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Discussione: Pappagalli del Tepui dal Sud America?

  1. #1
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    Pappagalli del Tepui dal Sud America?

    Buonasera, ultimamente in alcuni grossi allevamenti o commercianti di Psittacidi ho visto qualche coppia di Nannopsittaca panychlora, ma sinceramente non mi risulta siano mai arrivati in Europa in quantità rilevanti prima della chiusura delle importanzioni. Qualcuno ne sa di più riguardo a questo adorabile pappagallini?
    Forse stanno arrivando delle coppie allevate in cattività dal sud America?

  2. #2
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    Ciao Simone,
    Possiedi l'assoluta certezza che si fossero trattati di Nannopsittaca panychlora? Hai chiesto informazioni a chi vendeva gli uccelli?



    Se così effettivamente fosse, potremo trovarci agli albori dell'allevamento di una nuova specie in ambito europeo.

    Come già hai affermato, non sono a conoscenza di una massiccia importazione avvenuta in periodo antecedente alla chiusura del commercio di cattura: intorno agli anni '90, vi furono parecchi tentativi di detenere questo affascinante Psittacide alle nostre latitudini, ma - a causa della scarsa adattabilità - non fu mai riprodotto con successo.

    Sono al corrente, tuttavia, di consistenti gruppi di Pappagallino Tepui ampiamente mantenuti e allevati in ambiente protetto in alcune nazioni americane, come Colombia, Venezuela, Brasile e - anche se in misura notevolmente minore - Stati Uniti.
    Non vedo quindi particolari impedimenti alla cessione, anche in Europa, di esemplari nati in cattività provenienti da ornicoltori oltreoceano.
    Non ci resta altro che aspettare e constatare come si evolve la situazione: nel caso in cui il suddetto pappagallo riesca a riscuotere successo tra gli amatori del nostro continente, sono convinto che la diffusione in commercio si rivelerà relativamente rapida.

    Al momento disponiamo di sporadiche informazioni in letterarura: oltre alla dieta prettamente frugivora (affine all'alimentazione di Brotogeris e parrocchetti dei fichi) e la particolare tendenza a procreare in colonia, non possiamo assicurarci ulteriori indicazioni per la detenzione come animale domestico.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    In effetti faccio notare la spiccata somiglianza con i Brotogeris.
    Probabilmente sono vicini filogeneticamente.


  4. #4
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    Erano Nannopsittaca, ne sono sicuro.
    Li avevo visti al World Parrot Trust negli USA e sono inconfondibili non solo per la livrea ma anche per la stazza minuta che non può farli assomigliare a nessun'altra specie.
    Anche i Brotogeris sono decisamente più grandi... nel primo caso non ho chiesto nulla al rivenditore (che probabilmente era tale), mentre nel secondo ho solo avuto modo di farmi confermare la specie e chiedere se li avesse riprodotti. Naturalmente la risposta è stata negativa.

  5. #5
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    Ho allevato per diversi anni i Brotogeris pyrrhoptera e posso dire che presentano abitudini alimentari tendenzialmente nettarivore, piuttosto che frugivore.
    Addirittura io li allevavo senza l'ausilio di semi secchi, solamente nettare per lori, polline, miele e un po' di legumi e cereali bolliti.

    Comunque concordo sul fatto che i Jugularis sono molto simili esteriormente ai pappagalli del Tepui, anche se presentano una stazza maggiore.

  6. #6
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    Rovistando per il web è possibile reperire qualche foto di Tepui in cattività, probabilmente scattate oltreoceano.
    Da quanto sembra non necessitano di grandi voliere, mentre un gabbione da 120 cm risulta sufficiente; la loro discreta prolificità è ben conosciuta, anche se richiedono di un'alimentazione particolarmente mirata.

    Il nido più idoneo dovrebbe presentare una tale foggia atta a trattenere l'umidità ed impedire l'entrata della luce: la tipologia maggiormente utilizzata consiste in un vaso di terracotta ben riparato da verde artificiale.
    Del resto questi insoliti Psittacidi sono soliti nidificare nelle rientranze delle pareti argillose, spesso ricoperte di muschio umido.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  7. #7
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    A questo punto credo che sia opportuno tenere gli occhi ben aperti e, nel caso dovessi riavvistarli, terrò pronta la macchina fotografica.

  8. #8
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    Da parte mia proverò a chiedere in giro, sicuramente verrà a galla qualcosa.

  9. #9
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    Esistono una miriade di pappagalli potenzialmente domestici che, per colpa o per destino, ci siamo lasciati fuggire all'epoca delle importazioni.
    Il Tepui è uno dei tanti che, essendo allevato dalle popolazioni locali, ci offre ancora una chance di detenerlo in Europa, ma non mi farei troppe illusioni: le riserve genetiche saranno molto esigue, i prezzi elevati, e saranno pochissimi gli allevatori veramente specializzati che si interesseranno a questa specie.

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