Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: info per iniziare allevamento

  1. #1
    Junior Member
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    La bandiera di raffaele93


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    info per iniziare allevamento

    Salve ragazzi sono intenzionato a prendere una coppia di roseicollis ,avrei qualche dubbio , 1 e la scelta dei semi , qual 'è il miglior cibo per loro sul commercio ? 2 cosa è meglio utilizzare come fondo se sabbia o la classica griglia con foglio di giornale , 3 le cose più utili e importanti per loro da aggiungere oltre la Miscela di semi e tutto ciò che si somministra normalmente ?

  2. #2
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    La bandiera di Luca Marani

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    Ciao Raffaele,
    Gli agapornis roseicollis sono senz'altro tanto rustici e spartani, quanto meravigliosi ed interessanti, ideali per chi si avvicina per le prime volte all'allevamento in chiave amatoriale degli Psittacidi.

    Per iniziare, per costruirti una cultura di carattere generale su questo Agapornis, ti propongo di dare una letta alle discussioni che trovi in questa sotto-cartella del forum, sicuramente molto ricca di nozioni inerenti alle informazioni basilari come mantenimento, alimentazione e via dicendo.

    In particolare, potresti cominciare a leggerti le seguenti discussioni, dal momento che tentare di riassumere tutte le indicazioni indispensabili in questa sede risulterebbe un lavoro titanico:
    Miscela per agapornis
    L'alimentazione dei pappagalli granivori
    L'agapornis roseicollis
    Alimentazione agapornis
    Alimentazione con granaglie

    Per quanto riguarda il fondo dell'alloggio, specialmente se esso si presenta di ristrette dimensioni, rimarrebbe caldamente consigliabile l'utilizzo di una griglia sopraelevata, che mantenga gli esemplari a debita distanza dalla base dove si depositeranno le feci.
    Buona parte delle gabbie-cova reperibili in commercio ne risultano provviste od - in alternativa - potresti procedere col fissare un rettangolo di rete metallica a 3-5 cm dal fondo.
    Sotto di esso, potremo indifferentemente sistemare qualsiasi materiale dall'ottimo potere assorbente, non polveroso e facilmente sostituibile.
    Occorre tuttavia tenere presente che la carta, salvo non si trovi ampiamente fuori portata per gli animali, verrà rapidamente intaccata e frammentata dal becco degli inquilini.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
    Junior Member
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    La bandiera di raffaele93


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    Sei stato L'unIco a rispondere e con una risposta abbastanza curata,grazie mille Luca veramente gentile , anxhe perché ho già acquistato i pappagalli e quindi mi serviva , grazie

  4. #4
    Junior Member
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    La bandiera di raffaele93


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    Luca Ho un altra domanda ,per quanto riguarda il nido ,ho letto che la miglior cosa da dare a loro sono i rami di salice ,e vero si o no , se si li trovo nei negozi di animali ,oppure vanno bene anche quelli dei fiorai che usano per scopo estetico ? oppure esiste qualcosa in commercio per loro per i nidi ?

  5. #5
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    La bandiera di Paride

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    Luca è uno tra i maggiori esperti dell'allevamento degli psittacidi motivo per cui - e come hai potuto notare - ha risposto in maniera esaustiva.
    Questo non vuol dire che nessuno si è preso la briga di rispondere ma ovviamente e non per timore di sfigurare, si preferisce aspettare una risposta corretta e completa.

    In relazione alla tua ultima richiesta, mi auguro che tu abbia acquistato dei novelli. Se tali, ti consiglierei di aspettare almeno il compimento dell'anno di età prima di metterli in riproduzione affinchè possano avere uno sviluppo completo e necessario per la riproduzione.
    Io davo rametti di eucalipto, albero che trovi facilmente ai bordi delle strade. Pulivo le punte dei rami (quelli più mordibi e flessibili) dalle foglie, li tagliano pressappoco per una lunghezza di 10 cm. circa e li mettevo a disposizione sulla griglia. Munivo il nido di uno strato di fieno secco che la coppia, calpestandolo lo lavoravano a loro piacimento.
    La femmina, dunque, trasporta questi rametti al nido non col becco ma bloccandoli tra le piume del codione e con gli stessi innalza una barriera tra il foro di entrata e l'angolo più lontano che poi diverrà la camera di cova.


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

  6. #6
    Junior Member
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    La bandiera di raffaele93


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    Grazie mille Paride

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