Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: pyrrhura leucotis leucotis

  1. #31
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    Grazie Luca!
    Sulla consanguineità, ho letto tutto quello che ho potuto trovare su questo sito (anche per risparmiare un po' te), e penso di fare in questo modo:
    evitare l’unione di fratello/sorella
    permettere l’unione genitori/figli solo in caso di estrema necessità
    cercare di immettere sangue nuovo tutte le volte che posso.

    Anche tu ti regoli un po' cosi?
    Un abbraccio

  2. #32
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    Certo,
    Del resto gli accoppiamenti in consanguineità non nascondono alcun tipo di vantaggio nell'allevamento degli Psittacidi, ma al contrario possono comportare numerosi problemi collaterali, come la riduzione taglia, indebolimento fisico, l'impoverimento genetico... e via dicendo.
    L'allevamento a fini protezionistici presenta tra i suoi scopi primari la conservazione e procreazione del patrimonio genetico adamantino della specie, al fine di ottenere linee di sangue sempre più ampie e stabili, grazie all'elevato tasso di materiale eterozigote.
    Di contro, la consanguineità risulta spesso impiegata per ottenere esemplari omozigoti nell'allevamento a scopi selettivi di fringillidi ed esotici.

    Pertanto sarà bene predisporre accoppiamenti nel modo più eterogeneo possibile, ricorrendo agli accoppiamenti inter-familiari quando proprio non ci si offre altra possibilità: manterremo quindi l'accortezza di non incrociare due fratelli, prediligendo cosi l'accoppiata genitore-figlio, in quanto ci garantirà una variabilità genetica più ampia.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #33
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    Grazie Luca.
    Non ti sciorinerò tutto il Forshaw, ma ci sono solo altre due specie che mi stuzzicano. I kakarikis fronte rossa li ho avuti, 6 pulli nel primo anno (!) e in buona salute, e gli psittinus li ho visti una sola volta a casa di un importatore.
    Dei primi ti chiederei le misure adeguate di alloggi per una coppia e per lo sviluppo dei pulli.
    E sugli psittinus, se sono sempre cosi difficili da allevare, anche oggi come vent'anni fa.

  4. #34
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    Ciao Enrico,
    I kakariki sono animali estremamente prolifici e pertanto è senz'altro comprensibile l'ottimo risultato che hai potuto ottenere.
    Sono animali di taglia medio-piccola, ma discretamente abili nel volo e caratterizzati da una spiccata tendenza ad ingrassare; non è consigliabile alloggiarli in gabbioni inferiori ai 2 metri, tuttavia non posso negare che una coppia ben affiatata riprodurrebbe facilmente anche in gabbioni da 120 cm. Ai novelli, se vorremo incentivare un ottimale sviluppo psico-fisico, dovremo garantire almeno 2 - 2,5 mt di sviluppo orizzontale.

    Gli Psittinus stanno rappresentando per me un obbiettivo fisso negli ultimi tempi, anche e soprattutto per la tipiche peculiarità che lo ricollegano ad un'origine prettamente asiatica, pezzo immancabile per la mia collezione.
    Ho acquistato un giovane maschio da solo un paio di settimane, sperando di poter reperire una femmina in breve tempo: non ritengo ancora di poter darti informazioni affidabili sul loro grado di difficoltà nell'allevamento in cattività, anche se non ho potuto evitare di rilevare un'incredibile tendenza a spaventarsi e una spiccata timidezza. Certamente le voci che girano sul conto non sono affatto incoraggianti, ma spesso ciò è dovuto dallo scarso tasso di diffusione della specie; al tal proposito ti rinvio a questa discussione, dove l'amico Arrigo ha esposto alcune foto di questi affascinanti psittacidi: http://lnx.ornieuropa.com/forum/show...s-Groppone-Blu

    Ti inviterei a contattarlo in privato, per poter apprendere l'enorme massa di informazioni che scaturiscono dalla sua enorme esperienza
    Saluti,
    Luca Marani.



