Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Tristis Carduelis

  1. #21
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    La bandiera di lorenzo fornaciari

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    Otto mi fà un'immenso piacere che tu sia riuscito a superare i problemi che ti avevano fatto smettere di allevare! //[[]]
    Hai una supermega voliera, è grande come tutto il mio terrazzo!! [[//]*
    Anche io, se avessi tutto quello spazio, non starei più nella pelle per vederci dentro qualche bellissimo esemplare di yarrel o di tristis, quindi ti auguro di cuore di riuscire a trovarne per poi (OVVIAMENTE .-.- ) postarci le foto e condividere con noi le tue esperienze di allevamento!! //[[]]
    IL SAGGIO COLTIVA MAC.......TANTO WINDOWS SI PIANTA DA SOLO.

  2. #22
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    Tristis

    Questo sotto è lo scritto del mio compagno di allevamento e di sito web Massimiliano Esposto, grande appassionato di spinus e di tristis in particolare.
    Forse non lo saprete ma indirettamente anch'io li ho allevati perchè mentre massy si godeva le sue beate vacanze in Croazia mi sono ritrovato i itristis sullle spalle per un mesetto e questi hanno deciso di nidificare proprio ad agosto ed indovinate c0m'é andata a finire?

    Descrizione
    Questo strepitoso uccellino é da pochi anni entrato nel mio allevamento, ma ha già iniziato ad impossessarsene e a far da padrone per l' impareggiabile bellezza del maschio nel periodo riproduttivo. Credo che la bellezza dei maschi di Tristis in abito nuziale non sia paragonabile a nessun altro uccello. Il giallo limone luminoso con le ali nere, la coda e la mascherina sopra la fronte di un bel nero lucido, becco arancio-rosso o rosso e muoversi con quel suo fare elegante e cantare anche mentre vola, mi lascia proprio sbalordito ed anche i miei amici che mi vengono a trovare in questi periodi(vero Marco???). La mia prima coppia di Tristis, dopo aver potuto ammirare questa specie solo in riviste specializzate e una volta dal vivo in occasione dei mondiali di Pescara, l' ho acquistata due anni fa alla fiera internazionale di Reggio Emilia, grazie a quel "pazzo" del mio grande amico Renato Gala di Napoli, compagno di mille peripezie ornitologiche. Dico "pazzo" perchè il prezzo non era proprio accessibile ma travolto dall' entusiasmo del mio amico partenopeo decisi di acqustare anch' io una coppia ed iniziare l’avventura.Il volo ed il canto del Trisits son simili a quello del Cardellino.Il suo verso tipico e': per-chic-o-ree. Le remiganti superiori dell'ala del maschio adulto sono nere. La spalla è giallo limone luminoso. La femmina è più grigi/bruna rispetto al maschio e il suo piumaggio tende al verdastro/giallastro nel periodo delle cove ma ho notato che alcune femmine possono avere infiltrazioni di colore giallo sul collo e petto. C è una differenza significativa riguardo al sesso e all' età, si tratta del bianco sulle piume della coda del Lucherino americano. I maschi maturi adulti hanno vaste zone bianche luminose sulle loro piume della coda. Il bianco sulle femmine e sui maschi più giovani è meno vasto e più grigio. Questa caratteristica è utile da determinare l'età ed il sesso degli uccelli. Dopo la riproduzione, in autunno il maschio perde il suo bel colore giallo e diventa grigio/bruno come la femmina e per distinguerli con successo basta guardare le remiganti esterne che sono nere nei maschi e biancastre/brunastre nelle femmine, lo stesso dicasi per le tinte che son più acute nei maschi rispetto le femmine. I giovani maschi durante il loro primo anno saranno simili alla femmina e non diventeranno di un bel colore giallo luminoso fino alla loro seconda estate.Da notare che il bianco e' meno vasto sulle piume della coda del maschio giovane e spesso e' un bianco/grigiastro, le penne esterne della coda sono aguzze e affusolate. I novelli tendono al grigio inoltre hanno il becco scuro e la bande alare brunastra.
    Il piumaggio degli adulti in inverno e' simile a quello dei giovani ma di un colore marrone più scuro ed il colore giallo del petto e del mantello sostituito (tranne sul mento che è un colore giallo più luminoso) da grigio verde oliva pallido, più scuro sulla gola e striato di marrone/legno sui lati. La parte alta del centro petto e l'addome sono bianchi.Le spalle sono nere, brunastre con acuti giallastri distinguono gli uccelli giovani dagli adulti che li hanno il colore giallo luminoso, il nero delle ali e della coda è oltre a meno intenso, le fasce dell'ala sono più marroni e dal colore giallo più con acuto del mento.Si posa raramente a terra tranne che per bere o far il bagno e spesso appena finisce di farlo ama beccuzzare alcuni granelli di ghiaia o sabbia.
    Alimentazione
