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Discussione: Eccesso di calcio e uova calcaree

  1. #1
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    La bandiera di Maleficient


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    Eccesso di calcio e uova calcaree

    Approfitto della vostra disponibilità per chiedervi un'altra opinione.
    Ho una femmina di parrocchetto Monaco che da qualche tempo produce strane uova, con guscio estremamente spesso e visibilmente calcareo (ha una consistenza irregolare e simile allo stucco).
    Naturalmente non è mai nato nessun pullo...
    Mi era stato detto che poteva trattarsi di eccesso di calcio, così per qualche tempo ho evitato di fornire qualsiasi tipo di integratore di minerali o oligoelementi, ma a nulla è servito e la situazione è rimasta tale.
    Consigli?

  2. #2
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    Gli eccessi di calcio nell'organismo vengono solitamente reputati altamente dannosi per gli animali, così come risultano causati da una smisurata integrazione di vitamina D3.

    La formazione di gusci anormali rappresenta solamente la punta dell'iceberg: i pericoli provocati da un sovraddosaggio di vitamina D risiedono in maggior misura nella sedimentazione del calcare nei vasi sanguigni, nei tessuti e soprattutto negli organi epatici, comportando gravi danni a tutti gli apparati. Si assiste, oltretutto, alla dispersione dei minerali del sistema scheletrico, scatenando osteoporosi spesso abbinata ad una copiosa diarrea.

    Tali livelli di degenerazione non risultano raggiungibili per mezzo di una semplice alimentazione, ma sono scatenati da smodate somministrazioni di integratori e supporti vitaminici, protratte per considerevoli lassi di tempo.

    Solitamente un'integrazione di vitamina D3 si rivela necessaria nei soli animali mantenuti al chiuso, privi di luce solare diretta, nelle specie provenienti da areali situati a notevole altitudine, le quali si dimostrano assuefatte a radiazioni UV considerevolmente superiori ai tassi rilevabili nel nostro paese, e -infine- negli esemplari che, per ragioni di logoramento riproduttivo, ne presentano sintomi di carenza.
    I riproduttori mantenuti all'aperto, sufficientemente ben nutriti e razionalmente riprotti, non necessitano di considerevoli supporti, i quali potranno essere somministrati limitatamente al periodo pre-cove.

    In primo luogo ti consiglio di consultare le componenti analitiche dei prodotti commerciali che eventualmente utilizzi (mangimi estrusi, polivitaminici, pastoni), poiché talvolta anche gli alimenti di mantenimento possono presentare tassi vitaminici inopportuni per l'allevamento.
    Infine, anche il comune olio di fegato di merluzzo risulta in grado di comportare tali problematiche, così come un'insistente fornitura di prodotti d'origine animali, quali uova, insetti, carne, pesce.

    È fondamentale precisare che l'ipervitaminosi D in stadio avanzato si rivela letale per l'organismo e poiché il Colecalciferolo si presenta liposolubile, le operazioni di disintossicazione dimostrano una notevole complessità.
    Da parte mia, posso solo consigliarti di rivolgerti ad un medico aviario, il quale - in simili casistiche - risulta tra gli operatori più competenti: dopo una veloce analisi del quadro clinico, stabilirete le terapie necessarie atte a limitare i danni.
    Ultima modifica di Luca Marani; 15-08-16 a 15: 17
    Saluti,
    Luca Marani.



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  3. #3
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    Secondo te è pericoloso lasciare sempre a disposizione osso di seppia, blocchetto di sali e inoltre aggiungere del calcio in polvere nel pastone nel periodo riproduttivo?
    Potrei avere lo stesso effetto riscontrato da Maleficient?

  4. #4
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    Quote Originariamente inviata da Marbotti Visualizza il messaggio
    Secondo te è pericoloso lasciare sempre a disposizione osso di seppia, blocchetto di sali e inoltre aggiungere del calcio in polvere nel pastone nel periodo riproduttivo?
    Potrei avere lo stesso effetto riscontrato da Maleficient?
    Con scarsa probabilità; gli eccessi di calcio sono specificamente indotti da un sovraddosaggio artificiale di vit. D3.
    In mancanza di alti tassi di questa vitamina, tale minerale non può essere assimilato dell'organismo in quantità ampiamente superiori al fabbisogno individuale.

    Inoltre, non mi pare una dieta così straordinariamente ricca di calcio da poter comportare simili stadi degenerativi.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  5. #5
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    No, non fornisco integratori artificiali di vitamina D3, anche se la tipologia di estrusi che somministro (per il 50% della razione giornaliera) ne contiene una quantità piuttosto elevata, pari a circa 1800 UI/kg.
    Pensi sia troppo?

  6. #6
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    In effetti la dose di vitamina D3 contenuta nei suddetti preformulati appare leggermente superiore ai range solitamente attribuiti al fabbisogno di un qualsiasi parrocchetto di piccola taglia.

    In ogni caso, non occorre allarmarsi più di tanto, poiché se l'alimentazione si rivelerà sufficientemente ricca di tanti ingredienti, ampia e variata, si eviterà di incorrere in qualsiasi eccesso o carenza.

    Come ben sappiamo, i mangimi in granuli non appaiono mai perfettamente equilibrati: solamente una costante fornitura di innumerevoli alimenti freschi e vari si rivelerà in grado di imitare il fabbisogno specie-specifico e individuale dei nostri soggetti.
    Ultima modifica di Luca Marani; 19-08-16 a 08: 50
    Saluti,
    Luca Marani.



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  7. #7
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    Ricordo che fino agli anni '90 si faceva, tra gli ornicoltori, un enorme uso di olio di fegato di merluzzo: sia nel pastone, che sulle granaglie.
    Tuttora mi risulta che solamente pochi allevatori, tra cui molti di vecchio stampo, siano rimasti ad utilizzare tale metodo.

    Se impiegato nelle corrette dosi e nei periodi ideali, rappresenta un'ottima integrazione alla dieta degli animali, permettendo di rimpiazzare i poco affidabili integratori artificiali.
    Consiglio di inserirne un cucchiaio ogni 200 grammi di pastone (o estrusi) nel periodo antecentente alle cove fino all'involo dei novelli.
    Eseguo questa pratica con ampio successo da tantissimi anni: mai nessun problema di eccesso o carenza di calcio.

  8. #8
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    A dire il vero, io avevo provato ad usarlo, ma ho notato che i pappagalli impiegavano più tempo a finire il pastone.
    Forse perché quest'olio è poco appetito...
    Poi ho smesso di usarlo perché ha il suo costo.

  9. #9
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    Quote Originariamente inviata da LucaEmilia Visualizza il messaggio
    A dire il vero, io avevo provato ad usarlo, ma ho notato che i pappagalli impiegavano più tempo a finire il pastone.
    Forse perché quest'olio è poco appetito...
    Poi ho smesso di usarlo perché ha il suo costo.
    Forse non condividiamo le stesse esperienze, non mi risulta che sia poco appetito, anzi viene spesso usato per insaporire i cibi meno graditi.
    Inoltre si trova da molti grossisti ad un prezzo assai infinitesimale.... Prova a fare ricerche più approfondite.

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