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Discussione: LO ZIGOLO RUTILO - Giorgio truffi

  1. #1
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    LO ZIGOLO RUTILO - Giorgio truffi

    LO ZIGOLO RUTILO

    Emberiza rutila Pallas

    di G. Truffi



    Fra i cosidetti zigoli rari il rutilo, almeno per me, aveva sino a poco tempo fa rappresentato veramente una incognita in quanto mi era noto unicamente per occasionali e più che sommarie citazioni, notizie assolutamente incomplete e per di più a volte contradditorie (non pó, a seconda degli autori, misurare cm. 12,5 di lunghezza totale, testualmente «più piccolo dello Zigolo minore e poi,_ in altro testo 14 cm.) nessuna fotografia e pochi disegni a colori alcuni dei quali, forse per la cattiva qualità della stampa, scarsamente attendibili e comunque ognuno differente dall'altro tanto che, per farmene una idea, ero sempre stato costretto, fra me e me, a formare un'immagine mediata e forzatamente approssimativa che altro non era se non la risultante (di tutta fantasia mia) di componenti che per altro alla fantasia, sia pure altrui e quindi presumibilmente più qualificata, dovevano molto. E' chiaro comunque che una non conoscenza di questo genere era dovuta unicamente a me ed alla incompletezza delle mie informazioni.





    L'uccello c'era e quindi doveva essere stato ampiamente ed esaurientemente descritto e trattato, almeno dal Pallas che per primo l'aveva classificato e gli aveva attribuito la denominazione.

    Penso comunque di non essere il solo ad avere avuto incertezze e dubbi sul soggetto in questione, dato che se letteratura esiste sull'argomento è solo a carattere specialistico.



    Proseguendo quindi nella trattazione dei vari tipi di zigoli, mi sembra giusto parlare oggi, dopo lo Zigolo giallo, il più diffuso da noi, delineato sul numero scorso della rivista, dello Zigolo rutilo, sicuramente sconosciuto alla maggior parte dei lettori che si occupano di ornitologia a livello amatoriale. E così procederemo di volta in volta, alternando una nota su uno zigolo conosciuto ad una su uno zigolo raro.

    La descrizione

    Lungo 14 o 14,5 cm., il maschio dello Zigolo rutilo presenta testa, petto, parti superiori, remiganti e timoniere di un bel colore intenso castano tendente al bruno rossastro, i vessilli esterni delle remiganti e delle timoniere castano scuro, parti inferiori giallo vivo con striature castano rossicce ai fianchi. Becco bruno vinato corneo.
    Pressochè identica, almeno per i due esemplari maschi in mio possesso, la livrea in abito e in eclisse, se si fa astrazione dalla brillantezza del piumaggio, che in eclisse si presenta più scialbo.






    La femmina ha dorso bruno oliva striato di nerastro, petto e gola di color bianco panna con orlatura fulva, parti inferiori giallicce sbiadite,
    groppone e vertice della testa bruno scuro rossastri.





    Fatta ovviamente astrazione dalla colorazione, sia il maschio che la femmina sono strutturalmente simili, in linea generale, al loro non molto lontano cugino Papa della Luisiana Passerina ciris sempre appartenente alla famiglia degli Emberizidi (sottofamiglia Cardinalini, genere Passerina).

    La distribuzione

    E' uccello di origine paleartica, tipicamente asiatico, caratteristico della Transbaikalia, vive nella Mongolia settentrionale e nella Siberia orientale a nord del lago Baikal, nella zona dell'Amur e forse nel Pamir dove alcuni hanno creduto di identificrne una sottospecie, Emberiza rutila pamíriensis, per altro molto dubbia. Suo habitat naturale sono le foreste di conifere e di betulle, i pioppeti e le zone paludose.
    Migratore, nei suoi spostamenti stagionali attraversa la zona dell'Ussuri, la Manciuria, la Corea, la Cina nord orientale per svernare nella Cina sud Orientale, in Indocina, nell'Assam e nel Bengala settentrionale. E' assai comune e diffuso in Corea, dove leggo pare ne siano stati anellati 80.000 esemplari per studiarne le migrazioni. Assolutamente accidentale sulle rotte migratorie nord occidentali. Il Brún dice che la presenza dello Zigolo rutilo è stata osservata meno dì cinque volte in questo secolo in Europa, e solo in Francia e in Olanda.
    Altri, citano dati analoghi, avanzano l'ipotesi che possa trattarsi di avvistamenti di qualche esemplare aufuga.
    Non avendo, è doveroso premetterlo, nessuna autorità per contrastare opinioni qualificate, avanzo peró qualche riserva al riguardo. Dei due zigoli rutili in mio possesso, uno mi è stato cortesemente ceduto da un amico che a sua volta l'aveva acquistato, oltre a tutto a prezzo accessibile, da un commerciante d'uccelli a Sacile, lo scorso settembre, in occasione dell'ultima sagra.
    Rimane comunque il fatto che la presenza da noi dello Zigolo rutilo deve in ogni caso considerarsi rarissima.