    Alimento i miei tristis con la miscela base con cui alimento tutti i miei soggetti con integrazioni di una miscela per Cardellini del commercio.Mela, cetriolo, broccoletti e qualche foglia di verdura una volta alla settimana.Da febbraio in poi inizio ad arricchire la loro miscela con una percentuale piu’ alta di semi oleosi e fornisco verdure e frutta sopraindicata un giorno si e uno no. Inizio anche a fornir loro capolini di dente di leone ed altri semi ed erbe prative che trovo in abbondanti quantità sperando di poter influire sulla loro muta nuziale e riproduzione visto che spesso la sua riproduzione in natura dipende dalla fioritura di piante erbacee e specialmente della famiglia delle compositae. In questo periodo inizio a fornir loro anche i semi germinati addizionati con frittatina e insetti surgelati(previamente scongelati) e se posso cerco di mettergli a disposizione tutti i giorni il bagnetto esterno se non li alloggio in voliera esterna .E’ un gran divoratore di lattuga bianca e di semi di girasole,oltre alla solita bella di notte pianta sulla quale come altri uccelli ama trascorrere le giornate a sgranocchiare.Non ama particolarmente buffalo e pinkies ma è ghiotto di semi germinati e particolarmente di girasoli immaturi coi quali imbecca egregiamente la prole. Durante l’inverno fornisco loro dosi extra di perilla visto che dovranno sopportare un’ulteriore muta che non interessera’ solo ali e coda.Fondamentale per la sua salute e mantenimento i semini di ortica che divorerà ogni qual volta glieli fornirete.
    Riproduzione
    Le prime piume del piumaggio da riproduzione appaiono da febbraio e la muta e’ completata entro meta’ e la fine di giugno, coinvolgenti tutte le piume di profilo ma non le ali e la coda. I maschi inizieranno a cantare da marzo man mano che si coloreranno di giallo. Il segnale dell’imminente maturazione sessuale della coppia sara’ fornita dal colore del becco che dovra’ essere di un bel arancione. Ho notato che spesso la muta nuziale non e’ completata causa credo dell’ eccessiva temperatura dei mesi estivi e dell’umidita’. A fine luglio/inizio agosto i maschi canteranno come dei forsennati e la femmina girera’con gli sfilacci in cerca del luogo adatto per costruire il nido( anche se talvolta ho assistito a tentativi di costruzione del nido anche nei mesi precedenti ma con esito negativo). Una volta terminato il nido e in prossimita’ della deposizione la femmina consumera’ grosse quantita’ di osso di seppia e grit in maniera superiore alle altre specie da me allevate. Solitamente le uova deposte son 4 massimo 5. L’incubazione dura 13 giorni ed alla nascita i piccoli hanno color rosa ricoperti da un piumino bianco/grigio e becco giallastro. E’ bene dividere i maschi appena nati i piccoli perche’ potrebbero improvvisamente distruggere la nidiata forse nel tentativo di cercare di stimolare la femmina ad una nuova nidificazione.
    Purtroppo questa esperienza negativa l’ho vissuta sulla mia pelle quest’anno quando una coppia che stava allevando egregiamente 3 piccoli all’improvviso il maschio che durante i primi giorni imbeccava egregiamente la femmina che in questo periodo usciva di rado dal nido preso non so bene da quale raptus ha incredibilmente ucciso i 3 piccoli che ho ritrovato la mattina nel nido sventrati col gozzo pieno e la femmina sul bordo che attendeva di porger loro l’imbeccata.
    Esperienza negativa a parte son degli egregi imbeccatori e in questo periodo sarebbe bene fornir loro i semi germinati*frittata+qualche tarma e buffalo con l’aggiunta se disponibili dei girasoli immaturi e delle infiorescenze di lattuga oe/o cicoria selvatica che verranno letteralmente divorati stimolando cosi’ i genitori all’imbeccata.
    La maggior difficolta’ che si incontra nell’allevamento di questo superbo uccello(se allevato in ambiente naturale) sono le nidificazioni tardive in media una per stagione se tutto va bene e la delicatezza dei novelli nel secondo/terzo mese di eta’. Il loro svezzamento ed allevamento non da particolari problemi e non e’ cosi’ complicato e come dicevo sopra i problemi iniziano piu’ tardi. Anche le ricerche condotte in natura affermano che i novelli di Tristis ha picchi di mortalita’ alti in questi periodi e solo una parte di essi raggiunge l’inverno.
    Son particolarmente sensibili alla Lankesterelle e coccidi, in questo periodo il tutto potrebbe essere tentato di limitare con un pastoncino secco ammorbidito da punte d’ortica previamente bollite per almeno 10 minuti e finemente tritate e tinture madri di abete rosso e altre piante di cui in natura si cibano acquistabili in erboristeria e da aggiungerre nella dose di 4-5gocce ogni 50cc.di acqua. Trascorsa questa fase i novelli e gli adulti non avranno grosse difficolta’ di mantenimento.
    Son contrario all’uso di farmaci in via preventiva che secondo me alla lunga sono nocivi poiche’ impediscono la selezione naturale degli individui piu’ forti e quindi meno sensibili a queste malattie diffuse a questa specie. Il risultato a cui voglio arrivare è la costruzione di un buon e sano ceppo di Tristis e credo che con tanta tanta pazienza e tanti sacrifici prima o poi i risultati arriveranno. Gli adulti hanno un muta post nuziale completa, che comincia circa la metà di settembre e che rende i sessi quasi simili e toglie loro il giallo.Gli adulti sono simili ai novelli in questo periodo ma i maschi vecchi si distinguono da quelli giovani per la presenzadi un piumaggio simile al primo inverno ma ad un colore marrone più profondo e più ricco. Gli adulti in primavera possono essere distinti dagli uccelli giovani del primo anno "dalle spalle gialle."

