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Discussione: CANARINO DEL MOZAMBICO - S.Quercellini

  1. #1
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    CANARINO DEL MOZAMBICO - S.Quercellini




    CANARINO DEL MOZAMBICO
    (Serinus mozambicus mozambicus)

    di Sergio Quercellini

    Descritto da Múller (Des Ritters C. von Linne, Natursystems Supplement, p. 163, 1776) che definì genericamente come «Mozambico» la zona di cattura. Fu definito da Múller stesso come «Frìngilla mozambica».
    Clancey riferisce (B.B.O.C. 77, p. 59, 1957) che sia la descrizione del «Fringilla mozambica» di Miiller sia quella del «Fringilla ictera» di Viellot nel 1823, si basano entrambe sulla figura n. 364 che compare sopra la dicitura di «Le Serin du Mozambique» nell'opera «Planches enlumineez d'histoire naturelle», 1777, il cui testo fu scritto da Buffon. Secondo tale ipotesi Múller sarebbe entrato in possesso di questa figura prima della pubblicazione dell'opera suddetta.


    Fu definito poi come «Crithagra chrysopyga» da Swainson nel 1837, «Crithagra hartlaubi» da BolJ'e nel 1858 e «Serinus mozambica» da Vincent nel 1952.
    Non esiste olotipo.

    Caratteri distintivi.

    Il maschio adulto ha fronte, sopraccigli e guance giallo limone carico. Copritrici auricolari e lati del collo grigio oliva.
    Una striscia grigio oliva scuro parte dalla base della mandibola superiore e si estende fino ad oltrepassare l'occhio.
    Un'altra striscia grigio oliva scuro parte dalla base della mandibola inferiore e si congiuge al collo facendo una curva inferiormente alla guancia. Corona e nuca grigio oliva più chiaro striate sottilmente di scuro.
    Parte superiore del collo, mantello e dorso di un verde oliva pallido striati di scuro: le penne presentano la parte centrale più scura e i bordi chiari. Groppone giallo limone luminoso.
    Copritrici superiori della coda verde oliva con i bordi quasi gialli.
    Timoniere scure, bruneggianti, orlate per la parte terminale ed esterna di un giallo grigio molto chiaro. Alcuni esemplari presentano sulla parte esterna delle timoniere anche delle macchiette bianche.
    Remiganti primarie e secondarie bruno scuro: le primarie sono strettamente orlate di giallo sulla parte esterna mentre le secondarie presentano una bordatura chiara più ampia. Tutte le copritrici alari brune con i bordi esterni giallo chiaro.
    Di sotto mento, gola, petto e ventre giallo limone intenso che diventa più sbiadito verso il ventre e le copritricii inferiori della coda. Lati del petto e fianchi gialli con delle spruzzate di grigio oliva.



    La femmina adulta in generale è simile al maschio, specialmente di sopra, ma decisamente più pallida.
    Presenta un pó di bianco sul mento, il giallo della fronte e dei sopraccigli è più smorto, i lati della faccia, del collo e del petto sono quasi grigi. Il grigio dei lati del collo e del petto si estende quasi sempre anche in avanti formando una stretta collana grigia. Anche ìl giallo di tutte lo parti sottostanti è decisamente più pallido.
    Gambe e piedi bruni. Lunghezza circa 11-11,5 cm.
    I giovani somigliano alle femmine adulte ma con un giallo ancora più chiaro. Skead afferma che tutti i 28 soggetti in abito giovanile conservati nel Transvaal Museum si riconoscono immediatamente per quello che sono. II dorso è meno verde ed il groppone meno luminoso.




    Distribuzione.

    Ha un'area di distribuzione, comprese le sottospecie, estremamente vasta: dal Senegal e dal Tanganica fino al Bechuana!and, alla Provincia del Capo ed al Natal. Presente anche nell'isola di Sao Thomè. Introdotto nelle isole Mauritius, Reunion e Amirante.


    Senegal landscape

    Habitat.