    In cattività


    Ha un comportamento socievole e calmo. Vive in buona armonia con altri zigoli, dai quali però sembra avere un certo timore, forse perchè più vivaci.

    Quando li tenevo in voliera, stavano quasi sempre per terra e in un angolo.

    Li ho tolti e li ho posti in gabbia dove vivono benissimo alimentati a scagliola cui aggiungo granulato, semi di lino, cardo, cicoria e lattuga, a parte pastoncino giallo per canarini e pastone per insettivori in due diversi contenitori.
    La spiga di panico e qualche camola quotidiana completano l'alimentazione.
    Per quel che riguarda il bagno, contrariamente a quanto farebbe pensare l'ambiente in cui viveallo stato libero, lo Zigolo rutilo lo gradisce poco, almeno nella stagione fredda.

    In mostra

    Per esperienza personale posso affermare che in mostra il rutilo è un soggetto, forse perchè il nostro clima non gli è congeniale, che soffre particolarmente.
    Evidentemente patisce gli spostamenti (in allevamento si ambienta, toltone per pochi giorni ne risente).
    Infatti ho sempre notato che, in genere nel pomeriggio, tende quotidianamente ad avere disturbi di respirazione di tipo asmatico.
    Si rimette comunque prontamente, specie se aiutato da qualche preparato veterinario, anche somministrato in piccole dosi.
    Consiglierei quindi, portandolo in mostra, di aggiungere quotidianamente qualche goccia di antiasmatico nel beverino.
    Riportato poi in allevamento, un trattamento vitaminico di pochi giorni lo riporta in forma. Tenendo presente questo, però, è evidente che non è il caso di fargli fare più di una mostra per stagione, se non si vuole compromettere la salute del soggetto.

    L'ho visto esposto per la prima volta nello scorso novembre a Genova.
    Prima, mai, e con me altri amici che di mostre hanno una ben maggiore esperienza.
    II giudice della specializzazione indigeni, esotici, ibridi , e non ho ancora oggi ben capito in base a quale criterio di giudizio, l'ha pagato con un 88 senza neppure un solo punto di rarità.
    Qualcosa di simile, in definitiva, alla valutazione di un passero domestico non particolarmente brillante perchè, se il passero fosse bello e tipico, completamente in regola con lo standard e con un portamento composto, non vedo proprio perchè non dovrebbe essere giudicato con un 90 o anche con un 91.
    Se è un passero la colpa non è sua, perchè come passero si presenta al giudizio di chi si suppone dovrebbe essere in grado di valutarlo per tale.

    Tornando a noi, dicevo, 88 senza un punto di rarità. Evidentemente, quel giudice di zigoli rutili doveva averne visti e giudicati a decine, tanto da poterli considerare comuni qui da noi o almeno facilmente acquistabili nelle uccellerie, come i Gola tagliata.

    Non è comunque il caso di insisterci, specie se si ricorda che nella stessa mostra qualche punto di rarità veniva invece attribuito a degli Storni rosei che forse avevano in paradiso qualche santo protettore e che, come tutti sappiamo, per veramente poche lire (restando in termini di mercato abituale, per meno del prezzo di un canarino di colore pezzato) si trovano a gabbiate.
    Scherzo naturalmente.


    Giorgio Truffi

    Bibliografia: Enciclopedia degli Uccelli d'Europa, Milano 1972; Briin. B. - Uccelli d'Europa, Milano 1973; Cova C. Atlante degli uccelli italiani, Milano 1969; Vaurie C. The bird of the Paleartic Fauna, London 1965.
    Ultima modifica di marco cotti; 05-10-10 a 21: 56

  2. #2
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    Ciao

    Bel soggetto, dalla prima foto lo davo dal portamento fiero, poi pero' leggend l'articolo scopro che e' piuttosto timoroso.Sempre INTERESSANTISSIMO.........
    GRAZIE
    Stefano

  3. #3
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    emebriza rutila

    gentilissimo marco cotti ..una curiosità ma c'è qualcuno di tua conoscenza che alle va emberiza rutila????in italia o all'estero...questa razza da sempre mi stuzzica..e non la ho mai allevata...

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