    In natura
    Vive nel Nord America, Canada del sud, nella Colombia britannica, a Terranova e negli stati del Golfo.
    Preferisce gli alberi situati in luoghi aperti, in particolare frutteti e lungo i bordi delle strade.In inverno migra compiendo brevi spostamenti verso il sud.
    In inverno lo si troviamo in Colombia britannica, Manitoba, Ontario, Nuovo Brunswick, Nuova Scozia, nella maggior parte degli Stati Uniti nonché in alcune zone del Messico.
    Si riproduce in Kentucky e in Oahio, ma le loro zone di soggiorno preferite durante l’estate sono i distretti centrali anche se estendono le loro espansioni fino ad un’ alta latitudine.Nello stato di New York arrivano circa verso la metà di Aprile.
    E’ amante della compagnia a tal punto che se un gruppo mentre si sposta sente il richiamo di un con specifico posato su un ramo, immediatamente modifica la propria rotta e vi ci si dirige.
    Il richiamo è emesso con enfasi, prolungando i suoi versi usuali senza molte alterazioni.Il verso tipico è per-chi-co-ree, per-chi-co-ree ed appena lo percepisce erige il suo corpo ed inizia a muoverlo a destra e sinistra descrivendo un semicerchio, mostrando la bellezza del suo piumaggio e l’ eleganza dei suoi modi. Non appena lo stormo si posa allora l’intero gruppo inizia ad intonare un piccolo e dolce concerto.
    Il volo del Tristis è esattamente simile a quello del nostro cardellino essendo effettuato in linee curve e profonde, alternatamene aumentando e perdendo quota dopo ogni movimento d’azioni delle ali.Mentre sta ascendendo emette due o tre note ed ha le stesse abitudinio del Cardellino nelle occasioni simili.In questo modo il suo volo è prolungato a distanze considerevoli e si muove frequentemente in senso circolare prima di posarsi.
    La riproduzione comincia in aprile negli USA del sud-ovest, ma gli uccelli della parte orientale ritardano la nidificazione fino a luglio. La riproduzione sembra dipendere dalla fioritura della pianta del cardo selvatico.
    Il nido piccolo ed estremamente rifinito è esternamente composto di vari licheni fissati insieme da saliva e foderato con soffici materiali.
    E' tessuto così strettamente che tratterrà l'acqua, ci sono stati rapporti su giovani tristis che sono annegati nell'acqua trattenuta nel nido a seguito di un temporale quando i genitori non hanno protetto il nido.E’ situato su un ramo di Pioppo ma anche Sambuco, fissato sulle parti terminali di un solo lato di un ramoscello. La femmina depone 4/6 uova di color bianco tinte di bluastro, con macchie rossastre/brunastre nella parte più larga del fondo. Allevano mediamente solo una covata per stagione ma i soggetti del sud-ovest possono arrivare a tre.La cova dura circa 2 settimane e la femmina in questo periodo è alimentata dal maschio e ogni volta che è affamata emette il suono tee-tee-tee-te morbidamente e continuamente. Entrambi i genitori alimentano i giovani rigurgitando i semi. I pullus son imbeccati circa 15/18 volte al giorno con una frequenza di circa ogni 53.3 minuti ma durante le ore piu' calde ogni 27.3 minuti ma con minori quantita'.. I novelli lasciano il nido entro 17 giorni ed iniziano a seguire i genitori per lungo tempo. Son imbeccati sovente durante i primi giorni e le imbeccate vanno diminuendo durante lo svezzamento che dura fino 35/40 giorni.Quando la femmina è disturbata durante la cova, scivola fuori dal nido e si dirige in un albero vicino iniziando a chiamare il maschio col tipico verso d’allarme bear-bee.Allora il maschio inizia a perlustrare la zona a distanza di sicurezza dall’ intruso osservandone attentamente i movimenti mentre vola descrivendo profonde curve e emettendo richiami. Quando finalmente l’ intruso lascia la zona immediatamente si dirige gioioso verso il nodo accompagnato dalla femmina che riprende la cova. Nella prima settimana di vita i pullus son calmi, ma entro la seconda settimana sono attivi e rumorosamente cercano l’ imbeccata portata ad intervalli abbastanza lunghi dai loro genitori ed in particolare dal maschio.Quando sono affamati i piccoli tristis emettono una chiamata –kee- simile a quella di un piccolo pulcino
