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Discussione: Strano comportamento CONURO DEL SOLE

  1. #1
    Aless
    Guest

    Strano comportamento CONURO DEL SOLE

    Buonasera ho una coppia di conuri del sole entrambi del 2009 maschio anellato foi femmina olandese messi insieme a settembre. Da quando li ho messi insieme però noto che la femmina è sempre agitata sono rari i momenti in cui sta tranquilla, ed è solita stare sul posatoio inclinata verso il basso, vibra le ali velocemente e grida. Sembra aver paura di qualcosa ma non so veramente cosa possa essere. Per di più ad oggi non si sono ancora riprodotti cosa può avere la femmina? è normale questo suo comportamento? cmq a breve faro un controllo endoscopico ad entrambi i soggetti per verificare se questa non riproduzione sia legata ad un problema di salute.
    Attendo consigli grazie a tutti

  2. #2
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    Il comportamento espresso dalla tua femmina sembrerebbe manifestare aggressività nei confronti di ""qualcuno o qualcosa"".
    È possibile che non si senta a proprio agio nella tua voliera, sentendosi turbata da qualche disturbo esterno; è possibile che si dimostri infastidita dalla tua presenza, oppure che non risulti in sintonia col maschio.
    In quest'ultimo caso, occorre precisare che l'unione di un maschio e una femmina, non fornisce sempre la sicura garanzia di aver ottenuto una coppia affiatata; talvolta gli animali potrebbero non piacersi tra loro e, in queste situazioni, l'unica strada possibile è la sostituzione di uno dei due partner.

    Per quanto riguarda la mancata riproduzione, raramente la causa potrebbe essere riscontrata tramite l'analisi dell'apparato procreatore.
    Il più delle volte può essere causa di un'alimentazione troppo poco stimolante e variegata (composta da poche tipologie di cibi e oltretutto poco freschi e umidi), la mancanza del cambio stagionale alimentare (che solitamente precedere la stagione riproduttiva e aiuta i soggetti ad entrare in estro), il fatto che la femmina sia troppo giovane, l'assenza di affiatamento della coppia, eccessiva presenza di disturbi esterni... e via dicendo.

    Se il sesso dei due esemplari è sicuro, un sessaggio endoscopico mi sembra alquanto inutile: controlla le condizioni in cui mantieni i tuoi soggetti e ricorda sempre che gli Psittacidi non sono assolutamente delle ""macchine da riproduzione"".
    Talvolta, anche nelle situazioni idonee, si rendono necessarie molta pazienza e perseveranza prima di assistere alla nascita dei novelli.

  3. #3
    Aless
    Guest

    Grazie Mark al momento fornisco loro un misto parrocchetti come semi e frutta e verdura anche se vedo che nn ne mangiano volentieri. Spero che la coppia si affiati visto che sono due soggetti adulti messi insieme da poco.

  4. #4
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    La stagione in corso non è idonea per la riproduzione.
    In ogni caso, per stimolare l'estro sarebbe consigliabile sostituire buona parte dei semi secchi con abbondanti porzioni di misto per colombi (legumi e cereali) ammollato e poi bollito, aggiungendo pastone proteico per pappagallo, dosi massicce di frutta e verdura, semi germinati e via dicendo.

  5. #5
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    Ciao Aless,
    Sperando di esserti in qualche modo d'aiuto, ti riporto un mio vecchio post ove avevo analizzato tutte le premesse necessarie per riprodurre adeguatamente gli Psittacidi.

    Come ho più volte accennato, qualsiasi pappagallo, per quanto prolifico si possa dimostrare, necessita di tempo e pazienza per avviare un nuovo ciclo riproduttivo.
    Non possiamo aspettarci che una coppia, soprattutto se molto giovane e inesperta, incominci immediatamente a deporre alla sola vista di un sito ove nidificare.

    Partendo dal presupposto che gli Psittacidi intraprendono un ciclo di cova solamente in condizioni idonee all'allevamento della prole, occorre analizzare innumerevoli variabili implicate nel successo riproduttivo; tra le quali appare l'ambito alimentare, fondamentale ma non esclusivo.
    Nonostante l'argomento potrebbe richiedere innumerevoli pagine di riflessioni, proverò ad illustrare le principali necessità dei riproduttori.

    In primo piano troviamo l'affiatamento con un partner adeguato: la semplice unione di due soggetti di sesso opposto, non ci fornirà la sicura garanzia di aver creato una coppia. Ogni esemplare, infatti, presenta delle preferenze spiccatamente individuali (ricordiamo sempre la sviluppata complessità psicologica di questi animali); ciò potrebbe facilmente comportare l'incopatibilità tra due soggetti affiancati secondo criteri «umani».
    In caso di una coppia non affiatata, pertanto, non avremo alcuna possibilità di sperare in risultati riproduttivi.
    La sintonia tra i riproduttori può essere verificata tramite il loro comportamento: operazioni di preening, scambi vicendevoli di cibo, accoppiamenti pre-riproduttivi, ecc... sono da interpretare in tal senso come indizi auspicabili.

