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Discussione: Infezione agli occhi Neophema

  1. #1
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    Infezione agli occhi Neophema

    I miei tre novelli di neophema splendida sembrano essere stati colpiti tutti e 3 da una strana infezione a entrambi gli occhi, visto che continuano a grattarsi contro il posatoio e presentando le palpebre estremamente gonfie e cispose.
    Ho provato con gli impacchi di camomilla ma non ho risolto nulla, devo usare qualcosa di più specifico?
    Inoltre appaiono anche più dimagriti... Che mi consigliate?

  2. #2
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    Tutte le specie appartenuti al genere Neophema si rivelano particolarmente sensibili alle infezioni oculari, a tal punto da comportare un considerevole tasso di mortalità nei giovani esemplari, notoriamente privi di sufficienti difese immunitarie.
    L'igiene delle strutture (quasi maniacale) e la genuinità degli alimenti forniti (abbinata alla varietà) rappresentano in tal senso gli unici deterrenti utili per limitare al massimo un simile rischio.

    Solitamente la patologia oculare maggiormente diffusa è altresì chiamata Blefaro-congiuntivite, scatenata dall'azione di batteri quali stafilococchi e streptococchi, consiste nell'irritazione della congiuntiva associata ad un'infiammazione del bordo ciliare delle palpebre.
    Tale patologia risulta spesso contratta in età nidiacea, tuttavia i sintomi potranno palesarsi con un ritardo di diverse settimane, quando l'infezione è ormai giunta in stadio avanzato.

    L'intervento di un medico aviario resta ovviamente indispensabile, quanto meno per individuare dosi e modalità di somministrazione di un collirio antibiotico, quasi fondamentale per ottenere la rapida guarigione degli esemplari.
    Un'ultima nota interessante risiede nel fatto che la rilevazione di infezioni oculari si dimostra talvolta inspiegabilmente seguita da patologie protozoiche a livello intestinale, quale - principalmente - coccidiosi: oltre alla visita veterinaria, pertanto, risulta opportuno prelevare alcuni campioni di feci per realizzare un esame coprologico, verificando un'eventuale massiccio insediamento di coccidi.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    Andiamo sul complicato... E non potrebbero guarire da soli, aiutati da qualche rimedio casalingo?

  4. #4
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    Confermo quanto affermato da Luca Marani.
    Quando allevavo di neophema, ricordo che la principale causa di morte dei novelli era proprio rappresentata da coccidiosi e infezioni oculari.
    Profonda igiene ed alimentazione variegata sono prerogative imprescindibili per prevenire.

  5. #5
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    Il messaggio di Marco ritrae in maniera esaustiva le reali conseguenze di una simile patologia, talvolta culminata con il decesso dell'animale.
    La somministrazione di un antibiotico mirato si rivela l'unica terapia ritenuta soddisfacimente risolutiva e - conseguentemente - l'intervento di personale competente attraverso specifici esami risulta altresì fondamentale.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  6. #6
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    Ho appena fatto in tempo ad iniziare la terapia prescritta dal veterinario, somministrando un antibiotico e un collirio medicato, che un soggetto (il più piccolo è deceduto)
    Mi dispiace non aver preso subito in parola i vostri suggerimenti, e ne ho pagato le conseguenze.
    Spero almeno di salvare gli altri novelli... Secondo voi è il caso di far controllare anche i genitori?

  7. #7
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    Solitamente sono i giovani a presentarsi notevolmente vulnerabili a questo genere di infezioni, causa la scarsa presenza di difese immunitarie.
    Gli adulti, specialmente se mantenuti in adeguate condizioni di igiene, si rivelano sufficientemente resistenti: finché non verranno riscontrati sintomi rilevanti, non occorre allarmarsi inutilmente!
    Appena individuato il problema, tuttavia, è necessario agire con tempestività per eludere la conclusione che hai appena potuto sperimentare.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  8. #8
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    Capito, grazie di tutto.
    Gli altri due novelli sembrano stare meglio: spero di averli salvati.

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