    In natura è un ucello attivo e dinamico, ben conosciuto sia nei giardini delle città che in campagna attorno alle fattorie. E' molto numeroso, forse il «Serinus» più comune.
    II suo volo è più ondulato e più lento di quello degli altri «Serinus» e presenta una chiusura d'ali all'apice di ogni ondulazione. Sul terreno saltella ma può anche camminare.
    E' molto gregario indipendentemente dai periodi dell'anno. Si può rinvenire anche in gruppi di oltre 100 individui.
    E' molto piacevole, riferisce Skead, osservare in natura un gruppo di «mozambicus»: «tra un gorgheggio ed un improvviso volo essi si scontrano e si inseguono; oppure svolazzano insieme petto contro petto e questa abitudine puó essere osservata tutto l'anno. Dopo essersi divisi i due individui spesso tornano sui loro rami e cominciano a battere le ali rapidamente senza fare reali progressi in aria:.

    Si mischiano spesso con altri «Serinus»
    come il Canarino del Capo Serinus canicollis c.,




    il Canarino solforato Serinus sulphuratus s.,




    il canarino testa striata Serinus gularis g.




    ed anche con altri granivori come le vedove e i tessitori.
    E' solito frequentare soprattutto i campi coltivati e le zone aperte.

    Si può osservare facilmente nelle zone con bassi e radi cespugli cibarsi dei semi del «panicum»: In definitiva è un «Serinus» con un habitat molto ampio che va dalle zone cespugliose costiere a quelle aride e secche di collina e di montagna. Riporto di seguito una curiosità.

    R. Liversidge dell'Alexander Mc Gregor Memoria) Museum, Kimberley, Repubblica del Sud Africa, scrive in «The Ostrich», 1971, p. 143: «il primo gennaio del 1954, nella località di Bedford, nella parte orientale della Provincia del Capo, un Serinus mozambicus di età indefinita fu trovato con un'ala spezzata.
    L'uccello fu salvato, tenuto in cattività dopo che era stata tagliata la parte di ala rotta. Sopravvisse a tale amputazione ma nel 1959 perse l'uso di un occhio in seguito ad una beccata di una averla che si trovava nella stessa gabbia.
    Nel giugno del 1970 il secondo occhio divenne opaco e in luglio I'uccello era completamente cieco, sebbene esso fosse ancora in buona forma.
    Erano passati ben 16 anni e 5 mesi!».


    Nidificazione.

    Costruisce una coppa profonda, non molto robusta, con il solito materiale usato dagli altri Serinus.
    Notevole è l'intreccio dei filamenti di erba secchi e di radichette che ricorda vagamente una ragnatela.
    Dopo avere eseguito una serie di misure su un numero piuttosto alto di nidi, Skead riferisce che in media il diametro esterno è 6,8 cm., quello interno 4,7 cm., la profondità esterna 5 cm., quella interna 3,3 cm.
    Entrambi i sessi partecipano alla costruzione del nido, tuttavia il lavoro della femmina è decisamente maggiore.




    Il maschio preferisce cantare e svolazzare intorno ad essa mentre è impegnata nella ricerca e nel trasporto del materiale.
    Tuttavia si puó affermare senza alcun dubbio che il maschio di questa specie assiste la femmina sia durante la costruzione del nido che durante la cova ed anche poi nell'allevamento meglio di qualsiasi altro maschio «Serinus».

    La scelta del luogo di nidificazione è ampia: piccoli cespugli, piante di Eucalyptus,



    pini, cespugli di «Protea», acacie e qualsiasi specie di alberi non molto alti anche all'interno delle città.
    Talvolta, ma raramente, nidifica anche in piccole colonie. Normalmente il nido è posto a 2-5 m. dal suolo.

    Al contrario di altri «Serinus», il «mozambicus» non ha l'abitudine del volo a farfalla durante il corteggiamento.
    Ama invece assumere degli atteggiamenti aggressivi che però rimangono quasi sempre senza conseguenze.




    Le uova sono in genere tre o quattro, bianche, talvolta di un celeste molto chiaro con macchiette scure. II periodo di incubazione dura in media 13 giorni. Durante tale periodo la femmina dimostra un attaccamento eccezionale al nido: è possibile addirittura toccarla prima che voli via. Per 5 o 6 giorni la femmina soltanto imbecca i piccoli. Essa resta sul nido ed emette un verso caratteristico, un «tsi-tsi-tsi-tsi» prolungato allorchè il maschio si avvicina e le porge l'imbeccata che, con un tremito delle ali, e della coda, viene accettata volentieri. Quindi essa salta sul bordo del nido ed imbecca a sua volta i piccoli.
    Più tardi entrambi i genitori parteciperanno all'allevamento. I giovani nati abbandonano il nido a 18 giorni.

