I Consigli di harold Sodamann

[marco cotti]

canarini

QUALITA' ESTETICHE DEL CANARINO di colore DA MOSTRA - (consigli pratici)

Come ad una passerella di moda, vengono presentate le migliori modelle, che indossando un vestito, valorizzano se stesse e l'indumento, così alle Mostre ornitologiche, vanno presentati i migliori canarini nei quali, non vengono considerati solo i vari tipi ma anche la bellezza del mantello, la taglia, la forma, la sericità del piumaggio, le così dette condizioni generali del soggetto, che giocano un ruolo molto importante, se non decisivo, nella attribuzione dei punti di merito nella scala valori.

Un canarino anche se ben colorato e tipico, se viene presentato male, lascia una impressione spiacevole, sia nel giudice che nel presentatore o proprietario.

La colpa evidentemente, non è del canarino, ma dell'espositore, che non ha saputo avere tutti quegli accorgimenti, per farlo apparire quello che veramente è.

Uno dei primi insuccessi, è da attribuirsi a quei canarini, che vengono ingabbiati all'ultimo momento, mentre sappiamo, che un soggetto perchè acquisti punti, è indispensabile che venga ingabbiato almeno tre settimane prima.

I canarini tenuti in voliera, non hanno la minima idea della gabbia; appena ingabbiati sbattono come i selvatici, stanno sul fondo, od infilano disperati la testa fra le sbarrette.

E' assai penoso per un giudice, dover dare punti di demerito ad un canarino tipicamente buono, solo perchè non mette in evidenza le sue qualità estetiche.
Per evitare questo, è indispensabile abituare i soggetti alla gabbia, parlare a loro dolcemente, non fare gesti bruschi, metterli a contatto con altre persone e se è possibile, possedere delle gabbie uguali di dimensioni a quelle usate comunemente nelle esposizioni.

Un canarino di colore cheto e non nervoso ha la sua posizione classica a 45°.
Sono punibili le posizioni troppo orizzontali o troppo verticali.

Il canarino sul posatoio, deve essere molto fiero, ma nello stesso tempo tenere un contegno cheto, per mettere in mostra le sue qualità.

I posatoi devono essere piazzati, nè troppo alti nè troppo bassi e staccati dalle pareti quel tanto, da permettere all'uccello di non strofinare la coda nelle sbarre.
Vanno collocati a forma di triangolo due paralleli un poco più bassi ed uno alto in modo che l'uccello sia obbligato ad arrestarsi un poco, ad evitare movimenti bruschi, ciò che invece succede se i posatoi sono sulla stessa linea.
In merito alla taglia dei canarini di colore si è versato molto inchiostro.
C'è chi li vuole piccoli, c'è chi li vuole grandi. La taglia ottimale è di 13 cm., c'è però ormai la pratica che se un giudice vede un soggetto che supera la misura ma è armonioso in tutte le parti del suo corpo, non solo non viene punito, ma al contrario vengono fatti convergere su di lui i punteggi più lusinghieri.
C'è peró una legge drastica ed è che non deve mai superare i cm. 13,5 anche se le taglie più grandi, sono da preferirsi alle troppo minute. Oltre la taglia, vengono passate in rassegna le varie parti del corpo, e cioè la testa e la nuca, il corpo e la coda.

La testa deve essere larga a forma di cupola, ben arrotondata alla sommità, gli occhi ben centrati, collocati sulla stessa linea del becco, sprizzanti vivacità. Essi sono il barometro della salute dell'uccello, se sono smorti ed opachi, annebbiati o velati, c'è qualcosa che non funziona e ne risentirà tutto l'aspetto dell'uccello. II becco deve essere corto e conico solidamente piantato alla testa.

Un becco appuntito come quello del Cardellino o con escrescenza cornee è sempre antiestetico e penalizzabile.

L'unione della nuca con la testa non deve essere troppo avvertita.
Quando la nuca è troppo infossata si ha l'impressione che la testa non sia ben unita e non aderisca completamente al resto del corpo. Sono però anche da condannare le nuche troppo corte, che invece sono un pregio nella morfologia del canarino Yorkshire.

La nuca classica del canarino di colore, deve essere proporzionale alla lunghezza del corpo, permettendo una leggera curvatura.

Dimenticavo di dire, che le teste serpentine sono da condannare, anche se va tenuto conto che le femmine hanno la testa leggermente più allungata del maschio.
La schiena non deve essere piatta ma ben riempita.

La linea che parte dalla sommità della schiena, deve formare con la coda una linea dritta.

II ventre classico, è quello rotondo, senza essere prominente; il petto deve presentarsi ben riempito, visto di fianco è leggermente curvato.
Gli uccelli troppo magri hanno la tendenza a mostrare un petto troppo affilato, influenzato dallo sterno, privo di carne.

Le ali non devono incrociarsi e neppure essere cadenti fino a scoprire il codione, ma unirsi esteticamente fra di loro.

La coda è un elemento di prim'ordine, che non si puó nè sottovalutare nè minimizzare.

