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Discussione: Sottospecie del pappagallo del Senegal

  1. #1
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    Sottospecie del pappagallo del Senegal

    Salve, ho trovato questa bella scheda che riassume in modo molto intuitivo visivamente le differenze tra le tre sottospecie di Senegal.
    La posto perché mi sembra utili, anche per contrastare il rimescolamento genetico che sta avvenendo in cattività.


  2. #2
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    Ciao Enzo, grazie di aver condiviso con noi questa scheda.

    In base alla disponibilità nelle recenti mostre ornitologiche, mi è parso di rilevare che la sottospecie P. s. versteri sia ormai diventata piuttosto rara e irreperibile, soprattutto in termini di purezza genetica.
    Il P. s. mesotypus e la sottospecie nominale restano ancora piuttosto diffuse, nonostante il numero degli esemplari "inquinati" o meticci appaia in continua crescita.

    Sicuramente il problema di tale rimescolamento non risiede - come accade con altri Psittacidi - nella difficoltà al discernimento tra le sottospecie, poiché le differenze fenotipiche si presentano alquanto palesi, ma piuttosto nella scarsa serietà, lungimiranza e competenza di molti pseudo-allevatori.
    Oggi sempre più, «l'ornitologia lassista» decreterà la disgregazione dell'inestimabile ricchezza generica che possiediamo in ambiente protetto.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    C'è differenza di prezzo tra le tre sottospecie?
    Marco


  4. #4
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    Io allevo due coppie di Versteri e una di senegalus, i mesotypus si trovano abbastanza facilmente

  5. #5
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    Premettendo che non esiste alcun "prezzo di mercato", poiché ogni allevatore può proporre il prezzo che più si addice alle modalità d'allevamento ed alla qualità dei soggetti, possiamo affermare che la sottospecie versteri viene solitamente ceduta ad un prezzo lievemente superiore, maggiore di circa 40-50 € al soggetto.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  6. #6
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    Quote Originariamente inviata da Luca Marani Visualizza il messaggio
    Premettendo che non esiste alcun "prezzo di mercato", poiché ogni allevatore può proporre il prezzo che più si addice alle modalità d'allevamento ed alla qualità dei soggetti, possiamo affermare che la sottospecie versteri viene solitamente ceduta ad un prezzo lievemente superiore, maggiore di circa 40-50 € al soggetto.
    Teoricamente la differenza di prezzo dovrebbe aiutare ad evitare il rimescolamento, perché se un soggetto vale di più conviene continuare a riprodurre lo in purezza
    Marco


  7. #7
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    Putroppo non è affatto sufficiente.... Anzi: talvolta chi possiede un solo esemplare di versteri, preferisce affiancargli un'altra sottospecie proprio per il prezzo più elevato di quest'ultimo.
    Inoltre molti allevatori cominciano a vendere tutti i Senegal allo stesso prezzo, visto che ormai tutti i soggetti sono inquinati da geni "sporchi": resta solo un po' d'amarezza.

    Quando ancora erano aperte le importazioni, se andavi dai grossi rivenditori potevi trovare tutte e tre le sottospecie di Senegal ognuna a prezzi diversi, questo perché si trattava di soli esemplari puri e, oltretutto, la maggiorparte degli animali importati appartenenza alla sottospecie nominale.
    I versteri e i mesotypus si trovavano in minor quantità.

  8. #8
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    Mi ricordo qualche decina di anni fa, quando (come tutti i sabati) andavo a visitare il negozio dell'importatore che si trovava nella città vicina, vidi per la prima volta qualche soggetto di versteri, descritti dal commerciante (abituato a rivendere solo la sottospecie nominale) come Poicephalus rufiventris.

  9. #9
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    Fino a qualche tempo fa vi era una totale ignoranza da parte dei rivenditori riguardo alle specie vendute.

    Ricordo ancora: andavi dall'importatore e c'erano tantissime gabbie strapiene di strani pappagallini colorati provenienti da chissà quale angolo del pianeta...
    Ne compravi una coppia per due soldi, tornavi a casa e con l'aiuto di una vecchia enciclopedia illustrata cercavi di capire quale genere di specie avevi acquistato.
    Intuivamo le necessità alimentari ed i bisogni della specie in modo del tutto empirico, passando ore ad osservare e studiare i soggetti... cercando di raggiungere i tanto sperati obiettivi riproduttivi.

    Le maggiori difficoltà si avevano nelle specie ove il dimorfismo non era evidente: prendevi due soggetti a caso ed incorciavi le dita; se dopo un po' di tempo non davano accenni a riprodursi, provavi a scambiare le coppie, oppure ti buttavi nell'allevamento in colonia sperando di non aver a che fare con una specie territoriale.
    Il più delle volte compravi solo maschi, che erano sempre i più importati a causa dei sistemi di cattura coi richiami.

  10. #10
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    Eh sì, sperimentare è alquanto stimolante, ma bisogna sempre ricordare che abbiamo a che fare con esseri viventi.
    Se avessimo avuto allora la conoscenza scientifica che possediamo tuttora, avremo potuto conservare un immane patrimonio genetico di inestimabile ricchezza.

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