IL NORWICH

Forza e un insieme di morbide curve: è la prima cosa che mi viene in mente iniziando a parlare di questa razza del Canarino, senza dubbio una delle più rappresentative dell'ornicoltura d'oltre Manica che, diciamolo pure, fa sempre un po' invidia ai cultori delle razze inglesi. In effetti, ammirare un buon Norwich che eccelle nel "tipo" è un piacere tra i più raffinati per un allevatore di razze di forma e posizione.

NOTIZIE STORICHE

Nel trattare le razze più prestigiose del canarino domestico qualche breve cenno storico è d'obbligo, visto che per arrivare ai risultati attuali diverse generazioni di allevatori hanno fatto del loro meglio per preservare e migliorare le razze. Potrebbe apparire un argomento, quello "storico", di poca utilità pratica ma a mio avviso questo non è sempre vero. Inquadrare attraverso le sue fasi la creazione di una razza serve senza dubbio a migliorare la nostra conoscenza su di essa. Allevare i canarini un tempo era una prerogativa di alcune categorie di lavoratori, che avevano scelto questo passatempo e si tramandavano di padre in figlio i segreti e le tecniche relative. In Inghilterra a seconda delle Contee si allevavano canarini di razze differenti. Gli operai di Leicester, i calzolai di Norwich, quelli di Notthingham, gli operai cotonieri del Lancashire, i tessitori dello Yorkshire e quelli di Coventry, gli artigiani di Northam.pton e di Kattering, ognuna di queste categorie faceva a gara per creare la propria razza di canarini.



Il Norwich trova la sua collocazione originaria nella Contea di Norfolk e nella sua città di Norwich.


Verso la metà del 16° secolo gruppi di profughi provenienti dalle Fiandre, in Belgio, abili tessitori, scelsero come luogo per vivere la città di Norwich; portavano con loro dei canarini domestici che si differenziavano dagli altri per essere più slanciati (figura 2)





e per avere un piumaggio serico e lucente.

Era un canarino senz'altro molto bello che aveva nel colore la sua prerogativa ed era molto spesso accoppiato al Lizard al fine di mantenere il piumaggio sempre nelle migliori condizioni.

Il Norwich cessò di essere un canarino di colore solo verso la metà del secolo scorso. Per ottenere canarini più robusti e migliori nella forma gli allevatori inglesi utilizzarono il Lancashire, razza ormai estinta che, nel secolo scorso e sia pure in declino, era presente negli allevamenti anglosassoni. I canarini ottenuti da questi meticciamenti e fissati in un tempo relativamente breve non ottennero subito il favore di tutti gli allevatori; in effetti ben poco rimaneva del vecchio modello del Norwich sino allora conosciuto, ma era indubbio che le nuove "meraviglie" erano destinate ad avere successo per la reale piacevolezza dell'aspetto... e fu per questa ragione che molti giudici di allora difesero a spada tratta ed a ragione il Norwich "nuovo modello" che in breve ebbe uno sviluppo incredibile in tutto il Regno Unito.




DESCRIZIONE (figura 3 )
Tipo:
il Norwich deve essere "corto" e tarchiato. Dorso largo e ben profilato, mostrante un leggero rialzo. Petto largo, profondo e bombeggiante che si estende con curva piena sino alla base della coda. Lunghezza ideale sui 16 cm. La posizione deve presentare un angolo di 45°.

Testa:
ben proporzionata, arrotondata e portata fieramente. Fronte piena, salente da un becco corto e netto. Guance piene e ben delineate. Occhio ben piazzato e vivace. La testa del Norwich deve essere grossa e rotonda. La rotondità deve essere sempre evidente sia che si osservi il canarino di profilo sia di fronte o posteriormente. Dal becco corto, piuttosto robusto ma non grossolano, inizia superiormente, con entrata larga, la graziosa cupola che forma la testa, sale anteriormente come un cuscinetto che si allarga ancor più all'indietro creando una nuca spaziosa per poi scendere e perdersi brevemente nel collo ampio. La rotondità deve osservarsi altresì sulle guance che, viste di fronte, debbono essere anch'esse bombate. Collo: grosso e corto, ideale il collo "taurino", che unisce in blocco le spalle, il petto e la testa.

