Grazie di aver condiviso queste bellissime foto!
Riporto alcune curiosità sulle mutazioni in questione:
La mutazione ino, come hai giustamente affermato, è prodotta da due differenti geni, uno sessolegato e uno autosomico recessivo.
Il lutino sessolegato risulta avvistato anche allo stato selvatico e, in relazione allo Psittacula cyanocephala, rappresenta la mutazione maggiormente diffusa, oltretutto discretamente presente anche nel territorio nazionale.
Il lutino recessivo, anche chiamato NSL ino, è invece altamente debilitante e il suo allevamento è tuttora sporadico.
Il blue, autosomico recessivo, consiste in una mutazione ampiamente controversa: i primi soggetti blu nati in cattività risultavano notevolmente indeboliti, a tal punto che il raggiungimento della maturità sessuale rappresentava un'ardua impresa.
Per ovvi ragioni, perciò, il primo ceppo di soggetti blu si è rimasto inevitabilmente interrotto senza lasciare alcuna discendenza.
L'attuale mutazione commercializzata in Europa, invece, non sembra presentarsi altrettanto debilitante; vi è quindi il dubbio che possano esistere, nel parrocchetto testa di prugna, due differneti errori genetici in grado di produrre il medesimo fenotipo.
Di recente, in Olanda, vi sono stati alcuni tentivi di originare esemplari albini (combinazione tra il blu e l'ino), veramente suggestivi.
Occorre, infine, prestare attenzione a non confondere il Blu con il Turquoise; quest'ultima mutazione, di fatto, si presenta affine al blue a causa di una riduzione solamente parziale delle Psittacofulvine. Estremamente raro, il Turquoise è allelico recessivo rispetto al blu e rivela un piumaggio generale maggiormente tendente al verde-acqua.
La mutazione cannella, erroneamente definita come "Pallid" o "Isabella", si presenta in grado di bloccare lo sviluppo delle melanine ad stadi prematuri, regalandoci una colorazione particolarmente tenue e gradevole per l'occhio.
Il cannella risulta frequentemente riprodotto su base grigio-verde, combinazione particolarmente apprezzata tra gli specializzati del settore.
Il grigio o grigio-verde, caratterizzata da un'ereditarietà dominante incompleta, rappresenta al secondo posto la mutazione più diffusa nel testa di prugna.
È reperibile sia su base grigio-verde - la più comune - che su base blu, come il soggetto riportato nella tua foto.
Sulla mutazione pezzato, al momento, è aperta un'ampia disquisizione sull'effettiva ereditarietà: pare che esistano due differenti colorazioni, una dominante, praticamente sconosciuta, e una recessiva, diffusa in commercio in maniera maggiore.
Il soggetto in foto, ovviamente, sembra presentare la mutazione pezzato recessiva.
Occorre inoltre prestare attenzione poiché alcuni soggetti, ceduti come "testa di prugna pezzato", presentano in realtà aberrazioni od alterazioni del piumaggio.
Il diluite risulta molto spesso definito con lo pseudonimo di "giallo ad occhio nero", a causa della sua affinità di colorazione con il lutino.
Rispetto all'ino, tuttavia, presenta una tonalità generale più scura, quasi sfumata di verde, e -come già accennato- l'iride di colore nero.
Nei pressi di Ferrara, qualche anno fa, vi era un allevatore che cedeva una giovane coppia di diluite per l'incredibile prezzo di 5000€.