 3 anni di vita, ma spesso accade che non comincino a deporre prima del 4º anno.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    Allora... il maschio è un 2012, mentre la femmina l'ho acquistata nel gennaio 2015 (dopo che la precedente compagna è deceduta), e l'allevatore mi aveva detto che era una 2013, però non posso verificare visto che ha l'anello personalizzato.
    In pratica nella migliore delle ipotesi avrebbe 3 anni appena compiuti e perciò ci potrebbe stare che la femmina per quest'anno non deponga.
    Per adesso è andata così, ma l'anno prossimo apporterò le modifiche al nido e spero che possa concludersi qualcosa.
    Ho pensato anche che il nido fosse troppo grosso e che la coppia non si sentisse al sicuro: dimensioni 35x35x70h, che ne dici?
    Forse sarebbe il caso di metterlo interno alla voliera, ma a questo punto penso che diventerebbe troppo ingombrante.

  4. #4
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    Il nido che utilizzi mi pare abbastanza idoneo, essendo molto affine al modello che sono solito impiegare per gli Psittacula: preferisco sempre disporre di alloggi leggermente più grandi, per evitare il surriscaldamento dei novelli in caso di nidiate numerose.

    Il nido interno rappresenta una garanzia di sicurezza e protezione, ma a causa dell'ingombro notevole ho spesso optato per l'installazione esterna, senza notare differenza nei risultati riproduttivi.
    Naturalmente sarà necessario assicurarsi le precauzioni adeguate perché il legno non venga rosicchiato fino al punto da permettere agli animali di fuoriuscire dalla voliera.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  5. #5
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    Ho capito, anche se per quest'anno penso che ormai sia andata.
    L'anno prossimo proverò a spronarli con le proteine animali, spero che funzioni.

  6. #6
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    Su un sito (non troppo affidabile) ho letto che gli alessandrini possono portare a termine anche due covate l'anno: è vero?

  7. #7
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    Mi pare un'eventualità più unica che rara: i parrocchetti alessandrini intraprendono una seconda covata solo se la precedente non è andata a buon fine.

    Allo stato selvatico molti pappagalli si riproducono solo una volta l'anno (probabilmente anche meno), per questo è bene lasciar tentare un unico ciclo di cova annuale.
    Tale metodo permette ai riproduttori di prepararsi con maggiore attenzione alla stagione successiva, evitando scompensi o carenze alimentari.
    Ultima modifica di Luca Marani; 19-03-16 a 11: 42
    Saluti,
    Luca Marani.



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  8. #8
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    In effetti mi sembrava strano: nemmeno i collari fanno 2 deposizioni l'anno!

  9. #9
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    Comunque ho voluto tentare e ho somministrato le tarme della farina. Per quanto tempo andrebbero date?
    Non voglio forzarli (visto che tra l'altro la coppia è anche molto giovane), ma spero di fornire un piccolo aiuto.

  10. #10
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    Solitamente è bene interromperne la somministrazione dopo la comparsa del 1º uovo.
    Se risultano gradite, è possibile somministrare fino a 5-6 soggetti al giorno per coppia.
    Saluti,
    Luca Marani.



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