Ali:
devono essere corte, ben serrate al corpo con l'apice che" aderisce perfettamente alla radice della coda senza lasciare libero il minimo spazio.
Coda: corta e ben serrata; deve essere portata rigida sull'asse del corpo e deve dare l'impressione di essere tutt'uno con questo. Dobbiamo tener presentee che la coda è una importante rifinitura nel Norwich; non è raro imbattersi in code troppo lunghe o non serrate, che snaturano l'effetto di "brevità".

Gambe:
non devono essere né troppo lunghe né troppo corte ma equilibrate e in giusta proporzione. Sistemate bene all'indietro. Zampe perfette. Condizioni: in perfetta salute, vigoroso ed ardito nei movimenti. Piumaggio: fine nel tessuto e chiuso, liscio e serico tale da conferire all'uccello un contorno nettamente delineato. E' un uccello a piumaggio lungo pertanto qualsiasi "rilassatezza" nella tessitura non potrà che pregiudicarne l'armonia dei contorni in sede di giudizio.

Colore:
ricco, brillante ed uniforme dappertutto. Un buon Norwich chiaro intenso deve essere di un giallo oro vivo e se sottoposto a trattamento con alimentazione colorante il giallo oro si trasforma in giallo arancio carico, diffuso su tutto il corpo in modo uguale. Per la vivezza del loro piumaggio gli inglesi chiamano questi soggetti "palle di fuoco".

Portamento:
posizione corretta nella gabbia da esposizione.


I DIFETTI DEL NORWICH (figura 4 )

Partendo dal presupposto che il Norwich è un uccello corto e tutto tondo, i difetti più frequenti che possiamo incontrare sono: testa piatta, soprattutto quando lo si guarda di profilo; mancanza di guance che snatura la caratteristica di pienezza del capo; spazio sopra il becco ristretto ed appuntito; cornetti di piume tipo "civetta"; nuca sfuggente; becco troppo grosso; piume che ricoprono quasi totalmente gli occhi.



Per quanto riguarda il corpo, continuando a tener presente lo standard è chiaro che i difetti principali sono quelli che alterano la rotondità e l'armonia generale: dorso incurvato; coda cascante e troppo lunga; ali incrociate o pendenti; zampe molto lunghe con cosce visibili. Anche il piumaggio può avere difetti che portano alla penalizzazione: un piumaggio rilassato e scomposto pregiudica sempre in sede di giudizio il punteggio del soggetto.

IL COLORE
In un canarino dalle forme così equilibrate il colore ha una importanza primaria. Come detto i chiari intensi devono avere il colore vivo e diffuso uniformemente su tutto il corpo. I brinati chiari non devono essere troppo gessosi ed il pigmento deve ben affiorare sotto la brinatura. I variegati, rappresentati da un grande numero di soggetti in questa razza, debbono avere variegature nette ed in contrasto con le parti chiare.
Nei melanici i verdi migliori hanno una tinta verde erba, colore difficile da spiegare ma che non è difficile trovare nei migliori soggetti esposti per lo più in Inghilterra. Esiste anche la varietà cinnamon (bruno) poco presente alle nostre mostre ed in diminuzione anche in Inghilterra; è evidente che mantenere il "tipo" nei cinnamon è molto più difficile. Nei canarini della varietà melanica si ha molto spesso una "rottura" della colorazione scura con conseguente apparizione di più o meno estese zone di piumaggio a tinta chiara. E' ovvio che nei soggetti non a tinta unita è denominata "colore di fondo" quella tinta che fa da sfondo alle variegature del mantello formanti il disegno.



