Non sono tanti gli ibridi che in questi anni si sono rivelati fertili.
Quelli con il cardinalino sono fertili i soli maschi con percentuali anche vicine all'80%. Io stesso quest'anno ho ottenuto prole da due ibridi cardinalinoxcanarino su due maschi provati. Uno reincrociato alla madre nera-rossa e un'altro (il fratello) accoppiato ad una canarina satinè rosso mosaico. Gli R1 ottenuti con la nero-rossa si sono rivelati essere molto simili alla madre mentre quello con la satinè si è rivelato insignificante.
Altri ibridi fecondi di cui ho testato la fertilità sono quelli con il verzellino. La percentuale di fertilità è simile a quella degli ibridi di cardinalino.
Non ho mai provato personalmente la fecondità negli ibridi di sesso femminile di questi due incroci.
Per quanto riguarda gli incardellati non ci sono molti risultati positivi documentati in questi anni. Sembra che fino ad ora i casi verificatasi sono uno o due. Io utilizzo spesso gli incardellati femmine come balie unite a volte a un canarino e a volte con un incardellato maschio. Di decine di uova feconde non ho mai visto un solo uovo buono.
Sono segnalati casi di fertilità in qualche ibrido di lucherinoxcanarino e ancor più rari quelli con il verdone e il fanello.
Altri casi di fertilità sono segnalati nel caso di carpodaco messicanoxcanarino.
Si tratta comunque di casi sporadici e solo nel sesso maschile.
E' stato inoltre provato che se l'ibrido è fecondo lo è già dal primo anno, per cui la teoria della fecondità a partire dal secondo o terzo anno lascia il tempo che trova. La maturazione delle gonadi avviene al primo anno per cui se un'ibrido è fertile lo è già dal primo e non negli anni successivi.
Sono ibridi totalmente fecondi invece quelli intergenerici.
qualche esempio: lucherinoxcardinalino, verdonexverdone di cina, ciuffolottoxciuffolotto testa grigia, crocierexcrociere delle pinete, fringuelloxpeppola. Questi sono ibridi che da qualche tempo sono stati banditi dalle mostre. Sono anche incroci da evitare perchè si andrebbe in caso di successivo reicrocio ad inquinare il patrimonio genetico delle singole speci.
Sono serviti in questi anni a traslare certe mutazioni da una specie all'altra ma ora da evitare in tutti i modi.