Ottima descrizione di questo particolare Parrocchetto,complimenti all'autore dell'articolo.1--.1--.
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Si lamenta, alle volte, la scarsa diffusione che alcune specie di psittacidi hanno in Italia.
Lo scarso favore che alcune specie di pappagalli godono non va certo ricercato in ragioni di ordine estetico, visto che tali uccelli sono tra i più belli del creato.
A mio parere, questi uccelli non sono popolari a causa della assoluta mancanza di armoniosità della loro voce, tanto più che, nella maggior parte delle specie, ci si trova di fronte ad animali che emettono grida laceranti, veramente sgradevoli.
Fatta questa premessa, ritengo, peraltro, doveroso non fare di tutte le erbe un fascio, bensì mi sembra giusto richiamare l'attenzione dell'ornitofilo su quei pappagalli che abbinano alla grazia dell'aspetto la gentilezza... dei modi.
Bourke mutazione rosa
Tra questi, uno dei primi posti va senz'altro attribuito ai Parrocchetti di Bourke, forse i più silenziosi fra tutti gli psittacidi.
Proprio questa loro dote mi ha indotto, l'anno scorso, ad acquistarne una coppia che, sistemata in un ampio gabbione (cm 80x80x1 60 di altezza) in un angolo del mio terrazzo, costituisce motivo di ornamento gradevolissimo.
I Parrocchetti di Bourke(Neophema bourki) hanno una lunghezza di circa 25 cm di cui una decina sono presi dalla coda, piuttosto larga. Il colore del dorso è il bruno e si estende, nella parte superiore, dalla testa all'estremità della coda.
A tale colore, se vogliamo piuttosto monotono e insignificante, sembra che la Natura abbia voluto appositamente ricorrere per maggiormente valorizzare, nel contrasto, la delicatezza delle tinte profuse nella parte inferiore (petto, addome) che si presenta di un tenue rosa pastello con sfumature celesti.
Il dimorfismo sessuale in tali uccelli è minimo: solo una maggiore vivacità e brillantezza dei colori addominali e una lieve soffusione di azzurro sulla fronte (che, però, a volte manca) differenziano il maschio dalla femmina.
I miei Bourke sono uccelli di natura mite, silenziosi e quieti, che passano la maggior parte della giornata appollaiati nelle parti più alte della voliera: soltanto all'u Brunire e alle prime luci del giorno sembrano prendere vivacità svolazzando qua F' `x ed c,nettendo delle strida lievissime, quasi impercettibili: nello svolazzare mettono in mostra tutta la bellezza del loro delicato piumaggio che li rende simili a quelle nuvole lievi che il sole, al tramonto, accende di rosei riflessi.
Alimento i miei Parrocchetti con una miscela composta di miglio bianco, niger, avena sgusciata, scagliola e girasole; inoltre, non faccio mai mancare loro verdura, frutta (mele e pere) e grit.
La riproduzione dei Parrocchetti di Bourke in una voliera delle dimensioni di quella descritta non presenta difficoltà di sorta. I miei pappagalli hanno nidificato, infatti,due volte (ai primi di febbraio e alla fine di aprile) in una cassetta simile a quelle usate per la riproduzione degli Ondulati, di cm 20x20x25 con un foro di cm 4 di diametro, appesa all'interno della voliera e sul cui fondo avevo messo uno strato di terra di castagno ricoperto di segatura. Le uova, bianche e tondeggianti, del tutto simili a quelle degli Ondulati, delle quali appaiono leggermente più grandi, sono state assiduamente covate dalla femmina che, dall'inizio dell'incubazione, non si è più allontanata dal nido ed è stata amorevolmente assistita dal maschio che ha provveduto a nutrirla e a farle, di tanto in tanto, compagnia nell'interno della cassetta.
AI momento della schiusa ho aggiunto alla solita alimentazione del pane spugnato
nell'acqua e ben strizzato, molto gradito al maschio che se ne nutriva abbondantemente al fine di cibare la femmina. I piccoli, alimentati in maniera esemplare dalla madre, sono cresciuti rapidamente (si pensi che all'età di 8 giorni erano già tanto grandi da riempire completamente il cavo della mia mano).
Ho notato, peraltro, che, in contrasto con la rapidità dello sviluppo, i piccoli Bourke sono stati piuttosto tardivi nello svezzamento: infatti, soltanto dopo circa 50 giorni dalla nascita, hanno raggiunto la perfetta indipendenza.
In conclusione, si può quindi affermare che l'allevamento dei Parrocchetti di Bourke è suscettibile di offrire all'ornitofilo notevoli soddisfazioni con un minimo impegno: è quindi auspicabile che la conoscenza e la diffusione di questi deliziosi pappagalli abbiano quell'incremento che senza alcun dubbio detti uccelli meritano.
G.M.
Ottima descrizione di questo particolare Parrocchetto,complimenti all'autore dell'articolo.1--.1--.
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LA LIBERTA' DI FARE QUELLO CHE DICE IL CUORE,SENZA IMPEDIMENTI O COSTRIZIONI E' UNA DELLE PRIORITA' DELLA VITA.
R.A.E. 0018 / A.O.E. SV 615
Complimenti per l'articolo, anche se preferisco sempre gli ancestrali, la mutazione rosa (credo sia opale) è molto appariscente.
Grazie ancora.
Ciao Marco complimento per l'articolo molto interessante,e ben fatto, purtroppo è vero che di questi parrocchetti qui non se ne vedono molti,e a leggere questo articolo viene proprio la voglia di trovarli.Attilio io ho sempre visto di queste mutazione i burcke,come sono gl ancestrali?1--.1--.
AOB-sv 617
Grazie Pierluigi ad dire il vero i rosa sono molto più carini secondo me.Ma costano molto??
AOB-sv 617
Se li trovi da un allevatore il prezzo è abordabilissimo.
Parrocchetti e pappagalli di piccola media taglia
ASSOCIAZIONE ORNITOLOGICA EUROPEA
R.A.E.41
Grazie Matteo delle info,certo io compro solo da allevatori,ne ho già avute esperienze negative acquitando nelle uccellerie per cui ora che sò come funziona preferisco evitare problemi.Ciao Patrizia
AOB-sv 617