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Discussione: Iniziare questa avventura?

  1. #11
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    Ciao Sara, grazie ma ci speravo tantissimo.....

    Certo, adesso sono cosciente che avrei fatto un acquisto magari un pò al buio e con molta inesperienza ma non conosco persone o allevatori che possano consigliarmi dei buoni soggetti.
    Aspetterò maggio o giugno come mi ha consigliato Paride e poi vedrò cosa fare. Spero nel frattempo di conoscere qualcuno che possa ben consigliarmi.

  2. #12
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    Ieri accompagnata da amici, ho visitato un piccolo allevamento di Gould di un loro conoscente.
    Che bello vedere tutti quegli animaletti tutti colorati. Che spettacolo.
    Vuole toglierne almeno la metà e sono andata a vedere.
    Sono stata tentata nell'acquisto ma poi ho pensato a quello che mi aveva detto Paride la volta scorsa e non ho acquistato nulla.

    Sono rimasta colpita da una coppia che aveva in riproduzione con un maschio verde e una femmina gialla che mi diceva essere una Ino.
    Mi anticipava che se tutto va secondo le sue aspettative, potrebbero nascere dei piccoli Ino maschi e femmine e anche degli Albino maschi e femmina.
    In effetti non sono riuscita a seguirlo molto nella sua esposizione anche perché ammetto di non esserne all'altezza perchè di genetica non so proprio niente, ma come può essere possibile ?

  3. #13
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    Ciao Lauras,
    è vero che ti avevo consigliato di acquistare dopo giugno diffidando comunque dall’acquisto fatto in uccelleria. Ma se gli animaletti che hai visto da questo allevatore erano vispi, belli nel piumaggio e non troppo vecchi, potevi dargli fiducia ed acquistarli nell’ottica che comunque potrai metterli in riproduzione sempre da settembre/ottobre prossimo.
    Ma veniamo alla coppia maschio verde e femmina Ino e che possono generare Ino e Albini di entrambi i sessi.

    Il maschio, poiché non lo manifesta nell’aspetto (genotipo) ma prendendo per buone le affermazioni dell’allevatore per averlo nel bagaglio genetico, deve essere sicuramente un doppio portatore sia della mutazione blu e certamente della mutazione Ino.
    Scendiamo in attimo in una discussione un po' più tecnica ma solo per farti comprendere meglio.

    La mutazione Lutino è una delle più estreme riguardo alla colorazione rispetto l’ancestrale poiché coinvolge oltre al piumaggio anche la cute e come caratteristica principale gli occhi assumono il colore rosso.
    Sotto il profilo genetico si tratta di una mutazione recessiva legata al sesso, legata al cromosoma sessuale “Z” che i maschi lo posseggono in doppio. Vuol significare che se il gene mutante è presente nei due cromosoma, il maschio lo manifesterà visivamente (e quindi si vedrà un Lutino) mentre se il gene è presente in un solo cromosoma, pur avendolo nel proprio bagaglio genetico non lo manifesterà visivamente (e quindi ne sarà “portatore”).

    Le femmine hanno un solo cromosoma “Z” e pertanto o sono interessate dalla mutazione e necessariamente lo manifesteranno esteriormente nel loro fenotipo o – se non interessate – non potranno essere nemmeno portatrici; per tale motivo solo i maschi possono essere anche portatori della mutazione.

    In percentuale e statisticamente, il maschio Verde doppio portatore di Ino e Blu, se accoppiato ad una femmina NON Lutino, potrà generare solo il 25% di femmine Lutino ed il 25% di maschi portatori mentre il rimanente 50% sarà prole non mutata. Se invece accoppiato ad una Lutino potrà generare maschi Ino e portatori e femmine solo Ino poiché il rimanente 25% di femmine saranno non mutate.

    La mutazione Blu, sotto il profilo genetico, è recessiva autosomica e pertanto si potrà trasmettere alla discendenza solo se entrambi i genitori potranno esprimerlo (e quindi BLU oppure Verdi /blu).

    Quando il gene Ino si manifesta su soggetti della linea verde, il loro fenotipo prende il nome di Lutino atteso che l’animale si colora di giallo (luteina) mentre se invece si manifesta su soggetti della linea blu avremo dei Blu/Ino o Albini che sostituiranno il piumaggio giallo con un bianco candido.

    Con una coppia così composta, per avere della prole “Blu/Ino” (Albino), è necessario che oltre al gene Ino sia presente anche il gene mutante blu altrimenti si avranno solo dei Lutini.

    Ti mostro un nido di quest'anno, di una mia coppia composta da maschio portatore e femmina lutina (entrambi /blu):



    Come puoi benissimo notare, esiste una buona differenza tra il lutino ed il blu/ino (che possono essere di entrambi i sessi) mentre il piccolo ancestrale potrà essere o un maschio /ino o una femmina ancestrale in quanto la condizione di essere "portatore" è fenoticamente indistinguibile dall'ancestrale.