    L’imbeccata consiste in una massa di semi lattiginosi predigeriti nel gozzo insieme al muco ed è rigurgitata dagli adulti nelle bocche dei giovani.Gli adulti rimuovono le feci depositate dai giovani nei primi giorni finchè questi ultimi non defecano sopra l’orlo del nido. I pullus sviluppano velocemente e lasciano il nido dopo 15 giorni e son coperti da un piume gialle/verde/oliva.Il maschio è responsabile dello svezzamento dei giovani appena questi lasciano il nido ed entro un mese saranno indipendenti e non emetteranno più il caratteristico kee. Hanno una dieta varia composta semi di cardo, dente di leone, canapa, lattuga, girasole, ontano e betulla. Un particolare e’ che usa molto i piedi per aiutarsi mentre si alimenta e vederlo all’ opera e’ uno spettacolo. Si nutrono anche di insetti, compreso i pidocchi delle piante, numerose larve che si trovano tra le erbe prative e degòi insetti e larve della frutta.
    I loro pesi variano da 12 ai 14 grammi.Il becco snello è adattato particolarmente all'estrazione dei semi delle piante dei quali il Tristis predilige: la betulla, l'ontano, il cedro e l'olmo. Le piume gialle intense del maschio sono prodotte dai pigmenti del carotenoidi derivati dalle materie vegetali che compongono la sua dieta. È importante che questi pigmenti sono disponibili nella dieta soprattutto durante la muta quando gli uccelli stanno sostituendo le loro piume.
    Il disboscamento delle foreste e la creazione delle zone prative ha avantaggiato il Tristis, il quale essendo quasi esclusivamente granivoro anche quando alimenta giovani fornisce un servizio molto importante consumando tantissimi semi delle erbe selvatiche e infestanti.Le moltitudini di Tristis sono in qualche modo nomadi e si muovono su vaste aree( si sposteranno anche fino a 5 miglia al giorno per cibarsi) finche' non individuano una zona abbondante di erbe prative.
    Sul perche’ il Tristis alleva cosi’ in ritardo durante l’anno e’ stato motivo di studio di numerosi scienziati.La causa principale si suppone sia che sia dovuta alla muta.Infatti e’ l’unico fringillide appartenente al genere Carduelidi(in parte il discorso vale anche per il Lawrence, sui cui tra poco scrivero’ un articolo) che necessita di un’ulteriore muta per acquistare le relative piume che lo contraddistinguono durante la stagione riproduttiva dagli altri appartenenti al genere.Questo fenomeno e’ strano per un uccello della zona temperata e un’ ulteriore ipotesi e’ costituita che deve avere a disposizione molte proteine di origine vegetale che gli vengono fornite dalle erbe prative di cui si nutre e che in questo periodo sono abbondanti.La terza ed ultima ipotesi o forse entrambe son valide o comunque non si escludono a vicenda e’ che cio’ sia dettato dalla natura affinche’ nell’approvvigionamento del cibo il Tristis non sia in concorrenza con altri uccelli(che in questo periodo avendo finito la stagione riproduttiva consumano una minor quantita’ di erbe e semi selvatici) sommato al fatto che nei luoghi dove vive la maggior disponibilita’ di cibi adatti al nutrimento e svezzamento della prole si ha a fine estate piuttosto che ne maggio/giugno.
    Marco Novelli
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  3. #23
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    tristis

