Appunti per i Novizi su erbe ortaggi e frutta

[marco cotti]

Ribes nero (nigrum) e rosso (rubrum)

Arbusto spontaneo nordico introdotto in Italia verso il 1500, coltivato soprattutto il nero per le sue bacche polpose simili ad acini d'uva, di sapore gradevole, gustosi, rinfrescanti, ricchi di acido citrico e malico (dall'1,8-2,6°i°), zuccheri (glucosio e levulosio pari al 9%), pectina, pigmenti polifenolici e molta vitamina C.

DIETETICAMENTE INTERESSANTI

Consumato in particolare sottoforma di marmellata, gelatina, sciroppo e liquore, il ribes nero è elemento dietetico interessante in quanto è stimolante dell'appetito, leggermente lassativo e diuretico, antisccrbutico e rilassante della fatica e delle tensioni per la sua ricchezza in vitamina C.
Assieme a quelli del mirtillo i suoi estratti, tra i più ricchi di pigmenti antocianici, ci preservano dalla malattie vascolari, rafforzano le pareti dei vasi sanguigni e migliorano la vista.

IN MEDICINA POPOLARE

In medicina popolare le foglie, in infuso ed estratto, vengono usate contro i reumatismi e come rimedio antigottoso, diuretico e sudorifero. Nella pagina inferiore le foglie fresche hanno molte ghiandole che, se stropicciate sulla pelle punta da insetti, danno sollievo ed emanano odore caratteristico.
Contenuti e caratteristiche del ribes rosso sono gli stessi, anche se meno accentuati. Frutti e marmellate sono indicati contro stitichezza e infiammazioni intestinali, e come rinfrescanti e lassativi sono consigliati anche i frutti immaturi, quindi ancora acerbi, dell' uva spina (Ribes grossularia).
Ricaviamo da «Le erbe nostre amiche» (ed. Ferni - Ginevra) la ricetta di un gradevole digestivo al ribes nero: mescolare il succo fresco di 1,200 kg. di frutti freschi a quello di una manciata di lamponi con 1 litro di acquavite a 18°aggiungendo la 1/2 del peso della mistura di zucchero e aromatizzando con cannella e chiodi di garofano. Vi risparmiamo una vecchia ricetta di ratafià dell'inglese Roques, perché troppo complessa.

BENEFICI E GRADITI AGLI UCCELLI

Bacche polpose nere o rosse, gradevoli e gustose sono sicuramente mangiate con avidità da molti uccelli che per vivere in spazio ristretto e fare poco moto, si gioverebbero sicuramente delle loro infinite proprietà. Hanno, infatti, azione fenefica su fegato e milza di cui spesso gli uccelli soffrono, prevengono ed operano contro artrite e gotta conseguenza del troppo cibo e poco movimento, regolano l'intestino eliminando diarree e stiptsi per disordini alimentari, rinfrescano il sangue e l'arricchiscono per i molti sali che contengono (potassio, sodio, magnesio, calcio, fosforo, cloro e ferro), li distendono dalle tensioni e ne rafforzano il sistema nervoso per le vitamine A e Bi, oltre la C citata, che possiedono. Quindi, amici allevatori, se avete nell'orto Ribes nero o rosso e Uva spina o avete la possibilità di procurarvela a basso prezzo, somministrateli senza timore ai vostri uccelli.

[marco cotti]

APPUNTI SU ERBE, ORTAGGI E FRUTTA
La Piantaggine
(Plantago lauceolata e major)

