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Discussione: integrazione luce esterno

  1. #1
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    La bandiera di carlo96


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    integrazione luce esterno

    Ho notato che già a maggio/giugno i pulli nei nidi si "lessano" e non si reggono nemmeno in piedi. Pensavo quindi, poiché allevo all'esterno, di anticipare le cove a ottobre e integrare le ore di luce in modo che i genitori imbecchino a sufficienza. Siccome sfrutto il muro di casa e il tetto per riparare le gabbie, posso mettere un neon verticalmente e posteriormente ad esse? Si verrebbe a trovare molto vicino agli uccelli, anche se non credo che sia un problema dato che molti utilizzano i led (accecanti) direttamente in gabbia. Cosa ne pensate? Un'altra cosa: se dovessi accendere le luci prima del tramonto, ma comunque in una giornata particolarmente buia, i soggetti risentirebbero di questo "flash" improvviso? Grazie

    Etiam si omnes ego non

  2. #2
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    Posso innanzitutto chiederti cosa intendi per pulli "lessati"?
    Ti pongo questa domanda poiché allevo parrocchetti australiani (anche se non ondulati nello specifico) da circa 50 anni e ho sempre riprodotto tranquillamente nel periodo estivo, ottenendo nelle covata di maggio-giugno i migliori pulli dell'anno.
    Mi stupirei se la tua esperienza con gli ondulati si discostasse da tutte le altre specie affini.

  3. #3
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    In pratica li trovo lunghi distesi su di un fianco, e se faccio un po' d'aria si riprendono e tornano vispi come con temperature più basse. Posso chiederti quante cose fai fare ai tuoi australiani e quando cominci?

    Etiam si omnes ego non

  4. #4
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    Per le specie più prolifiche (calopsite, Neophema, Roselle, gropponi) metto i nidi a metà febbraio, a inizio marzo hanno già le prime uova, mentre a metà Maggio cominciano la seconda covata.
    Fanno 2 covate l'anno e alcune femmine riproducono ancora a oltre 10-15 anni di età.

    Sei sicuro sicuro che sia per il caldo? Solitamente il surriscaldamento dei novelli si rileva in altro modo e con altri sintomi.
    In ogni caso a maggio la temperatura è ancora troppo bassa per causare problemi.
    Sei certo che le gabbie non vengano investite in pieno dai raggi solari e che i nidi non siano troppo piccoli per il numero di novelli prodotti?
    Hai rilevato la temperature nei nidi tramite un termometro?

    Per dovere d'informazione, le luci devo essere appositamente progettate per l'Ornitologia, affinché possano garantire radiazioni UV simili a quelle solari.
    Se userai lampade normali sarebbe come non averle, siccome gli animali percepiranno comunque il cambiamento di circostanze tra le ore luminose e quelle illuminate artificialmente.
    In secondo luogo devi garantire la continuità di illuminazione per tutto il corso della giornata, senza lasciare momenti di buio.

    In passato, anch'io ho provato a utilizzare l'illuminazione artificiale, ma effettivamente (con le specie che allevo) un altro problema è la temperatura.
    I genitori non sono in grado di regolare le soste nel nido in funzione della temperatura esterna, così si rischia che i pulli si raffreddano di continuo e crescano più deboli e fragili.

  5. #5
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    Io allevo sia calopsitte che ondulati, e mentre le prime si riproducono in primavera-estate, per gli ondulati il periodo migliore parte da ottobre per finire in primavera, con le classiche 2 covate in successione. Io allevo in un locale chiuso ma non riscaldato e senza luce artificiale, e nonostante questo non ho mai avuto nessun problema nell'allevamento dei piccoli, contrariamente a quanto mi é successo con cove più tardive. Se stiamo parlando solo di ondulati e la temperatura esterna invernale lo consente, secondo me non hai bisogno di allungare il fotoperiodo. Comunque aspetta anche altri pareri..

  6. #6
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    Innanzitutto occorre capire a quale ceppo ci stiamo riferendo.

    Se gli ondulati australiani (di colore) si dimostrano estremamente rustici e spartani, viceversa gli ondulati inglesi rivelano una fisionomia alquanto sofisticata e, pertanto, si presentano maggiormente sensibili al fotoperiodo.
    Analiticamente, possiamo affermare che il parrocchetto ondulato, in favore alla sua illimitata adattabilità, riproduce con discreti risultati durante l'intero arco dell'anno, senza particolari problematiche causate dal caldo torrido nè dal ridotto fotoperiodo: spetta ad ogni allevatore stabilire, in funzione della posizione geografica e del clima locale, quale periodo risulti più idoneo per effettuare le solite 2 covate annue.

    Gli ondulati inglesi, al contrario, richiedono una maggiore attenzione nella scelta accurata del periodo riproduttivo: il fotoperiodo si presenta indispensabile non solamente per stimolare l'imbeccata, ma altresì per indurre all'estro gli esemplari.
    Parallelamente il freddo intenso e il caldo afoso non si rivelano adeguati per le attività procreative, mentre sarebbe preferibile riservare il posizionamento dei nidi ai periodi primaverili/pre-estivi e autunnali, sempre in presenza di luce artificiale.

    Infine, concordo con Simone su fatto che durante i mesi di maggio e inizio giugno, il clima si dimostra ancora troppo mite per provocare simile danni ai nidiacei (soprattutto se risiedi nei pressi di Venezia).
    Alla luce di quanto esposto, credo proprio sia necessario rivedere la sistemazione dei tuoi ondulati.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  7. #7
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    Grazie per le risposte. Quindi secondo voi le poche ore di luce non inciderebbero sullo sviluppo dei pulli, seppur ricevano meno imbeccate? Comunque forse ho esagerato a dire maggio, ma qui a metà giugno c'è un'afa spaventosa.

    Etiam si omnes ego non

  8. #8
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    La bandiera di Luca Marani

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    Nessun problema riguardo allo sviluppo fisico dei novelli e ad un'ipotetica diminuzione delle imbeccate: come precedentemente affermato, i parrocchetti ondulati si dimostrano in grado di ottenere risultati soddisfacenti nei più variegati contesti ambientali.

    Restano invece fondamentali le due variabili «alimentazione ed esercizio fisico», al fine di conseguire la massima espressione del fenotipo.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

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