    $]]^Caro Marco non ho abbastanza parole per ringraziarti,sono molto contento di poter conoscere persone come Voi,che dedicate Amore per questo fantastico hobby.Sicuramente sabato sar0' a Reggio,e,a questo punto ho fatto una riflessione.Mi conviene acquistare 1 coppia di tristis o di yarrell,da un grossista???? Che ne sa lui, della provenienza ,del tipo di alimentazione ecc.. Io sarei molto piu' felice acquistare i soggetti da Voi poiche' sono sicuro della vera purezza del ceppo e del vero Amore con cui gli allevate.Non sono acquisti, in cui uno ci si deve precipitare per forza,non ho fretta,preferisco la qualita' alla quantita'.Spero di conoscerti di persona,mi farebbe molto piacere.E chissa' magari in futuro prenotarti una bella coppia di Spinus Speciali.Grazie infinite e un abbraccio.[[==/][[==/][[==/]
    Complimenti a tutto lo staff del forum,siete forti ragazzi.

  4. #24
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    forza MARCO...FACCI SOGNARE con i carduelis tristis, quando li potremo vedere nel tuo allevamento ?

  5. #25
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    Bello l articolo di Massy,a Reggio devo ricordarmi di chiedere ragguagli,in quanto il mio maschio presenta già alcune piume gialle,soprattutto intorno alla calotta,e qualche piuma sul collo e la schiena. ::-°°-

