Ciao,
Come ti anticipavo nella precedente discussione, allevo questo Pyrrhura ormai da parecchi anni, considerandolo -forse in assoluto- la specie più affascinante del genere.
Possiedo una coppia del 2007, ancora riproduttiva, che riproduce con successo ormai da 7 anni... negli ultimi due anni ho deciso di rimpiazzare alcune coppie di molinae e perlata, con 3 giovani coppie di leucotis, nate dall'accoppiamento tra i novelli che sono riuscito a riprodurre e alcuni soggetti provenienti dall'Olanda: nella stagione 2018 dovrebbero tutte raggiungere la maturità sessuale e auspico buoni risultati anche da queste ultime.
Le dimensioni ridotte di questo Pyrrhura (il più piccolo che abbia mai allevato, se non in senso generale se escludiamo i P. Picta), permettono l'allevamento in gabbioni piuttosto ridotti (io uso 2 mt in lunghezza, ma anche 150 cm potrebbero essere sufficienti)
Resta però da sottolineare la loro timidezza e il comportamento schivo, per cui come ti dicevo, il primo precursore per una buona riproduzione è l'alloggiamento in un posto ombroso, silenzioso e tranquillo. Come altri congeneri, amano bagnarsi con la pioggia e tendono a sciuparsi il piumaggio se mal mantenuti, di conseguenza consiglio una voliera scoperta su metà della lunghezza e adeguatamente schermata.
Inoltre introduco spesso rami e frasche anche all'interno della voliera, notando un notevole apprezzamento da parte degli animali, che li sfruttano come passatempo e talvolta anche come dormitorio.
Avendone la possibilità, è meglio optare per una voliera sospesa, poiché i leucotis, oltre ad essere animali arboricoli che amano l'altezza, producono un notevole carico organico a dispetto delle loro modeste dimensioni, in particolare durante la stagione umida.
L'alimentazione che fornisco è pressapoco equivalente a quella di altri pappagalli dal simile metabolismo e provenienti dal medesimo areale: circa il 30% della dieta è composta misto di semi per parrocchetti, allungato con mangime per amazzoni in riproduzione e durante la stagione invernale; il 40% è composto da estrusi di media pezzatura e il restante 30% da misto per pappagalli costituito da legumi e cereali, prima ammollati per 24 ore e poi bolliti per 45 minuti.
Quest'ultimo alimento, associato ai semi germinati, viene massicciamente utilizzato in riproduzione per spronare all'estro la coppia e foraggiare in seguito i novelli. Ovviamente aggiungo spesso frutta e verdura, vegetali freschi, spighe lattiginose, ecc..., ma al contrario di quanto riportato in letteratura ho rilevato una scarsa predilezione per gli alimenti umidi.
In riproduzione sono un po' tardivi rispetto ai restanti Pyrrhura, ma se la coppia è affiatata si rivelano riproduttori formidabili, allevando anche 5-6 piccoli per nidiata; nonostante ciò, non ho mai superato la singola covata annua, per permettere alla coppia di giungere alla successiva stagione cove in forma smagliante: forse è proprio grazie a questa accortezza che sono riuscito a mantenere costante il numero di nascite nell'arco di 5-6 anni. Preciso però che la coppia, se eccessivamente spronata, tende ad entrare in estro anche durante l'autunno.
Utilizzo un nido ad L, per ricreare una camera di cova il più possibile buia e riparata; amano l'altezza per cui utilizzo una cassetta nido alta 45 cm e di base quadrata da 25 di lato.
Ho notato una maggiore sensibilità al fotoperiodo rispetto agli altri psittacidi, motivo per cui mi sono riproposto di sperimentare lampade a raggi UV per spronare alla riproduzione ed evitare che, come spesso accade, il caldo estivo sorprenda la coppia con ancora i piccoli nel nido.
Spero di esserti stato d'aiuto e, con qualsiasi altra domanda, sarò felice di esporre la mia esperienza.
Hai intenzione di acquistare una coppia di leucotis, vero?
Hai gia esperienza con questo genere di Psittacidi?