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Discussione: Esperienze di alevamento con i Ciuffolotti-D.Masini

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  1. #1
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    Esperienze di alevamento con i Ciuffolotti-D.Masini

    ESPERIENZE CON I CIUFFOLOTTI

    di D. Masini


    Il Ciuffolotto è forse l'uccello più adatto per chi è alle prime esperienze di allevamento e riproduzione con gli uccelli nostrani.
    Di facile allevamento si adatta molto bene a vivere tranquillamente anche in comuni gabbie da cova, non necessita di particolari cure od attenzioni, essendo anche abbastanza rustico e resistente alle comuni malattie soprattutto a quelle intestinali che colpiscono, spesso con esito mortale, i novelli di molte altre specie nostrane (verdoni, cardellini ecc.).



    Occorre solo tenerlo in ambienti non polverosi e non esporlo a correnti d'aria per prevenire disturbi respiratori ai quali va soggetto se non ospitato in locali idonei.

    Una coppia di Ciuffolotti acquistata in ottobre ha buone probabilità di riprodursi già dalla primavera successiva se alimentata ed ospitata adeguatamente.
    I Ciuffolotti nati in gabbia poi si riproducono senza difficoltà anche in gabbie di modeste dimensioni.



    Non sussistono particolari problemi nemmeno per lo svezzamento dei piccoli, poichè una volta che la femmina ha deposto le uova ed iniziato la cova si può stare tranquilli perchè la Ciuffolotta è buona chioccia ed ottima imbeccatrice se dispone di alimenti adeguati: ho avuto nidi con 5 piccoli e non ho mai riscontrato novelli denutriti e scarsamente alimentati.

    Lo scorso anno da una coppia di Ciuffolotti acquistata in gennaio ho ottenuto in 2 covate 7 novelli allevati magnificamente dai genitori.



    La coppia era ospitata in una volieretta di mt. 1,20x1,20x2. Come trattamento precove ho avuto ottimi risultati somministrando rami di biancospino ricoperti di gemme appena schiuse; queste sono ricercatissime dai Ciuffolotti e forniscono loro forti dosi di vitamine che consentono agli uccelli di affrontare il periodo riproduttivo nelle migliori condizioni.
    Verso i primi di maggio la femmina ha iniziato la costruzione del nido sollecitata dal maschio che la corteggiava nel suo caratteristico modo offrendole col becco fili d'erba e sottili rametti.



    Ho notato che per i Ciuffolotti il materiale da costruzione del nido ha molta importanza per stimolare i soggetti alla nidificazione occorre però fornire materiale adatto altrimenti la Ciuffolotta non riesce ad imbottire i cestini; è forse per questo che alcuni sostengono che i ciuffolotti in cattività spesso sono inetti alla preparazione del nido. Io metto a disposizione delle mie coppie sottilissimi rametti lunghi 6 - 8 cm., crine vegetale, radichette, muschio e lanuggini varie; usando questo materiale non sono mai dovuto intervenire ad aiutare la femmina nella sua opera.

    La Ciuffolotta in due covate ha deposto7 uova tutte fecondate dalle quali sono nati 7 novelli tutti felicemente svezzati.
    Determinante ai fini del raggiungimento di una perfetta forma amorosa e di un buon esito dello svezzamento dei nidiacei è senza dubbio una alimentazione adeguata.



    Come base, è sufficiente una normale miscela di semi secchi per uccelli nostrani con aggiunta di semi di girasole; verdura e frutta vanno somministrate in abbondanza e sono indispensabili per mantenere uccelli sani e dai colori brillanti.
    Il Ciuffolotto è particolarmente ghiotto di mela e dei suoi semi che ricerca con avidità.
    Per quanto riguarda l'alimentazione dei nidiacei uso un paltoncino formato per metà da uovo sodo e sfarinati e per metà da paltoncino per insettivori; comunque questo non è sufficiente per lo svezzamento dei novelli, sia perchè abbisognano specialmente nella prima settimana di vita di una alimentazione altamente proteica e facilmente digeribile sia perchè i genitori spesso sono restii ad alimentare i piccoli esclusivamente col pastone.
    E' quindi opportuno somministrare prede vive: vanno benissimo le tarme della farina che i ciuffolotti sbucciano abilmente lasciando cadere la resistente pellicola esterna; comunque, si possono usare anche altri insetti, una volta sono riuscito a svezzare una nidiata di ciuffolotti quasi esclusivamente con piccole lumache che trovavo numerosissime in un campo vicino e che somministravo dopo averne schiacciato il guscio con una pietra.