Rispetto alla distribuzione della colorazione del mantello, in linea generale i canarini di forma si possono suddividere nelle seguenti varietà: 1) chiari, 2 ) macchiati, 3) marcati, 4) variegati, 5) scuri (figura 5). Su questa suddivisione, che come sappiamo può essere applicata non solo al Norwich ma anche alle altre razze del canarino domestico, è bene soffermarsi brevemente.
1) chiari: canarini con tinta completamente chiara ed uniforme. L'eventuale presenza di lanuggine scura, che non è visibile e quindi non disturba l'armonia quando il soggetto è in posizione standard, nonché gambe e becco macchiati o scoloriti, non devono essere considerati e quindi non infirmano l'appartenenza a questa categoria dei soggetti che presentano tali caratteristiche;
2) macchiati: canarini con uno o due marchi sulla testa o sul corpo (cosce, gambe e becco esclusi) grandi all'incirca come una moneta da dieci lire; chiaro che si tratta comunque di una misura indicativa;
3) marcati: si dividono in due categorie:
- marcati simmetrici: canarini che presentano i cosiddetti "marchi tecnici". Un canarino marcato simmetricamente deve avere: a) due marcature regolari nella zona subito sotto entrambi gli occhi o sulle remiganti primarie e secondarie di ambedue
le ali o su entrambi i lati della coda; b) quattro marcature regolari: ambedue gli occhi e le remiganti di tutte e due le ali o ambedue gli occhi e i lati della coda, o le ali e i lati della coda. Diciamo però subito che marcati simmetrici perfetti, anche nella patria d'origine, sono difficili da ottenere e sono frutto il più delle volte del caso;
- marcati non simmetrici: dovranno avere tre o cinque marcature regolari (marchi in numero dispari). Le razze inglesi più indicate per l'ottenimento dei marchi tecnici sono Border e Yorkshire;
4) variegati: sono quei canarini che non presentano marcature regolari o che ai marchi tecnici aggiungono marchi addizionali. A seconda dell'estensione delle zone scure i variegati potranno essere chiari o scuri. Tra questi possiamo comprendere anche i soggetti scuri che presentano qualche remigante o timoniera di colore chiaro;
5) scuri: canarini che non presentano nessuna piuma chiara visibile. L'eventuale colorazione chiara della lanuggine della regione anale non comporta penalizzazione.


IL LUMPS (figura 6)
In quasi tutti gli scritti sul Norwich il paragrafo dedicato al lumps (in italiano: grumi) è sempre in posizione di preminenza in quanto queste cisti del piumaggio sono una vera piaga e possono compromettere anni di selezione. Quando venne deciso di irrobustire ed ingrandire il Norwich si pensò, come già abbiamo visto, di utilizzare il Lancashire.