    Cibo.

    Passa molto tempo sul terreno alla ricerca di semi di erbe.
    I lunghi steli vengono spesso presi al volo con il becco e piegati in modo che l'estremità piena di semi tocchi terra e qui con comodo vengono beccati. Spesso raccoglie il cibo dalle apposite cassette messe nei parchi e nei giardini, cosa che gli altri «Serinus» si guardano bene dal fare. Talvolta si ciba anche di insetti, in particolare degli afidi e delle termiti volanti; a queste ultime vengono tolte prima le ali.



    Stark e Sclater riferiscono di averlo osservato schiacciare col becco bruchi e farfalle prelevandone evidentemente il liquido. Del grit è stato anche trovato negli stomaci di alcuni soggetti.

    Canto.

    Sebbene non possa essere paragonato ad esempio al canarino del Capo, è tuttavia un cantore non disprezzabile.



    La canzone, un pò stridula, puó essere udita per quasi tutto Vanno con delle punte di intensità nella stagione degli amori. Skead ha definito il canto come composto da singole frasi o da due o tre ripetute in rapida successione: tutte hanno delle punte quasi stridenti ed un tono che ha un che di lamentoso. Le frasi sono come la seguente: «Cartii, tang, tiite», «cii, cirrer», «ciitan, «siid-siuu», «tiitii, uii, uiit», «ta, uiita, uii».



    Sottospecie.

    Serinus mozambicus caniceps. (D'Orbigny - 1839) Descritto da D'Orbingny (Hist. Fis. Poi. y Nat. Cuba, Aves, p. 86, 1839) avvistato nel Senegal.
    Caratterizzato dal grigio della corona e della nuca. Il giallo delle parti sottostanti è molto brillante. Distribuito dal Senegal alla Nigeria ed al Cameroon.
    Serinus mozambicus barbatus. (Heuglin - 1864) Descritto da Heuglin (J.F.O. p. 248, 1864) e avistato nel Sudan sud-occidentale. Ha la testa, oltre che il mantello, di un verde molto luminoso. Il mento è biancastro. Sudan, Uganda, Kenia. Serinus mozambicus punctigula. (Reichenow - 1898)
    Descritto da Reichenow (O.M. p. 23, 1898) e avvistato a Sanya nel Cameroon. Decisamente molto più striato di nerobruno ed in generale più verde oliva. Limitato alle foreste del Cameroon.
    Serinus mozambicus tando (Sciater - Praed - 1918) Descritto da Sclater e da Mackworth-Praed (Ibis, p. 465, 1918) e avvistato nella zona di N'Dalla Tando, Angola settentrionale. Differisce dalla specie tipica nel verde più brillante delle parti soprastanti. Distribuito in Angola e Congo settentrionale e centrale.
    Serinus mozambicus pseudobarbatus. (Van Someren - 1919)
    Descritto da Van Someren (B.B.O.C. 40, 1919) e avvistato nel Kenia occidentale. Decisamente più carico di giallo nelle parti soprastanti. Kenia, Tanganica, Congo.
    Serinus mozambicus santhomè. (Bannerman - 1921)
    Descritto da Bannerman (B.B.O.C. 41, 1921). Tutta la testa è grigio bruno. Non c'è contrasto tra questa ed il mantello. Limitato all'isola di Sao Thomè.
    Serinus mozambicus grotei. (Sclater - Praed - 1931)
    Descritto da Sclater e Mackworth-Praed (Ibis, p. 581, 1931) e avvistato a Sennar. Sudan orientale. II giallo della banda frontale, dei sopraccigli e delle parti sottostanti è molto più chiaro. Sudan orientale e meridionale, Etiopia occidentale.
    Serinus mozambicus vansoni. (Roberts - 1932) Descritto da Roberts (Ann. Tv]. Mus. XV, 33, 1932) e avvistato a Zweizwe Waterhole, nel Bechuanaland. Olotipo, catturato l'8 giugno 1930, conservato nel Transvaal Museum. «Vansoni» è per il Dr. G. Van Son, entomologo del Transvaal Museum. Differisce dalla specie tipica per il colore più pallido sia di sopra che di sotto. Inoltre la banda frontale è più stretta. L'esistenza di questa sottospecie è messa in dubbio da alcuni autori sulla base di un materiale forse insufficiente: quattro esemplari in tutto, compreso I'olotipo, e di sesso indeterminato conservati nel Transvaal Museum. Inoltre le caratteristiche date da Roberts non sembra siano molto esaurienti.
    Serinus mozambicus gommaensis. (Grant - Praed - 1945)
    Descritto dal Cap. C. Grant e da Mackworth Praed (B.B.O.C. 66, 1945) e avvistato in Etiopia meridionale. Banda frontale gialla più limitata. Bande sopracciglíari più corte. Etiopia ed Eritrea centrale.
    Serinus mozambicus samalyiae. (White - 1947) Descritto da White (B.B.O.C. 68, p.ll, 1947) e avvistato a Pempele Pool, Congo meridionale. Più giallo grigio brillante di sopra. Congo sudorientale e Rodesia settentrionale. Serinus mozambicus granti. (Clancey - 1957) Descritto da Clancey (B.B.O.C. 77, 1957) e catturato in una zona della Provincia del Capo orientale. Olotipo nel Durban Museum. Più scuro e più verde di sopra. I fianchi sono spruzzati di macchiette verde oliva. Provincia del Capo orientale, Natal e Zululand.