Deve essere compatta, stretta, non a ventaglio, e neppure a due punte come la coda di rondine, nè troppo alta, nè troppo bassa.
Se è troppo alta l'uccello acquista un aspetto curvilineo, se troppo bassa sembra gobbo e allora non è più un canarino di colore, ma sta invadendo il campo del «BOSSU» o del «GIBBER». Non va dimenticato, che la coda si compone di 12 timoniere e l'assenza di una sola, specie se centrale ne cambia subito la bellezza.

Le zampe non devono essere troppo lunghe, ma di una altezza accettabile, che aiuti il canarino a mantenersi sui 45° di posizione ed essere in armonia con tutte le altre parti del corpo. Le cosce sono penalizzate, se hanno piumaggio troppo lungo o se ne hanno troppo poco; le unghie devono essere corte, diversamente mettono a disagio l'uccello sul posatoio. Riassumendo, il canarino deve essere armonioso in tutte le sue parti con una impressione di fierezza unita ad eleganza, ciò che si può sintetizzare nella parola «forma».
Perchè un canarino arrivi a conquistare il massimo punteggio, non basta la sua forma, occorre considerare anche il tipo del suo piumaggio. La scheda di giudizio prevede 15 punti per il piumaggio, sarebbe dunque da poco saggi non tenere in considerazione l'importanza di questa voce.

Il piumaggio deve essere completo dal becco sino alla coda.

Le penne in crescita, quelle spezzate, danno al canarino un aspetto incompleto e non favoriscono certo un giudizio favorevole. L'allevatore farebbe bene ad essere previdente a strappare le piume malformate o rotte almeno un mese e mezzo prima della Mostra.

Nei soggetti di scarsa salute si riscontra un piumaggio arruffato, duro ispido e opaco.
Altri soggetti hanno degli sbuffi di piume ai lati o alle cosce, le così dette «BRAGHETTE», altri hanno sul petto delle piume ribelli, recalcitranti o arricciate come se avessero la cravatta, sono i difetti più rimarchevoli.
Molti canarini intensivi poi hanno un piumaggio scarso, secco, con qualche parte del corpo scoperta, specie vicino agli occhi.

Al contrario molti canarini mosaico, hanno piumaggio troppo lungo, vaporoso, disunito che fa perdere la compattezza e li rende goffi.

Il piumaggio ottimale è quello corto, serico, brillante, non secco ed opaco, ben pettinato, unito e soffice e molto aderente al corpo.

Le unghie devono essere intere, corte ma non spezzate.
Quelle degli anziani vanno tagliate con giudizio, almeno un mese prima della mostra.

Perchè un canarino possa sfruttare al massimo i punti di merito, messi a sua disposizione, occorre tener conto anche dell'ultima voce della scala valori e cioè delle condizioni generali, le impressioni che comprendono la pulizia e la salute.

Il canarino deve sprizzare salute da tutti i suoi pori, deve essere pulito il più possibile ed abituato ad una gabbia più o meno grande come quella che la Società organizzatrice dispone nella Mostra.
Prima di portare alla mostra un canarino è bene dare il bagno a giorni alterni almeno per una settimana intera. Ottimo è mettere un pizzico di bicarbonato nell'acqua, che deve avere una temperatura ambiente, nè calda nè fredda, pena disgustosi inconvenienti.

A mano invece, vanno lavate le estremità delle ali e della coda, che sono soggette a maggiore sporcizia; il lavoro va fatto però con delicatezza, evitando pericolosi raffreddamenti.

Anche le gambe e particolarmente le dita, vanno unte qualche giorno prima della Mostra con glicerina od altro prodotto del commercio, che le renda vellutate e dopo averle ammorbidite, fa cadere le possibili croste, presenti nei canarini degli anni precedenti o in quelli tenuti poco bene.

Un uccello pulito, tipico, armonioso in tutte le sue parti, è gloria dell'allevatore e compensa largamente la fatica, espressa con tanta passione ed amore.
I complimenti che si ricevono, la valorizzazione dell'allevamento e, perchè no, i riconoscimenti con un meritato premio, fanno dimenticare tutte le difficoltà incontrate nel corso dell'anno, donando all'allevatore, sempre maggiore fiducia nello sport ornitofilo, diventato parte integrante della sua vita.

H.S.

[marcopeluso]

Ecco una serie di consigli pratici che forse saranno arcinoti agli esperti, ma per i semplici amatori sono conoscenze nuove ed utilissime!

[Rosario Balsamo]

ottimo articolo.....
grazie come sempre.....

[Cardinalino del Venezuela]

Era proprio quello che cercavo,
Grazie ancora.

[Paride]

Articolo utilissimo per i giovani allevatori che si avvicinano al mondo delle mostre.
Semplice e diretto. Complimenti.//[[]]
[=^||||

[marina]

[[==/] Grazie 1000 . Articolo utilissimo !!!!! $]]^

[nuk]

$]]^.......Nuccio.