In bocca al lupo Giancarlo... sai cosa dice dei phaeo il mio "fratello minore" Massimiliano Esposto?.... "che se ne fanno tanti ma se ne "vedono" pochi".... evidentemente questa storia della debolezza a qualche giorno dall'involo non è così rara come credeva!!!!
Forse a scapito di certezze (trattasi di recessiva autosomica) bisognerebbe cominciare a lavorare accoppiando un mutato con diversi ancestrali e produrre un adeguato numero di portatori per poi tentare la sorte accoppiandoli tra loro.
Es portatore figlio di ancestrale A x portatrice figlia di ancestrale B etc etc ... avresti "solo" il 25% di possibilità di produrre mutati a fronte di un 25% di ancestrali puri ed un 50% di portatori assolutamente indistinguibili dagli ancestrali puri... ma presumibilmente il vantaggio starebbe nella robustezza dei soggetti.
Ovvio che poi tutti i figli "non mutati" di questi accoppiamenti sarebbero "interessanti" sotto il profilo della fissazione del ceppo ma tutti non puoi mantenerli in allevamento... ogni allevamento per quanto generoso ha uno spazio limitato. La parola d'ordine in questi casi è solo una.... stretta collaborazione... ma mi rendo conto che in Italia la questione non è mai semplicissima.
Saluti a tutti
Renato Gala
Con la seconda coppia finora tutto bene.....la femmina pheo si sta comportando molto bene (presa da Esposto) praticamente sta allevando da sola quattro piccoli perchè il maschio l'avevo isolato con un divisorio avendo il vizio di far sparire qualche uova,solo oggi li ho nuovamente uniti ma non sembra aiutare la femmina......i piccoli hanno sette giorni e la femmina li riempie in maniera esagerata(piselli e uova di formica)Nella nidiata purtroppo c'è un solo pheo.