    S.Quercellini
    Ultima modifica di marco cotti; 20-03-11 a 13: 36

  2. #2
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    Wow!! oltre che bellissimi animali ci son paesaggi da sogno.....

    Condivido l'entusiasmo di questa comunità, presto mi presenterò..sono ancora in fase di studio...grazie per tutte le informazioni che elargite con entusiasmo contaggioso!

  3. #3
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    che belle foto

  4. #4
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    Bellissimo!!!!
    Ma una domanda..per il canarino del monzabico servono permessi o cites? [=^||||[=^||||



    Bergo Luisa
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    (È il tempo che hai speso per la tua rosa che rende la tua rosa così importante)

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    Che io sappia non credo sia necessario nessun permesso.
    Antonio

  6. #6
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    Quote Originariamente inviata da Luisa Visualizza il messaggio
    Bellissimo!!!!
    Ma una domanda..per il canarino del monzabico servono permessi o cites? [=^||||[=^||||
    No Luisa, non serve nessun permesso particolare, pensa che 10/15 anni fà se ne trovavano in grandi quantità dappertutto a prezzi delle vecchie 5000 Lire, praticamente te li tiravano dietro..................poi con la chiusura delle importazioni se ne sono trovati via via sempre meno fino ad arrivare ad oggi che sono abbastanza rari e chi li ha se li tiene ben stretti! ((((o
    IL SAGGIO COLTIVA MAC.......TANTO WINDOWS SI PIANTA DA SOLO.

  7. #7
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    No Luisa, non serve nessun permesso particolare, pensa che 10/15 anni fà se ne trovavano in grandi quantità dappertutto a prezzi delle vecchie 5000 Lire, praticamente te li tiravano dietro..................poi con la chiusura delle importazioni se ne sono trovati via via sempre meno fino ad arrivare ad oggi che sono abbastanza rari e chi li ha se li tiene ben stretti! ((((o
    L'ho chiesto perchè quando avevo sui 17 anni ne avevo presa una ..era una femminuccia, mi ricordo che l'avevo comperata in uno di quei banchi del mercato (poverina) e solo ora ho il dubbio che non fosse nata in cattività...perchè era troppo selvatica, si terrorizzava quando mettevo una mano dentro.. per quello volevo sapere se avevo fatto una cosa illegale acquistandola al tempo...
    Ma ne ero innamorata...ma un giorno piccina com'era non la trovai + in gabbia, incredibile ma vero era riuscita a fuggire....ci rimasi malissimo



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  8. #8
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    ...approfitto della discussione per segnalare che ho postato un annuncio nella pagina "cerco" del mercatino, sto cercando femmine di mozambico.
    ... mamma mia com'è diventato difficile trovarli!!!
    se qualcuno può aiutarmi...
    saluti
    Andrea

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