    Questa un'altra nidiata generata da maschio Ino/Blu e femmina Ino/B
    la mutazione Ino è estesa a tutti i nidiacei ma per poter vedere se qualche soggetto è Blu/Ino dovremo ancora aspettare qualche altro giorno perché lo comincerà ad evidenziare nella livrea.



    Se non ti è chiaro qualcosa, dimmelo tranquillamente.


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

  4. #14
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    Ciao Paride
    ho capito che si tratta di una mutazione particolare ma anche se da te descritta in maniera semplice a me sembra davvero difficilissima.

    Il fatto che da te (nella foto con i tre piccoli) sono nati tre piccoli tutti diversi tra loro, cioè il Lutino, l’albino e l’ancestrale vuol dire che come dici tu, in percentuale e statisticamente, sono nati giusti? Ho capito bene? Uno per ogni probabilità di nascita?

    Ho visto che il piccolo giallo (nella seconda foto) ha l’occhio rosso. Ma ce l’ha anche il piccolo con il piumaggio bianco? Anche perché il piccolo scuro sembra averli neri. Se sono fratelli, perché succede questo?

    Bellissimi i due nidi, complimenti, e bellissimi i quattro piccoli, molto teneri con quei corpicini tutti rosa.
    Di questi qui, perché per vedere se qualche piccolo è un Blu/Ino devi aspettare qualche giorno? Il fatto che i genitori siano entrambi lutino ed entrambi dei blu, non è una conseguenza normale avere dei Blu/Ino?
    Boh…. Più cerco di capire e mi ci addentro, più mi sembra di capire meno…..

  5. #15
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    Non preoccuparti Lauras, siamo qui anche per questo. Quindi non crearti nessun tipo di problema.
    Si, vero, le prime volte può sembrare veramente arabo, ma vedrai che pian piano resterà sempre qualcosa in più.
    Mi scuso in maniera anticipata se per cercare di spiegarmi meglio, mi dilungherò un pochetto facendo qualche ripetizione. Tieni presente che “ / “ vuol significare “portatore”.

    In percentuale e statisticamente vuol dire che le nascite (così come molte altre attività dell’allevamento) sono testate su grandi numeri (ad esempio 100 coppie rigorosamente tutte uguali) e da qui le percentuali e le varie statistiche.
    Succede in effetti che in piccoli allevamenti amatoriali (come il mio) in cui si riesce a mettere una o due coppie uguali, si parla di casualità semplice e pura, come la nascita di tre piccoli tutti diversi tra loro come potevano nascere tutti uguali.
    Esempio: anni fa, nel tentare di far nascere una Blu/Ino, accoppiai un maschio Blu probabile “/Ino”, con una femmina Verde/Blu. Le probabilità e le statistiche riportano la prole in: maschi 25% portatori e 25% ancestrali e femmine in 25% lutino e 25% ancestrali.
    Mi nacquero tutti verdi e soltanto un Blu. Siccome maschio, mi domandai: sarà un “/Ino”?
    Per quattro anni, accoppiai questo maschio Blu (probabile “/Ino”) con femmine Verdi/Blu e Blu nella speranza di vedere qualche femmina Blu/Ino ma non generò dei Lutino. Perse ormai tutte le speranze che potesse essere un “/Ino” lo scorso anno accoppiato ad una verde mi generò una Lutino.
    Come puoi comprendere la statistica di avere delle Lutino era quasi immediata ma con una sola coppia ho dovuto attendere quattro anni. Questa la casualità e la realtà dei piccoli allevamenti.

    Occhio rosso: la mutazione Lutino agendo sui pigmenti melanici (formati da eumelanina = determina il colore che va dal blu al marrone e al nero - e feomelanina = che determina i colori che vanno dal crema pallido al giallo, al fulvo fino al colore mogano intenso) presenti nell’organismo, li elimina anche dai bulbi oculari. Il colore rosso rubino che mostrano è dovuto ai vasi sanguigni che li irrorano.
    Il fratello, poiché non risulta coinvolto (pienamente) dalla mutazione Lutino, manterrà l’occhio scuro. Ho detto pienamente poiché (se maschio) potrebbe essere coinvolto dalla mutazione in modo parziale (cioè essere un “ / ”) e come detto precedentemente tale condizione è indistinguibile. Si scoprirà se portatore in riproduzione poiché solo se “/Ino” potrà generare delle Lutino.

    Livrea del Blu/Ino: entrambi i genitori sono dei Lutino ed entrambi sono “/Blu”.
    Vuol significare che certamente tutta la prole sarà Lutino ma affinchè venga generato un “Blu/Ino” bisogna che il gene mutante blu (già presente nel bagaglio genetico dei genitori) sia trasmesso all’embrione da entrambi i genitori.
    Atteso che la mutazione Blu causa l’inibizione della feomelanina (ripeto, e quindi quella fascia di colori che vanno dal crema pallido al mogano intenso), la mutazione andrà a “”togliere”” il colore giallo della livrea del Lutino, sostituendola con una colorazione bianca candida.
    Ecco perché se metterà le piume bianche, avrò la certezza che si tratta indiscutibilmente di un o di una Blu/Ino.


