serinus

CANARINO BRUNO (Serinus tottus tottus)


di Sergio Ouercellini


Descritto da Sparrman (Mus. Carls. I, p. 18, 1876) e scoperto in una zona della Provincia del Capo. Tale rinvenimento venne reso noto nel 1876 e fu allora adottato come nome scientifico quello di «Loxia totta».

Successivamente furono utilizzati, per il genere, i termini «Fringilla» da Layard nel 1877, «Chrysomitris» da Solvin e Sharpe nel 1882, «Spinus» da Roberts nel 1924 ed infine «Carduelis» da Mackworth-Praed e Grant nel 1963. Sharpe introdusse per primo il nome generico «Serinus» nel 1884 seguito poi Vincent nel 1952, da Clancey nel 1953 e da Skead nel 1960. !I termine specifico «tottus» deriva dalla parola «ottentotto» poichè proprio nella terra degli Ottentotti fu osservato inizialmente. Non esiste olotipo.



Caratteri distintivi.

II maschio ha tutto il capo, dalla fronte alla nuca, verde oliva bruneggiante, finemente striato di bruno. Parimenti i lati della faccia e della gola. Collo e dorso sono bruno oliva con striature scure molto tenui, quasi indistinte. Groppone e copr,i..ci superiori della coda giallo oliva luminoso. Timoniere nero brune con le estremità bianche.




Remiganti primarie e secondarie ugualmente nero brune con le estremità chiare. Tutte le copritrici alari bruno oliva. Di sotto, gola, petto e ventre giallo sporco; la gola è spruzzata di verde oliva. Fianchi bruno oliva più chiaro, copritrici inferiori della coda oliva chiaro. Banda sopraccigliare gialla. Becco, gambe e piedi bruni. Lunghezza circa 12,5 cm.
La femmina manca delle striature sul capo e presenta un colore generale simile a quello che il maschio ha sul collo e sul dorso. I giovani somigliano alla femmina adulta ma hanno mento, gola, petto, e parte superiore dei fianchi striati di scuro.

Distribuzione.
Strettamente limitato al Sud Africa. La specie tipica è distribuita nelle regioni montuose della Provincia del Capo, mentre la sottospecie «symonsi» nelle zone montuose del Basutoland.




Habitat.
Il suo habitat caratteristico è costituito dai pendii e dalle valli montane; preferisce in generale le radure e le zone aperte e cespugliose dove si può osservare a coppie o in piccoli gruppi. E' di carattere quieto e tranquillo e si muove silenziosamente tra i cespugli. Non è mai stato osservato sul terreno come invece è accaduto sovente per gli altri canarini.
Nei mesi invernali si riunisce preferibilmente in piccoli gruppi.



Nidificazione.
Il nido è una piccola coppa costruita sapientemente di solito con fili d'erba secchi. All'interno è presente del materiale soffice tipo lanuggine. Nella parte occidentale della Provincia del Capo i cosiddetti «piumini» dei fiori di «Protea» sono i preferiti. Il nido è posto quasi esclusivamente nelle fenditure delle rocce, oppure anche sopra un'estremità isolata di roccia, in generale nascosto tra le felci. Il sig. J.G.R. Macleod della Provincia del Capo, in 50 anni di osservazioni ornitologiche, ha riferito di aver trovato nidi sempre e solo tra le rocce. Tuttavia sono stati comunicati rinvenimenti di nidi anche su cespugli a circa 1 m. dal suolo.



Le uova sono di solito tre o quattro, raramente cinque, di un bianco immacolato, talvolta con qualche macchietta ai poli. Si riproduce da settembre a dicembre.

Cibo.
Piccoli semi, gemme ed insetti. Sembra che i giovani siano alimentati esclusivamente con insetti. Sir Andrew Smith, famoso viaggiatore inglese, uccise un maschio ed una femmina i cui stornaci contenevano piccoli semi e pezzettini di quarzo tipo grit.

Canto.
Non esiste una descrizione. Sono state riportate solo delle frasi come «... una piccola e graziosa canzone» e «...abbastanza piacevole», oppure «...piacente ma debole», che in realtà non rendono molto l'idea. Il verso di richiamo è pressappoco un «ciuuin» e più spesso un «piiciii» donde il nome locale inglese di «peachy» dato a questo serinus.

Sottospecie
Serinus tottus symonsi - (Roberts 1917)
L'olotipo, un maschio, fu catturato in una zona lungo l'Orange River, nel Basutoland, I'11 settembre 1915 ed è attualmente conservato nel Transvaal Museum. Roberts lo descrisse ufficialmente due anni dopo (Ann. Tvl. Mus. V, Supp. n. 3, p. 257, 1917). «symonsi» è per Mr. E. Symons di Howick, Natal, che collezionó l'olotipo e molti altri uccelli per il Transvaal Museum.
Differisce dalla specie tipica soprattutto per il colore di fondo del capo e del mantello che è decisamente verde anzichè bruno oliva.
Inoltre le remiganti e le timoniere non hanno le estremità bianche ma sono completamente nero brune.
La femmina ha le parti sottostanti più pallide in confronto a quelle della specie tipica. Distribuito, solo a notevoli altitudini, sulle montagne del Basutoland.

Sergio Quercellini