    Ho anche esperimentato un altro sistema molto valido per procurare buone dosi di insetti senza difficoltà. Si tratta, come ho già accennato in un altro articolo apparso sul numero 6/76 del M.d.U., di una trappola per insetti usata in agricoltura; essa è formata da un cilindro di materiale plastico contenente uno speciale liquido che ha il potere di attrarre una grande varietà di insetti (moscerini farfalle ecc.), esso è chiuso da un lato e dall'altro presenta una specie di imbuto rovesciato che permette l'ingresso agli insetti che però poi non riescono più ad uscire.
    E' sufficiente chiudere questo ingresso con una sottilissima rete o con un velo di stoffa affinchè gli insetti attratti dall'odore restino a vagare attorno al cilindro cercandone l'ingresso; saranno cosa facile preda per i ciuffolotti.
    Con questo sistema non si può certo pretendere di aver risolto il problema delle prede vive, ma, se la voliera è situata in un parco o giardino ricco di insetti si possono risparmiare notevoli quantità di tarme della farina.
    Altra componente importante nell'alimentazione dei giovani Ciuffolotti è la verdura; le mie coppie nutrono i novelli, dall'eta di 4-5 giorni, fino allo svezzamento, con grandi quantità di piante spontanee soprattutto con semi immaturi di Romice (Rumex Crispus), Piantaggine, e con foglie ed infiorescenze di Dente di Leone e Centocchio.
    Come si può vedere da queste brevi note non esistono grossi problemi o difficoltà per ottenere la riproduzione in cattività del Ciuffolotto, che di tutti i nostrani è quello che, assieme al Verdone, forse più rapidamente si adatta a riprodursi in gabbia come un comune Canarino e che al Canarino non ha nulla da invidiare, nè in fatto di docilità nè in fatto di fecondità ed amore per la prole.

    D.Masini

  2. #2
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    Grande Marco+++[[[é troppo interessante quello che ci hai illustrato e avvicinerá molti di noi a questa bellissima specie GRAZIE GRAZIE GRAZIE[[[]]]AVANTITUTTAOE((((o((((o((((o

  3. #3
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    Grazie Marco!
    Veramente un bell'articolo. Ho un debole per i ciuffolotti e chissà che prima o poi..

    LINDA CRIPPA - F.E.O. r.a.e. 0007 - A.O.B. SV077 - TESSERA AIAP 003
    http://www.feo-italia.it/
    http://www.facebook.com/home.php?#!/...group_activity

  4. #4
    Cristiano Ferrari
    Guest

    Sono dei piumosi incredibili,intriganti,insomma.....prima o poi...[[[]]]

  5. #5
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    Buongiorno a Tutti,
    rimango sorpreso nel constatare che a distanza di giorni, nessuno abbia fatto commenti su questo articolo.

    Ma come si fa' a dire o consigliare il ciuffolotto a chi inizia?
    Come si fa a dire che il ciuffolotto vive bene in comuni gabbie da cova?
    e inoltre, udite udite: non bisogna esporlo alle correnti? I miei in inverno sono esposti ai venti di tramontana senza protezione,
    e chi abita sul mare, sa quanto e' fredda la tramontana. Tra l'altro all'alba, dopo essersi inzuppati d'acqua (semighiacciata),
    tranquillamente si espongono ai venti per asciugarsi.
    Se alimentato male, i problemi intestinali ci sono e come se ci sono.
    Aggiungo: i risultati di diverse coppie, che confermo, allevano e covano come descritto, (anzi, dico che sette ciuffolotti in una stagione riproduttiva da una coppia ben affiatata, sono anche pochi, potremmo parlare tranquillamente
    del doppio), non si possono paragonare all'allevamento in generale di questo fringillide.
    Carissimo autore, non me ne voglia, sicuramente potremmo essere d'accordo sul discorso alimentazione, ma no sul resto.
    Gradirei che qualcun altro esponesse le sue opinioni in merito a quanto scritto.
    Mi piacerebbe sapere come la pensa a riguardo Marco Novelli.
    Ciao Marco, ma sono io ad essere impedito o sei d'accordo con me?
    Saluti
    [SIGPIC][/SIGPIC]

  6. #6
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    Caio,
    credo che il problema stia nel fatto che questo articolo è stato scritto circa una trentina di anni fa, un'epoca ancora "pionieristica" riguardo l'allevamento degli indigeni. Spesso gli autori si basavano sul "sentito dire", non su esperienze maturate direttamente. I dati che avevano a disposizione erano molto scarsi, frammentari e raffazzonati. Converrebbe, secondo me, in calce a ciascuno di questi articoli, scrivere la data della sua prima pubblicazione e il nome della rivista da cui è tratto.
    Saluti
    UVA UVAM VIDENDO VARIA FIT

    http://columbiformes.forum-attivo.com/

  7. #7
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    Rovereto (TN)
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    Se fosse vero non li alleverebbe nessuno!! Leggenda metropolitana.....
    Alessio Pedrotti

    Il mio sito: http://cardellinieciuffolotti.jimdo.com/


  8. #8
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    Alfiero io li allevo a milano città in locale esposto a sud, piena estate fino a 35 gradi, ho soggetti con mio anello da 2 anni e riesco,grazie fortuna , anche a ibridarli. L'iniezione che tu dici è x uno stato patologico che a detta di un veterinario non blocca la deposizione. ma su questo non ho esperienza diretta. Comunque alessio ha ragione. mario

  9. #9
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    grazie Mario mi tranquillizzi allora dici che posso provare anchio? possiedo delle voliere che mi sono fatto io di 2x2x1 forse tutto sta nel trovare buoni riproduttori volevo comprarli a Reggio Emilia ma non mi sono fidato
    scusa su rompo ancora volevo chiedere una cosa le uova bisogna cambiarle come nei canarini? il nido va schermato?grazie non so niente dei ciuffolotti sto girando per l forum cercando di imparare qualche cosa fremo dalla voglia di buttarmi in questa esperienza ancora grazie a tutti quelli mi vogliono aiutare
    un saluto Alfiero

  10. #10
    Junior Member
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    La bandiera di baffoso


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    vigliano
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    grazie mario ti chiamo volentieri se mi mandi un mp con il numero e so non ti distubo ciao
    alfiero.giletti @virgilio.it

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