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

  6. #16
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    Si, chiarissimo, grazie, ma ammetto che la genetica non è il mio forte, vuol dire che quando avrò qualche dubbio ti disturberò.

    Sapendo che sto cercando dei Gould disperatamente, ieri mi hanno proposto una coppia di Gould, anche ad un costo elevato.
    Erano due verdi, con maschio testa rossa e femmina testa nera, niente di particolare o eccezionale. Non si è accesa quella scintilla e alla mia esclamazione che con quel prezzo potevo acquistarne anche due coppie di Gould normali, la persona che li cedeva mi spiegava che questi Gould erano nati e svezzati dai propri genitori e non dalle balie, quindi sicuramente avrebbero allevato molto meglio, tanto che per le future riproduzioni, non ci sarebbe stato bisogno di balie.
    Sono rimasta un po' pensierosa anche perché ricordo di aver letto qui sul forum qualcosa su questo fatto e non li ho presi, però mi sono fatta dare il cellulare e se mi convincevo lo chiamavo. Dal canto suo, ha terminato dicendomi che la fretta nel venderla era perché con me era già sicuro che l’avrei trattata bene.

  7. #17
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    D’accordo. Parliamo di allevamento di Gould e allevamento in purezza.

    Il Diamante di Gould è da molti allevatori definito “lunatico” o anche “inaffidabile” poiché non da nessuna certezza di riuscita in riproduzione.
    Durante la cova, alcune coppie si mangiano le uova, oppure nel mezzo della cova abbandonano il nido per motivi che non riusciamo a comprendere o ancora dopo la deposizione del 5° o 6° uovo (classica deposizione) ne cominciano immediatamente un’altra. Comportamenti (per noi) del tutto inspiegabili.
    Se invece covano assiduamente e amorevolmente riuscendo a portare avanti sia lo sviluppo dell’embrione che la schiusa delle uova, può verificarsi che non alimentano i nidiacei, li buttano fuori del nido facendoli ritrovare lontano dal nido (da escludere infatti la caduta accidentale) oppure può succedere che i nidiacei vengono imbeccati per 8/10 giorni per poi essere improvvisamente e inaspettatamente abbandonati.
    E seppure già è risaputo di poter incorrere in questi problemi e se abbiamo la fortuna di gestirli in maniera ottimale riuscendo a portare a compimento lo svezzamento dei pulletti, non è assolutamente certo che pur mantenendoli alla stessa maniera riescano a portare a compimento la covata successiva, così come non è assolutamente certo che se la prima va male la successiva non possa procedere normalmente.
    Insomma, comprenderai bene il perché molti allevatori li definiscono “difficili”.

    I Diamanti di Gould ho cominciato ad allevarli nel 2010 e dalle due coppiette iniziali sono arrivato anche a 40 coppie riproduttrici, per cui ne ho viste parecchie e di tutti i colori e ne ho lette ancora di più e posso permettermi di sfatare una chimera: non è assolutamente vero che un Diamante del Gould svezzato dai propri genitori sia più affidabile di uno svezzato dalle balie.
    Come diceva Fabione (un grande amico del forum e grande allevatore di questi meravigliosi australiani - che se ci legge ancora, saluto) "tutti i Diamanti di Gould sono in grado di allevare la loro prole, basta metterli nelle condizioni di farlo ma questo non vuol dire che esiste una ricetta ottimale ma bisogna osservare la coppia, interpretarne il comportamento e comprendere di ciò che ha di bisogno".

    In questa pagina dedicata al Diamante di Gould, esistono varie discussioni ma se vuoi leggerle, te ne indico soltanto due:

    Riproduttori e purezza
    Allevare in purezza i Gould


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

  8. #18
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    Scusami Lauras
    è andata via la luce e non ho potuto concludere.
    Hai fatto benissimo a non acquistare i soggetti perchè di "lestofanti" che imbrogliano la gente facendo leva sulla tua passione, facendoti immaginare che riusciresti senza alcun dubbio (e senza alcun sforzo) ad avere delle covate in purezza, per me sono da chiudere dentro e buttare via la chiave.
    Anche alcuni negozianti adottano questo sistema per ricevere un ricavo ancora più cospicuo. Tutti mascalzoni!

    Se non ricordo male, Alessandro Ascheri dovrebbe avere a Roma un negozio di Uccelleria e ho notato che ha mantenuto il suo indirizzo di posta elettronica; se credi puoi vedere di contattarlo per provare l'acquisto. Puoi anche dire che te l'ho indicato io.


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

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