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Discussione: Genere Cyanoramphus

  1. #1
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    Genere Cyanoramphus

    Buongiorno, apro questa nuova discussione per sapere se, oltre al più comune Cyanoramphus novaezelandiae e al meno comune ma comunque trovabile Cyanoramphus auriceps, in Italia sono allevate altre specie del genere Cyanoramphus e vorrei sapere la loro reperibilità, grazie in anticipo a chi mi risponderà


    Luca

  2. #2
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    Ciao Bake,
    Il genus è composto da 4 specie: oltre al più comune novaezelandiae (che tra l'altro annovera una decina di sottospecie dal fenotipo pressoché indistinguibile), i già citati auriceps, gli unicolor e i malherbi (nonostante questi ultimi vengano spesso declassati a sottospecie dell'auriceps).
    I Cyanoramphus auriceps, in passato discretamente diffusi, stanno conoscendo una rapido declino, in Italia e in Europa, anche a causa di frequenti accoppiamenti erronei che sconsideratamente vengono messi in atto con il celeberrimo novaezelandiae.

    Per quanto riguarda il pressoché simile malherbi, ritengo che non sia mai stato importato in considerevoli quantità, aspetto che lo rende praticamente inesistente in ambiente protetto; talvolta, tuttavia, mi è capitato di osservare alcuni auriceps dal fenotipo lontanamente rassomigliante un ipotetico malherbi (che fino ad ora ho potuto osservare solo in foto): probabilmente, gli scarni ceppi giunti in Europa ormai molti decenni fa, sono stati mescolati con i "cugini" dalla fronte gialla, forse per errore, forse per impossibilità di creare una linea di sangue stabile. Neppure possiamo escludere che le due specie si incrocino naturalmente allo stato selvatico, lasciando riaffiorare, generazioni dopo, qualche peculiarità di un progenitore "clandestino".



    Infine, il Cyanoramphus unicolor risulta al contrario riprodotto e detenuto in ambiente protetto, anche se il numero di individui attualmente addomesticati a livello internazionale, non lascia ben sperare: si può reperire presso alcuni allevatori nel nord Europa, ma certamente, non ci si deve aspettare di osservare questi animali in comuni fiere e mostre mercato, ma bisognerebbe prendere contatti mirati con allevatori altamente specializzati. Ciò nonostante, ho forti dubbi che risulti presente nel nostro paese, anche in ragione di una o due coppie
    Da parte mia, ricordo di aver potuto ammirare due maschi di Kakariki verde presso un importatore francese, qualche anno addietro: devo pero confessare che la loro provenienza era alquanto dubbia, cosi come l'apparente stato di salute.
    Senza dubbio sono animali dal raro fascino...

    Ultima modifica di Luca Marani; 05-10-17 a 19: 49
    Saluti,
    Luca Marani.



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  3. #3
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    Grazie mille Luca, hai dato una risposta come sempre molto esaustiva. È un peccato che specie così belle non siano molto allevate, anche dato che, a causa del numero di predatori introdotti dall'uomo in Nuova Zelanda, in natura (così come altre specie di uccelli endemici delle isole neozelandesi) stanno scomparendo. Credo che l'allevamento e la conservazione in natura di specie a rischio debbano andare di pari passo, per riuscire ad avere comunque un certo numero di esemplari che possano essere reintrodotti in natura mantenendo alta la variabilità genetica.


    Luca

  4. #4
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    Non posso che non darti ragione...
    D'altra parte la situazione in ambiente protetto non pare più promettente: ibridazioni, meticciamenti, il proliferare di mutazioni di colore e lo stravolgimento fenotipico per mezzo di grottesche selezioni, minano enormi porzioni di materiale genetico che potrebbero rivelarsi decisive sotto il profilo protezionistico in un futuro non troppo lontano.

    Ho letto di recente che la popolazione di Kakariki verde, solo per portare un esempio estremo, si sta riducendo radicalmente la popolazione a causa dell'introduzione del ratto comune nel suo areale d'origine: si contano attualmente poco più di 2000 individui allo stato selvatico.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  5. #5
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    Cavolo, spero che ci si renda conto in fretta che tutte le azioni compiute possono portare a conseguenze anche gravi verso ciò che ci sta attorno. Proverò a informarmi meglio sulla situazione dei Kakariki, grazie ancora per queste preziose informazioni :D


    Luca

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