E' ormai noto che rimane solo un gruppetto sparuto di persone anti agi solo in Italia, in tutto il mondo dalle Americhe al Brasile e finanche in Corea, per non parlare dell'Europa tutta, giudici e appassionati, impazziscono per il nostro agi, per rendercene conto basta stare qualche oretta nella mostra di Reggio.
Solo qui grazie a Giuseppe e a chi lo monta, si sentono delle idiozie che ricoprono di vergogna la nostra ornitologia, eppure siamo i piu' grandi allevatori di arricciati al mondo.
Il guaio e' che a volte si parla senza conoscere il significato delle cose, tipo quando leggo, anche nell'ultimo attacco su uccelli, che l'agi e' l'evoluzione del parigino.
A volte, c'e' gente che parla tanto per far rumore, per far si che la gente si accorga della sua presenza altrimenti passata inosservata, la verita' e lo dico per l'ultima volta e' che il parigino incrociato con le razze inglesi ha generato altre caratteristiche che non sono elencate nello standard del parigino e che non possono essere elencate, in quanto nel parigino sono da sempre ritenute difetti.
Ma e' mai possibile che qualcuno e' cosi' duro da non capire cose cosi' elementari?
Che lo standard del parigino e' vecchio e decrepito sono cavoli dei Francesi, che penna graffiante vada a togliere l'anima ai cugini Francesi, senza farci il pieno di eresie, la cosa poi piu' sconcertante e' che certe cose vengono anche pubblicate, gia' basta riempire pagine.
Ma visto che sono magnanimo e' che voglio dare per buono anche il fatto che l'agi e' l'voluzione del parigino " affermazione da censura e da squalifica a vita"
penna graffiante non sa che nel colore ad esempio, tante nuove razze, tanto per citarne una il colbalto e' nata da un evoluzione, si e' presentata una mutazione e' hanno fatto una nuova razza e potrei citarne decine, mica hanno rivisto lo standard di questo o quel canarino.
Ma l'ignoranza " ornitologicamente parlando" non ha limiti, e quanto piu' si e' ignoranti piu' si insiste, specie su argomenti che si conoscono per il solo sentito dire, sicuramente altre persone " poche" la pensano uguale, ma si guardano bene ad esternarlo sapendo della figuraccia che potrebbero rimediare.
Mi ero ripromesso di non tornare piu' sull'argomento, ma da ieri avevo un peso sullo stomaco e dovevo sfogarmi.
Chiedo scusa ai lettori, per la durezza del mio scritto, e chiedo scusa anche a Giuseppe per il tono che ho usato, ma arrivati a questo punto era inevitabile.
Spero comunque che Giuseppe abbia capito che non ho nulla di personale verso la sua persona, lo stesso non potrebbe dire lui nei confronti dell'agi.
Saluti.