Purtroppo non sono più informato riguardo alle ultime novità nell'allevamento degli ondulati, tuttavia credo che tali mutazioni (in particolar modo l'arcobaleno) risultino fissate esclusivamente nei ceppi di ondulati di colore.
Le due differenti razze di Melopsittacus selezionate in cattività risultano alquanto distanti sotto il profilo fenotipico, pertanto la traslazione di materiale genetico richiederebbe le medesime difficoltà caratteristiche di un meticciamento tra sottospecie.
Conseguentemente, risulta alquanto complesso ottenere una mutazione voluta in una razza alternativa ed - al contrario - sarebbe più oculato attendere una comparsa spontanea in quest'ultima linea di sangue.
Analogamente, vi sono alcune mutazioni diffuse nell'ondulato inglese che non risultano reperibili nel classico parrocchetto australiano, così come viceversa.
In seconda analisi, talune mutazioni, nonostante siano presenti altresì nella razza inglese, possono richiedere un maggior lasso di tempo per raggiungere una considerevole diffusione.
Forse la causa potrà essere adibita alla minor prolificità dei ceppi selezionali, ma - con maggior frequenza - dobbiamo considerare come il fissaggio di una nuova mutazione implichi un peggioramento di taglia e proporzioni, originando esemplari poco attinenti allo standard.
Occorre pertanto attendere diverse generazioni perché la qualità degli esemplari venga ripristinata nei livelli richiesti per poter concorrere in mostra.
Appare infine ovvio, come una simile difficoltà possa rivelarsi maggiormente netta nelle razze estremamente sofisticate, quali gli ondulati inglesi