Ciao Daniel, e benvenuto tra noi!
Inizio con una piccola premessa: un pappagallo che non viene mantenuto all'aperto, necessiterà della giusta dose di radiazioni solari UV, di fondamentale importanza per ravvivare i colori del piumaggio, sintetizzare la vitamina D3 e regolare la produzione di ormoni.
Ricordiamo infatti, che il cranio degli uccelli possiede la capacità di assorbire queste radiazioni tramite speciali ghiandole, stimolando la riproduzione, determinando i comportamenti stagionali e permettendo all'animale di orientarsi.
Inoltre, grazie ai raggi UV, i pappagalli si dimostrano in grado di identificarsi vicendevolmente e riconoscere le tonalità degli alimenti più graditi.
In assenza di luce solare, quindi, i pappagalli risentiranno di numerosi problemi quali: disturbi comportamentali, ratichismo, disorientamento, apatia, difficoltà ad entrare in estro, scompensi ormonali, inappetenza, ecc...
È importante sottolineare che, se anche il nostro locale fosse munito di grandi finestre, il vetro tenderà comunque a filtrare le radiazioni UV, ricreando un'ambiente poco idoneo all'allevamento.
La scelta migliore, in assenza di luce naturale diretta, è acquistare una lampada fluorescente a spettro completo, con un'emissione di raggi UV pari al 16-17% sul totale. Normalmente le radiazioni UVA e UVB, sarebbero proporzionate in rapporto di 13/4.
L'intensità cromatica ideale dovrà equiparare la luce solare, che corrisponderebbe a circa 5.500 kelvin.
In commercio esistono apposite lampade dedicate allo scopo; le classiche luci per rettili o per acquari risultano poco idonee per l'ornitologia a causa dell'elevata emissione di UVB e dello scorretto rapporto tra le varie lunghezze d'onda.
Il tempo di irradiamento giornaliero dovrebbe attestarsi sulle 12 ore in assenza di qualsiasi altra fonte di luce, tuttavia, se utilizzerai l'impianto per supplire ad una carenza di luce esterna, potrai ridurre il periodo di accensione a 4-6 ore, a seconda dell'illuminazione solare presente in gabbia: puoi incominciare con poco, aumentando le ore regolandoti con le reazioni comportamentali che il cenerino paleserà.
In commercio, nei negozi specializzati e sul web, è possibile reperire innumerevoli prodotti dalla sopracitate caratteristiche: le più famose e diffuse sono le lampade Arcadia per l'ornitologia, ma non si tratta dell'unica marca disponibile sul mercato. Se riscontrerai problemi nella reperibilità, sarò felice di aiutarti in privato.
Non è necessario installare un impianto alba tramonto: la sua utilità sarà maggiore in grandi allevamenti, dove risulta indispensabile simulare l'arrivo graduale della notte per permettere agli animali di posizionarsi sui posatoi-dormitorio prima che cali il buio totale sugli alloggi, al fine di evitare che, cercando di raggiungere le proprie postazioni a tentoni nell'oscurità, i volatili possano ferirsi o spaventarsi vicendevolmente. Possedendo un unico esemplare sarà sufficiente controllare che, prima dello spegnimento, sia posizionato nei pressi del luogo ove è solito trascorrere la notte.
E' tuttavia fondamentale non interrompere e riprendere il fotoperiodo più volte nel corso della giornata, poiché rischieremmo di incorrere in disfunzioni alle funzioni fisiologiche degli animali: il ritmo circadiano svolgere un ruolo primario nella scansione delle funzioni vitali, quali attività ormonali, metabolismo, ecc..
Gli allevatori che utilizzano questa tipologia di luce artificiale, sono soliti posizionare le lampade a circa mezzo metro dalle gabbie, mantenendo l'accortezza di sostituire gli apparecchi dopo massimo 10 mesi dall'acquisto.
Col passare del tempo, infatti, i fosfori UVA-UVB tendono a deteriorarsi ed a perdere completamente la loro efficacia.