Questo fu l'inizio, quando poi si cominciò ad ottenere ciò che era negli intenti degli allevatori di allora si proseguì con accoppiamenti brinato x brinato (in inglese buff x buff) ottenendo così soggetti con doppio fattore brinato, di taglia eccellente e molto rotondi. Continuando però in questa direzione non tardarono ad arrivare le prime degenerazíani dovute al piumaggio ormai lungo e scomposto: il lumps. Questa malformazione è provocata dalla produzione abortita di una piuma il cui follicolo s'invagína in misura accentuata e la piuma continua a crescere ed a svilupparsi all'interno della ciste, arrotolandosi su se stessa. Allorché più cisti vicine giungono a saldarsi, si ha la formazione di una cavità ripiena di piume abortite, cheratina e cellule squamose ed anche di una sostanza grassa caratteristica. Questo male sfigura l'insieme del soggetto. I canarini così malformati appaiono a disagio e si beccano con frequenza le cisti con il risultato di farle scoppiare.
Non vi sono rimedi anche perché il soggetto affetto da lumps lo trasmette alla prole e le cisti possono comparire anche dopo qualche generazione. E' chiaro che questi canarini non vanno impiegati per la riproduzione ad evitare che a distiranza di tempo si debba sempre fare i conti con un ceppo inquinato da questa úeformazione.
L'ALLEVAMENTO
In previsione della stesura di questo articolo ho cercato di avvicinare allevatori più o meno noti di questo canarino per avere un quadro se non completo almeno abbastanza vicino alla realtà per quanto si riferisce alle metodiche di allevamento ed alle difficoltà che senza dubbio si incontrano con questa razza.
Devo dire che non ho trovato una buona disponibilità al dialogo; evidentemente una Certa mentalità impera ancora nel nostro ambiente, prova ne è il fatto che sono veramente pochi gli allevatori di un certo calibro che collaborano assiduamente con le riviste del settore.
Raccogliendo alcune testimonianze si può dire che il Norwich è un canarino che ha una potenzialità media nell'allevamento della prole. Certamente la taglia non lo rende attivo come altre razze. I maschi non sono prontissimi ad entrare in amore, le femmine di grossa taglia sono buone covatrici ma difettano in genere nell'imbeccata, buoni risultati si ottengono con femmine più piccole; molti allevatori inglesi accoppiano sovente maschi grossi con femmine più raccolte nella forma ma di buona tipicità; è anche l'accoppiamento consigliato da molti allevatori con cui ho parlato.
Penso in definitiva che possa essere calzante questo specchietto pubblicato nel 1977 da J. Schifflers nella sua monografia « Il Canarino Norwich » nel libro dell'A.O.B. « Les Canaris de Posture »:
- separare i maschi e le femmine durante la stagione invernale il più possibile; - procurare alle femmine uno spazio sufficiente al volo per assicurare quell'esercizio che consenta alle stesse di non ingrassare molto;
in inverno non nutrire smodatamente i soggetti, ma in modo sufficiente regolandosi in base alle condizioni ambientali di temperatura.

- Evitare di riscaldare i locali;
se si decide di cambiare pastoncino d'allevamento, farlo per tempo al fine di abituare gli uccelli che dovranno nutrire i nidiacei con lo stesso alimento; attendere che il maschio canti e si sia fatto intraprendente;
unire se possibile i due soggetti dividendoli nella gabbia da cova facendo in modo che non si possano vedere subito;
quando si ritiene che la femmina sia realmente pronta all'accoppiamento fornire nido, materiale d'imbottitura ed unire i soggetti;
la maggior parte dei Norwich (fatte sempre le dovute eccezioni) si accoppia, se sana ed in perfetta forma amorosa, ai primi di aprile; due nidi per stagione sono per questa razza più che sufficienti. Non affaticate più di tanto la femmina, se è una buona allevatrice;
per i Norwich due-tre piccoli per nido sono una buona media;
evitare di ottenere un ceppo che dipenda dalle "balie" per allevare i propri piccoli (non ci stancheremo mai di ripetere la stessa cosa); ricordarsi che i piccoli sono più tardivi ad uscire dal nido e ad impiumarsi, a causa della grossa taglia;
fornire ai piccoli svezzati alimenti ricchi di sali minerali e sani. Alloggiarli in contenitori sufficienti a garantire libertà di movimento e, come al solito, massima igiene e pulizia.

LA MUTA

Per ottenere una muta rapida e perfettamente riuscita il calore è un fattore molto importante;
una muta rapida è una muta sana;
controllare il calore e l'umidità in caso di una muta lenta;
allevamento tardivo significa muta tardiva.
I novelli che iniziano ad essere svezzati in luglio si troveranno ancora in muta all'arrivo della brutta stagione; durante la muta porre a disposizione una gran quantità e varietà di alimenti verdi. .
Sostanzialmente, questo è tutto. Per quanto riguarda la stagione mostre e la preparazione alle esposizioni il Norwich non si discosta molto dagli altri canarini. Osservare scrupolosamente le norme igieniche più elementari, 'abituare per tempo i soggetti alla gabbia da esposizione e curare soprattutto la tipicità del proprio ceppo. I buoni risultati non potranno mancare.

H.S. Dicembre 2008