    In secondo luogo occorre predisporre di un ambiente rassicurante, protettivo e particolarmente affine al naturale: ottimo è utilizzare una voliera di dimensioni sufficienti, affiancata da vegetazione o riparata con verde artificiale.
    Essa dovrebbe offrire agli animali la possibilità di esporsi ai tanto apprezzati "bagni" di sole e pioggia; inoltre potrà presentarsi arricchita con rami e frasche da scortecciare od altri passatempi tipicamente giovanti alla salute psico-fisica dei soggetti.
    Il nido sarà collocato nella parte alta della voliera, riparato da disturbi esterni e da eventuali attacchi di predatori (gatti, ratti, uccelli indigeni).
    Ovviamente dovrà presentare dimensione e foggia idonea per la specie considerata ed adattarsi alle esigenze soggettive della coppia: molti Psittacidi tra cui i kakariki, ad esempio, apprezzano gli alloggi a doppia camera e/o muniti di tunnel d'ingresso.
    Per i pappagalli dall'indole gregaria, infine, il contatto visivo-uditivo con altri conspecifici stimolerà la riproduzione prima di quanto possa avvenire in voliere isolate.

    Siamo ora giunti ad esaminare l'alimentazione: in natura l'arrivo della stagione riproduttiva è preannunciato da stimoli molto forti per gli animali, che vengono predisposti in un atteggiamento riproduttivo e adeguatamnete preparati all'arrivo delle cove.
    I cibi altamente proteici, umidi e germinati, simuleranno l'arrivo della primavera e l'aumentare della disponibilità di cibo, favorendo il picco ormonale dei riproduttori e garantendo migliori risultati durante l'allevamento.
    Circa un mese prima della deposizione, quindi, sarebbe opportuno incrementare la fornitura di misto bollito, semi germogliati, frutta, altri vegetali... e quanto altro corrisponde alla descrizione sopra riportata.
    Tali somministrazioni possono dimostrarsi quasi giornaliere, sempre ricordando che la varietà è un requisito indispensabile per qualsiasi programma nutrizionale.
    Prestando attenzione a non esagerare, inoltre, potremo ricorrere all'utilizzo di proteine animali, le cosiddette proteine nobili (contenuti nelle uova, nella carne, nel pesce e negli insetti), ed eventuali integratori artificiali, come i concentrati di vitamina E.

    In ultimo, ma non come ultimo, analizziamo il benessere (sia fisico che psicologico) dei soggetti, la loro età e l'esperienza in campo riproduttivo.

    Conclusa «infarinatura» teorica, ti consiglierei di constare l'affiatamento dei riproduttori ed accrescere la fornitura di alimenti utili all'entrata in estro.
    Se le condizioni in cui viene mantenuta la tua coppia corrispondo in gran parte ai suddetti requisiti, non resta null'altro se non pazientare e perseverare nell'allevamento: i nostri animali non sono certo «macchine riproduttive»

    A presto e buona fortuna.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  6. #6
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    Mah, se dopo essere stati insieme per 10 mesi non hai ancora notato segni di affiatamento... Personalmente la vedo molto dura !

  7. #7
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    Fossi in te acquisterei un'altra coppia e, unendo i 4 soggetti in un alloggio sufficiente ampio, darei la possibilità alle coppie di formarsi in maniera spontanea.
    In tal modo il successo riproduttivo è quasi assicurato, anche se molto probabilmente è solo questione di tempo.

  8. #8
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    Ciao Aless,
    nonostante la mia scarsa esperienza condivido con te lo strano comportamento del tuo conuro in quanto anche il mio nuovo maschio si comporta nello stesso identico modo. Considera che quando l'ho comprato era in una piccola gabbia all'interno di un negozio insieme a un altro conuro dello stesso sesso mentre ora si trova in una filiera di 3 metri all'esterno. Nella gabbietta del negozio non vibrava le ali, mentre nella bella voliera esterna abbassa la testa e scuote le ali. Ultimamente questo comportamento si è fatto sempre meno frequente in cambio di qualche piccolo avvicinamento agli altri due coinquilini.Quindi anche io opterei per una sorta di disagio nei confronti di qualcosa o qualcuno. È logico che se da 8 mesi non vedi miglioramenti o tentativi di socializzazione penserei a cambiare qualcosa.

  9. #9
    Aless
    Guest

    Ringrazio tutti per i consigli per adesso viste le tre volte che ho spostato gabbia e posto alla coppia opterò per L aspettare almeno fino a maggio 2017 se non otterrò nulla allora vedrò cosa fare. Premetto di averli fatti controllare entrambi e assicurata la perfetta salute interna da parte del vet, spero solo che sia questione di tempo e affiatamento.

  10. #10
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    I nostri conuri dalle "ali tremolanti" hanno parecchie cose in comune. Anche il mio ha cambiato posto piú volte e non penso sia una cosa da sottovalutare. Quindi sono curioso di sapere come andrà a finire.

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