Ma è un animale bellissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dove le prendi queste foto Marco???
A caccia di ricordi
Lo Zigolo dal ciuffo Melophus lathami (J.E. Gray ) 1831.
di Alamanno Capecchi
Ho sempre avuto l’abitudine di annotare con poche parole le prime impressioni su specie da poco acquistate. In una vecchia agenda del 1988, sfogliata tempo fa in cerca di spunti per un nuovo articolo, lessi, alla data 5 aprile 1988: “La vigilia di Pasqua ho preso da A… i seguenti uccelli”.
“ Un Usignolo del Giappone maschio con la testa quasi completamente gialla.
Una coppia di Carpodacus erythrinus. (Strapazzoni)
Due Pycnonotus cafer. Robusti e poco forastici.
Tre Pycnonotus sinensis. Più piccoli e più foratici dei cafer.
Due Melophus lathami ( maschio e femmina). Non eccessivamente foratici anche da vicino. Calmi a due – tre metri di distanza dalla gabbia. Mangiano scagliola e una gran quantità di larve di Tenebrio molitor. Molto magri, specialmente la femmina che ha anche difficoltà a stare sul posatoio”
Ecco una specie rara in cattività che merita qualche parola in più, pensai.
Il Melophus lathami: Crested Bunting in inglese e Zigolo ciuffato in italiano è specie monotipica ed è l’unico Emberizidae presente nella zona subtropicale e tropicale del continente asiatico. Il termine unico ricorre più volte nella sua descrizione.
Unico rappresentante del genere Melophus, unico Emberizidae con il ciuffo veramente pronunciato.
Questa la sua distribuzione.
Melophus lathami
Pakistan to S China, Indocina
Lo Zigolo dal ciuffo è un uccellino di piacevole aspetto e dalla gradevole livrea.
Il maschio ha la coda e le ali castane, il resto del corpo nero lucente. Il capo è
sormontato da un bel ciuffo a punta. Nel periodo invernale il colore nero è più opaco e in alcune parti del corpo tende al marrone. La femmina è grigia con leggere striature. Le penne delle ali e la coda sono marginate di castano. Il ciuffo è ben sviluppato ma più breve di quello del maschio. L.T. 15 – 15,5 cm.
E’ erratico e distribuito in modo non uniforme in tutto il suo territorio. Predilige le radure ricoperte d’erba che si aprono tra le piante della foresta. Si sposta a piccoli gruppi alla ricerca di semi e d’insetti. Nidifica sul terreno tra le erbe, deponendo 3-4 uova, grigio-verdi pallido, macchiate di bruno
Vita in cattività.
Se alcuni dati sulla vita in Natura del Melophus lathami si possono trovare nelle
sintetiche notizie riportate dalle guide di campo, non conosco libri d’ornicoltura che affrontano l’argomento, salvo brevi cenni da parte del Cristina e dell’Orlando.
Questo ultimo così scrive: “Ho conosciuto questo zigolo dalle tavole a colori di
classici trattati sugli uccelli asiatici, poiché non viene segnalato dagli Autori che ci parlano dell'allevamento di specie esotiche, mentre molto attraenti sono le sue caratteristiche di colore e di forma.
Una sola volta questa specie è stata da me riscontrata in un listino di un
commerciante inglese al prezzo di cinque sterline.
Pertanto deve considerarsi raro in cattività, perché importato eccezionalmente.
Per abitudini rimando il lettore ai generi similari, mentre ritengo che la
riproduzione non sia stata mai ottenuta, almeno in Europa”.
Esperienza personale.
Purtroppo sull’esperienza personale, con questa specie, ho ben poco da dire. Veduto che le condizioni fisiche dei miei Melophus erano tuttaltro che buone, presi le due gabbie infermiere che tenevo sempre pronte: in una misi il maschio e nell’altra la femmina e somministrai un coccidiostatico seguendo le indicazioni della casa produttrice. Il medicinale ebbe l’effetto sperato e dopo un mese erano nuovamente nella loro gabbia, vispi, in carne, completamente rimessi.
In giugno li liberai in voliera con gli altri uccelli. Si ambientarono subito. Passavano le giornate ad ispezionare con cura il fondo tra le erbe e le foglie nella ricerca di semi e d’insetti.
Non vi fu alcun tentativo di costruire il nido. Alla fine d’ottobre li trasferii in un’
elegante volieretta da salotto. Con il passare del tempo divennero sempre più
domestici comportandosi quasi come una tranquilla coppia di Canarini. C’era però una regola ben precisa da rispettare. Evitare in modo assoluto di fare movimenti bruschi vicino alla gabbia, per non correre il rischio di vedere all’improvviso un gran sbattere d’ali contro le pareti e penne e piume volare per la stanza.
Bibliografia.
R. Howard and A. Moore, 1991 – A complete Checklist of the birds of the World – Academic
Press, London
B. King, M. Woodcock, E. C. Dickinson, 1984 – Birds of South-East Asia – Collins, London
Salim Ali, 1986 – Field guide to the birds of the Eastern Himalayas – Oxford University Press.
R. M. De Schauensee, 1989 – The birds of China - Oxford University Press.
P. Cristina, 1969 – Uccelli da gabbia e voliera di tutto il mondo - U. Hoepli, Milano.
V. Orlando, 1959 – Uccelli esotici – Edizioni Encia, Udine.
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Alamanno Capecchi
nato a Pontedera (PI) il 25 settembre 1927.
Laureato in farmacia. Zoofilo. Ornitologo dilettante.
Menbro della Società Italiana di Scienze Naturali (Milano)
Rappresentante nazionale C.R.O. ( Commission de ricerche ornithologique) della C.O.M.
Autore di circa trecento articoli pubblicati da riviste italiane ed estere (Avifauna, Uccelli, Italia Ornitologica, Atualidades Ornitologicas, O Paporrubio
Ma è un animale bellissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!
Dove le prendi queste foto Marco???
Fioravante Prontera - R.A.E 0017
Bell' articolo.Ghjdo l' articolo lo ha postato Marco, non il Dott. Capecchi....Dubito che possa rispondere alla tua domanda...
SV189
Ho risposto con un messaggio privato.
Alamanno
Alamanno Capecchi
Dott. Capecchi, se non è già fatto, non è che pensi di riunire tutti questi bei racconti e farne un bel libro...cosi per l anno prossimo so cosa chiedere a babbo natale
Ah non sapevo fosse un utente del forum :D
SV189