Marco, mi dispiace leggere che non hai capito quello che ho voluto dire o, meglio, che non sono stato chiaro.
Io sono assolutamente contento del blocco delle importazione perchè chii acquista soggetti oggi li paga molto e, secondo una logica perversa, li tratta con le dovute accortezze.
Se fosse possibile importare pochi soggetti legalmente e sottolineo legalmente ( come carabiniere in congedo non potrei mai appoggaire qualsivoglia violazione della legge) il discorso sarebbe ben diverso dal passato con acquirenti ben consci di quello che stanno facendo.
Volevo, inoltre, sottolineare che, ognuno di noi, quando tiene un uccello in gabbia, lo fa per egoismo personale ed è, a mio parere, ipocrita trincerarsi dietro il fatto che si allevino solamente uccelli nati in cattività.
Se qualcuno non avesse allevato mandarini, cocorite, inseparabili, diamanti di gould, etc oggi nessuno alleverebbe nessun uccello, si può pensarla come si vuole ma questa è la cruda verità.
Per quanto riguarda la vendita dei soggetti allevati, almeno nel mio caso prendi un grosso abbaglio. Non è allevando 5-6 pappagalli dei fichi l'anno o 10 tangare che si fa commercio.
Sinceramente, se volessi fare commercio, riempirei il mio allevamento di cenerini o delle più recenti mutazioni di inseparabili allevandone a più non posso. Non è chi tenta di fissare specie in cattività che fa del nostro hobby un commercio ma chi si fa scudo del nome allevatore per vendere 300-400 roseicollis opalini o 200 fischer viola all'anno 0 60-70 baby di cenerino.
Fai un pò i conti e te ne accorgerai.Non posso fare cifre ma bastano 2 coppie di roseicollis opalini mutati pinco pallino (che si riproducono, permettimi abbastanza facilmente) per comprare una coppia di pappagalli dei fichi che in 10 in Europa riescono ad allevare.
Se volessi ricavare dai miei soggetti le spese che mi sono costate riprodurli il loro prezzo sarebbe quello di una coppia di cacatua di ledbeateri.
Spero di essermi spiegato.
Con immutata stima
Enzo