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  5. #35
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    Grazie Luca per i kakarikis, e Sig. Arrigo contattato. (Ma a fiuto gli Psittinus richiedono capacità superiori alle mie.)
    Ti faccio brevemente il punto della situazione, perchè sei il mentor del mio allevamento futuro.
    Ho comprato due coppie di Coelestis ancestrali di cui sono molto felice. Anello, non consanguinei, tre novelli e una femmina di 7 anni (speriamo bene per quest'ultima, che sia ancora fertile).
    Entro fine settimana spero di trovare ancestrali di lineola, per ora ho trovato solo mutazioni e non le ho comprate.
    Conversando con due allevatori indigeni, mi hanno detto che i forpus sono più facili da riprodurre rispetto ai lineola, che questi ultimi lasciano sempre margini di dubbio quanto a dimorfismo, e che le timoniere nere hanno una variabilità notevole nella maggior parte degli esemplari di entrambi i sessi, per cui non sarebbe un metodo sufficientemente sicuro.
    Anche tu hai questa esperienza, riguardo a dimorfismo e maggiore prolificità dei forpus?
    PS Ho contattato uno dei due allevatori di Triclaria, che mi ha confermato che non sono difficili da mantenere e riprodurre una volta acclimatati (quindi non esemplari di fresca cattura). Se poi hai domande precise, ti faccio da ponte con lui volentierissimo.

  6. #36
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    2PS Sembra che Bertagnolio li abbia allevati e riprodotti vicino a Roma, e che abbia scritto le sue esperienze a riguardo in un articolo che tu forse avrai ma che io non ti ho trovato (Avicultural Magazine 1981?)

  7. #37
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    Dovrebbero essere questi:

    Bertagnolio, P. 1975. Notes on the Red-capped parrot Pionopsitta pileata. Avicultural Magazine 80: 147-150.

    Bertagnolio, P. 1981. The Red Tailed Amazon and other uncommon South American Parrots. Avicultural Magazine 87: 8-18

  8. #38
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    Da fonti indirette, non avendo accesso a questi articoli, sembra che Bertagnolio abbia tracciato similitudini tra le femmine Triclaria e quelle Pileata

  9. #39
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    ti ho spedito un pdf sui triclaria allevati al loro parque, sul tuo mail, poi fammi sapere se l'hai ricevuto

  10. #40
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    Ciao Enrico, provvedo ora a controllare la mail, in questi giorni un po' incasinata...
    Tanti complimenti per l'acquisto; quando e se vorrai, aspettiamo le foto dei tuoi nuovi esemplari
    Effettivamente gli allevatori con cui hai conversato non ti hanno mentito: i forpus sono tendenzialmente più semplici da riprodurre rispetto ai barrati, ma la differenza non è poi cosi rilevante ed entrambe le specie risultano senz'altro alla tua portata, in quanto anche adatte a neofiti alle prime esperienze

    La complicazione principale che emerge dal paragone coi forpus risiede nel fatto che i barrati richiedono un tempo mediamente maggiore per prendere possesso del nido e avviare la procreazione, motivo per cui, talvolta, può essere necessario perseverare con il programma pre-riproduttivo per più settimane; tutto ciò dipende molto dall'affiatamento e dall'esperienza della coppia.
    La differenza che intercorre tra barrati e forpus è pressapoco la stessa che vi è tra ondulati e agapornis - tanto per portare a modello due specie molto diffuse- : possiamo affermare che i parrocchetti ondulati siano solitamente più prolifici dei comuni inseparabili, ma certamente non potremo asserire che una delle due specie risulti meno adatta dell'altra per un neofita alla prima esperienza nel mondo degli Psittacidi: entrambi si rivelano robusti e altamente prolifici, sebbene non sempre nella stessa misura.

    Per quanto concerne il dimorfismo, nei barrati è ovviamente meno evidente rispetto ai forpus, ma ciò non incide affatto sulla facilità riproduttiva: la distinzione tra maschio e femmina è riconoscibile allo sguardo, ma richiede talvolta un occhio esperto e allenato, e nel caso ci si trovi completamente sprovvisti di qualsiasi nozione al riguardo, è sempre possibile ricorrere al messaggio molecolare (almeno qui in Italia non supera il costo di 4-5 euro e non risulta assolutamente per gli animali)
    In caso dovessi avere qualche dubbio riguardo al sessaggio dei soggetti che acquisterai, ricorda che noi del forum siamo sempre qui per fugarli prontamente: basterà una foto sufficientemente nitida della coda dell'animale!

    Infine, faccio subito qualche ricerca riguardo all'articolo che hai citato: entro sera, ti farò sapere se sono riuscito a rintracciarlo.
    Ti ringrazio per le informazioni sui triclaria, mi informerò più approfonditamente e, nel caso, ti ringrazio già in anticipo per il tuo aiuto... Sono comunque contento che non risultino troppo difficili: un punto in più a favore del loro acquisto!
    Ultima modifica di Luca Marani; 01-02-18 a 20: 17
    Saluti,
    Luca Marani.



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