Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Cova cenerini

  1. #1
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    La bandiera di pgiovanni


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    Cova cenerini

    Buongiorno a tutti. Scrivo per avere informazioni da parte di chi ne sà siscuramente più di me al riguardo delle cove dei cenerini. Ho acquistato la mia prima ed unioca coppia un mese fà. Sono entrambi del 2010, e mi sembra che vadano molto d'accordo. Fin da subito li ho visto scambiarsi il cibo e farsi effusioni. Dopo poco tempo la femmina ha iniziato ad esplorare il nido, rimanendo all'interno sempre più tempo al suo interno, facendomi quasi pensare di aver deposto. Non ho controllato se avesse deposto, per evitare che abbandoni il nido, ed anche perchè da quando ha iniziato ad esplorare il nido, se per caso è fuori, vedendoti, rientra.
    Stamattina, guardando la gabbia con la telecamera ho notato che all'inizio sia il maschio che la femmina erano nel nido, ma poi hanno trascorso gran parte della mattinata restando entrambi fuori dal nido, e con il maschio che cerca ripetutamente di salirle in groppa.
    Secondo voi, finora hanno preparato il nido, soffermandosi all'interno per molto tempo, oppure può essere che abbiano abbandonato la cova? Ieri da me c'è stato un bruttissimo temporale, quasi nubifragio, e magari si sono spaventati...tant'è che ogi, molto spesso è il maschio che caccia la testa nel nido.
    Chi ha qualche esperienza mi dà un consiglio?
    Grazie

  2. #2
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    La bandiera di Luca Marani

    L'avatar di Luca Marani
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    Ciao Giovanni,
    La permanenza all'interno del nido non costituisce necessariamente un indizio riguardo alle intenzioni riproduttive della coppia, poichè i cenerini - cosi come molti altri pappagalli africani - possono giungere a trascorrere gran parte della giornata «barricati» all'interno del proprio alloggio, specialmente se la coppia non si dimostra correttamente ambientata o presenta diffidenze nei confronti del contesto circostante.

    Per poter sperare di "pilotare" in modo ottimale tutte le fasi riproduttive, occorre assuefare gli esemplari alle ispezioni all'interno del nido, monitorando con determinata frequenza le attività della coppia nella camera di cova, al fine di evitare reazioni esagerate da parte della madre quando, per le prime volte, dovremo aprire il nido nelle situazioni riproduttive più critiche, quali la schiusa delle uova e l'inanellamento dei pulli.

    Nonostante sia assolutamente legittimo il timore di disturbare la coppia, occorre rimboccarsi le maniche ed effettuare osservazioni mirate sull'evoluzione della nidiata.
    La prassi più banale, basilare per evitare spaventi improvvisi durante l'ispezione, consiste nel picchiettare lievemente con il dito sulla parete esterna del nido, nei pressi del giacilio ove stanzia la coppia, con lo scopo di avvertire la femmina del nostro arrivo.

    Nel caso assai probabile in cui i soggetti mantengano la propria postazione anche in seguito all'apertura del nido, potremo incominciato ad introdurre gradualmente la mano nella cassetta: le femmine più suscettibili si scanseranno progressivamente al nostro avvicinamento, mentre altre volte sarà necessario introdurre il dorso della mano nei pressi del ventre della riproduttrice, al fine di scorgere l'avvallmento dove sono adagiate le uova e controllare lo stato della covata (ovviamente consiglio di adoperare un guanto per proteggersi da dolorosi colpi di becco).
    Per agevolare tali operazioni, occorre munire il nido di uno sportello d'ispezione nella parte inferiore della parete verticale (non tutti i modelli ne sono dotati, soprattutto se costruiti artigianalmente)

    Eseguiamo il tutto con movimenti lenti e sicuri, procedendo senza paura di arrecare danno a uova o pulli; accertiamoci ovviamente che il soggetto non tenti di scagliarsi verso lo sportello d'ispezione per tentare la fuga.
    In modo più professionale, l'ispezione può essere effettuata per mezzo di una telecamera a raggi infrarossi situata nel nido tramite un foro praticato «ad hoc» nella tavola di copertura superiore.
    Tale prassi risulta frequentemente adoperata dagli allevatori di Psittacidi dal temperamento schivo, poichè permette in combinare un adeguato controllo sulle fasi riproduttive ad un tasso minimo di disturbo arrecato: http://lnx.ornieuropa.com/forum/show...ght=Infrarossi
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    La bandiera di Comrado


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    Ciao, non credo si siano spaventati per il temporale, se la gabbia era ben protetta ed il nido non si è bagnato.
    I cenerini sono molto prottettivi, l'anno scorso una mia femmina è rimasta nel nido a covare nonostante si fosse notevolmente inclinato a causa della rottura di un aggancio.

  4. #4
    Junior Member
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    La bandiera di pgiovanni


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    Grazie per le risposte. Da martedì la femmina ha ricominciato a covare regolarmente. L'unico comportamento strano si era verificato nella giornata di lunedi. Speriamo sia stato qualcosa di sporadico.
    Il controllo del nido preferisco evitarlo, in qunato il precedente proprietario mi diceva che l'anno scorso avessero deposto 3 uova, e dopo alcuni giorni, andando a controllare, avesse spaventato la femmina, la quale dal giorno dopo non era più rientrasta nel nido ed avesse distrutto le uova. In ogni caso sono riuscito di sfuggita a vedere un'uovo nel nido....poi quante siano non lo so... Verso fine giugno cercherò di "vedere" se sento "casino" nel nido. Per la telecamera da posizionare nel nido purtroppo sono stato preso in contropiede.....avrei voluto metterla sia ai cenerini che alle amazzoni, ma non mi hanno dato il tempo. Le amazzoni le ho inserite in allevamento un sabato pomeriggio, ed il sabato dopo le ho viste accoppiarsi...infatti hanno le uova. I primi giorni tra l'altro, mentre la femmina deponeva, il maschio era diventato molto aggressivo al punto quasi da non riuscire a daprire gli sportellini per dargli da mangiare. Bisognava usare un bastone per tenerlo lontano...adesso invece si è un pò "rilassato". Speriamo

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