Le proprietà terapeutiche della piantaggine, sia dei semi che delle foglie, sono di notevole efficacia e la pianta può essere utilmente impiegata in canaricoltura.
Le foglie fresche masticate, sono efficaci nei dolori dentari; pestate ed applicate come cataplasmi aiutano a cicatrizzare ferite e piaghi e attenuano il fastidio provocato dalle punture di api e zanzare.
Bollite in acqua (30-60 gr. in t litro) si ottiene un decotto che bevuto nella giornata guarisce enteriti e diarree. L'infuso però può essere preparato anche con foglie secche.
I semi, ricchi di mucillagine sono rinfrescanti ed emollienti. Macerati in acqua sono ottimi decongestionanti delle infiammazioni dell'apparato digerente. Tutti i preparati hanno buona efficacia contro le infiammazioni della gola e delle vie respiratorie. Gli ornicoltori oltre che fare largo impiego dei semi (sono disponibili fino al tardo autunno - che è il momento più propizio per raccoglierli - e possono essere conservati durante tutto l'inverno) possono impiegare le foglie tenere come verdura, le più fatte e quelle secche per farne decotti e infusi da somministrare come bevanda agli uccelli allevati a qualunque specie e razza appartengano.
Dal trattamento trarranno maggiori benefici i soggetti afflitti da infiammazioni intestinali croniche, da disturbi respiratori (asma, acariasi, tracheiti, sinusiti, còrizze, etc.) ma soprattutto i cantori, ad iniziare dagli Harz ai Malinois, che senza una gola sana e fresca non raggiungono l'apice della forma migliore e non esprimono nelle prestazioni canore tutte le loro possibilità genetiche. I semi, somministrati durante la muta, favoriscono l'emissione di un piumaggio attillato e brillante.

Paola Lanzara («Guida alle piante medicinali» - Mondadori) scrive:
«Gli estratti di Plantago lanceolata hanno dimostrato azione anato
lica e ricostituente nella crescita, e pare abbiano azione antibiotica».
bifronte a tante virtù e qualità, alla quasi ingordigia con cui tutti i granivori divorano le spighe sia della «lanceolata» che dalla «major» dalla loro formazione (verdi) alla maturità (brune), è un peccato che la piantaggine sia quasi sconosciuta tra gli amatori, pochissimo impiegata e non impiegata sufficientemente e in tempo potendo risolvere molte situazioni in allevamento senza ricorrere ai medicinali più costosi e di più aleatoria utilità.



plantago launceolata



Plantago major

[Marco Italia]

complimenti Marco!!questi articoli sono belli ed interessanti!!continua così

[roberto ghidini]

Belli e interessanti,complimenti Marco +++[[[

[Lucy]

Grazie Marco,io la ringrazio tantissimo degli articoli che scrive ,perche' sono interessanti e aiutano molto quelli che come me pur avendo una marea di libri non hanno le risposte desiderate. Continui cosi' che avra' sempre ,oltre ai suoi affezionati lettori ,una lettrice dalla Germania che la segue con interesse. Saluti.

[Lucy]

Buonasera Marco,ho letto l'articolo sul Ribes e come gia' faccio ne do un po' anche ai miei canarini. Ho una grande pianta di ribes vicino alla voliera e finora ho sempre evitato che i rami si avvicinassero troppo. Sarebbe nocivo se gli uccelli mangiassero le foglie ? E che foglie di alberi da frutto sono nocive e quali invece farebbero bene , se ce ne sono? Grazie.

[marco cotti]

ciao scusa il ritardo nel risponderti, non ho visto il tuo post subito
E' un discorso ampio che andrò ad affrontare raccogliendo dati e articoli così da poterti risponderti con dati e documentazione

devi solo avere un pò di pazienza

salutoni

[roberto ghidini]

Ciao Lucy,potenzialmente ci sono diverse piante tossiche, vedi l acacia, i prunus,l edera ecc,comunque non credo che sia stato provato scientificamente sugli uccelli.Sia in natura che in cattività mi è capitato di vedere uccelli che si cibano di queste piante senza aver avuto problemi,comunque io andrei sul sicuro al posto delle foglie darei del tarassaco o della cicoria.
Per quello che riguarda il ribes se c è qualche foglia non dovresti avere problemi,tra l altro ho letto da qualche parte che il ribes è una delle poche piante a possedere minime quantità di vitamina D ::-°°-

[john fernandez]

Ti assicuro Marco, che questa informazione non e' solo utile ai novizi ma a tutti. Si impara sempre , si aggiunge sempre alla propria cultura. Grazie

[andiok]

grazie Marco. molto utile