  6. #26
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    Tristis

    [[//]*[[//]*[[//]*Innanzitutto mi vorrei umilmente scusare con tutti gli amici,ai quali avavevo promesso di incontrare a reggio per conoscerli di persona e far 2 chiacchere.Ogni cosa ha un suo posto, e ogni cosa ha un suo tempo.Mi trovavo proprio in quel preciso momento difronte a delle gabbie di tristis di Lodato,e mentre sgranavo gli occhi nell'osservare questi bei esemplari,l'idea dell'acquisto di una coppia mi assillava sempre piu' forte,l'unico problema era la scelta della coppia,poiche' la mia ignoranza in materia di spinus e' molto avanzata.Guardacaso nel preciso momento un sig. stava acquistandone 1 coppia.Guardai bene il viso del ragazzo ed era proprio quello che cercavo dalla foto che vidi in internet, era proprio lui Max Esposto,noi non ci siamo mai visti ma ci conosciamo per nome internet,cosi cli chiesi gentilmente di sceglierne una coppia,e cosi' fu'.BHE''' come tutti sapete tutto a un prezzo,ma non e' questo che per me faceva la differenza,e' stata una gionata piene sono arrivato a casa stanco ma con un cuore felice e sereno e di questo lo devo a tutti Voi amici.Ora la femmina non beccheggia piu'.oggi piccola razione di afidi neri,dente di leone fresco sono molto tranquilli .Grazie a tutti in particolare a Massimiliano Esposto per il tempo concesso e per l'ottima scelta .Un abbraccio a presto.P.S. in agosto proveremo assieme a Voi la riproduzione in voliera,appaene avro' imparato vi mandero' qualche foto CIAO OTTO//[[]]$]]^$]]^$]]^$]]^$]]^$]]^$]]^$]]^

  7. #27
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    foto..foto..foto!!!!
    son proprio curioso di veder questi uccelleti cosi poco conosciuti...ma il maschio sta gia mettendo il piumaggio nuziale?

  8. #28
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    Allora mitico Ottorino come stanno i tuoi nuovi Tristis??.................. sono oltremodo curioso di vedere le prime foto dei tuoi nuovi stupendi Spinus e sapere da te le prime impressioni di allevamento a caldo!! //[[]]
    IL SAGGIO COLTIVA MAC.......TANTO WINDOWS SI PIANTA DA SOLO.

  9. #29
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    re lorenzo

    $]]^$]]^$]]^.-.-[B]he' devo ritenermi molto soddisfatto,la coppia e' tranquilla,si alimentano in modo molto vario,sono molto mansueti ,oggi la femmina ha mangiato,seppur dopo circa 3 minuti di attesa con l'indice appoggiat alle sbarre un piccolo pezzo di pinolo.Il maschio e' piu' risrvato ha il capo un po' pelato,"ma penso che lo mandero' in cura da cesare ragazzi" cosi' per luglio tutto e' pronto.Scherzi a parte sono contento.Il maschio si alimenta prevalentemente di pastone secco con una piccola percenuale di chia e camelina.Inoltre a parte in una mangiatoia perilla chiara e in un altra lattuga bianca,saltuariamente linguetta di papavero blu e rapunzia. acqua fresca e bagno giornaliero.di piu' non sapprei dirti,ovviamente osso di seppia e grit con carbone.per la maggiore misto per spinus con piu' scagliola.In tanto gli lascio in pace.Ciao e grazie per l'interessamanto.Se ti sembra che ci sia qualcosa fuori posto sono gradite questo per tutti gli amici nuove proposte e consigli.
    Grazie e un abbraccio.Ciao$]]^$]]^
    [SIGPIC][/SIGPIC]

  10. #30
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    Ottimo, tutto fantastico!! //[[]]
    Io non conosco questa stupenda specie quindi non mi senti di darti dei consigli "definitivi", però avendo dei lucherini europei mi sento di farti prendere in considerazione un paio di cose, primo stai attento all'alimentazione, gli spinus in genere tendono facilmente ad ingrassare ed un'alimentazione troppo ricca di semi oleosi o di pastoncini potrebbero favorire questo ingrassamento, se li tienti in ambiente interno con temperature alte io alleggerirei un po' l'alimentazione, se invece i alloggi all'esterno allora un'alimentazione un po' più grassa in questo periodo và bene, però da correggere con l'arrivo della stagione calda!
    Secondo, ma su questo ci si potrebbe disquisire per ore, io darei il gritt si ma quello senza aggiunta di carbone, io utilizzerei quello semplice perchè il carbone a livello di intestino, assorbe sostanze nutritive che poi non può utilizzare l'uccellino e che quindi potrebbe soffrire di carenze alimentari. //[[]]
    Spero che qualche esperto di Tristis possa confermare oppure eventualmente correggere i miei consigli, dettati comunque dalla mia esperienza con altri tipi di spinus! //[[]]
    In bocca al lupo!
    IL SAGGIO COLTIVA MAC.......TANTO WINDOWS SI PIANTA DA SOLO.

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