Tutto si puo' dire dgli Italiani meno che manchino di inventiva e del buon gusto.
Come per la moda, la pittura e tante altre cose, anche per gli arricciati gli Italiani si sono distinti raggiungendo il vertice della scala mondiale.
Tutti sappiamo che il Parigino ha origine in Francia per poi arrivare in Italia, terra dove ha vissuto i suoi momenti di maggiore splendore.
Infatti bravi allevatori Italiani selezionando quello che arrivava dalla Francia perfeziono' questo fantastico canarino rendendolo sempre piu' armonico ed elegante cosa che invece " non me ne vogliano gli amici allevatori francesi" non seppero fare nella terra d'origine creatore della razza.
Invero questa non e' una novita', stesso discorso si potrebbe fare anche per l'arricciato del nord, in quanto i migliori pezzi ed allevatori si trovano propio in Italia, e nonostante gli Europei e non solo, ogni anno acquistano centinaia di pezzi dall'Italia non riescono mai a tenerci testa, a mio giudizio perche' manca propio la creativita' per allevare gli arricciati e soprattutto manca la tradizione della selezione del bello.
Gli allevatori Italiani ad un certo punto cercarono di superarsi, non contenti di quello che gia' avevano, non so chi, ebbe la grande idea di meticciare questi stupendi arricciati con le razze inglesi, principalmente con dei crest, canarini che presenta buona taglia e soprattutto teste grosse.
L'intuito fu eccezionale in quanto i crest presentano un piumaggio che sposa bene con quello dei Parigini, soprattutto perche' molti soggetti hanno caratteristiche che io definisco con termine inesatto " non tecnico" a penna largha e morbida e molti presentano, grazie alla qualita' del loro piumaggio un ciuffo piangente.
Ma per tutte le cose ci sono i pro e i contro, cosi' insieme a tanti pregi andarono a fissarsi anche le tare negative tipo lumps e cecita', ma a volte c'e' sempre un prezzo da pagare.
La prole attenuta da questi meticciamenti fu riaccoppiata con Parigini di buona fattura e cosi' in qualche anno di felice selezione si incominciarono a vedere i primi canarini di gossa taglia con testoni belli grandi.
L'innesto del piumaggio del crest inevitabilmente altero' quello del parigino specie nel movimento della testa e il ciuffo del crest a contatto con la testa mossa del parigino diede alla luce il primo cappuccio, che secondo il mio modesto parere altro non e' che on ciuffo rivoltato in avanti.
I piu' esperti possono corregermi se sbaglio ma gia' una trentina di anni fa si potevano ammirare i primi canarini aventi un gran testone e con le piume a mo di casco.
Mi ricordo che la gente impazziva alla vista di questi soggetti, anche perche' all'inizio non erano tanti, anzi erano mosche bianche, ma piacevano talmente che chi ne era in possesso avrebbe fatto carte false per allevarne degli altri.
Intanto inevitabilmente anche le spalline e jabot avevano avuto una metamorfosi, si distaccavano dallo standard del parigino, allora ci furono due scuole di pensiero, chi scarto' questi soggetti in quanto portatori di gravi difetti per il parigino, chi se li tenne ben stretti per selezionarli.
Erano i primi passi di una razza nuova, era l'Agi che si apprestava a porsi all'attenzione degli addetti ai lavori.
Dopo anni di convivenza tra le due razze i giudici incominciarono ad accorgersi che a volte vincevano parigini di mole eccezionale ma che poco avevano come riscontro dello standard, erano i primi sintomi che la convivenza non era piu' possibile.
Si chiese aiuto alla Francia, pregando la federazione Francese di rivedere lo standard, l'unica che potesse forlo in quanto detentrice di quest'ultimo, ma i Francesi col timore che il loro canarino potesse scomparire rispose picche.
In sostanza la risposta fu" avete creato un altro canarino che nulla ha del nostro parigino, allora chiamatelo come volte magari gigante Italiano e buonanotte.
Arrivati a quel punto l'unica starda per salvare questo canarino e' chiderne il riconoscimento, quindi un gruppo di allevatori di valore con grande tenacia intraprese una lunga lotta, che arriva fino ai giorni nostri e che tutti conosciamo.
Chiedo scusa se non sono stato chiaro e se il mio scritto magari troppo macchinoso ha annoiato chi legge e inoltre chiedo scusa per la forma sicuramente non da scrittore provetto.
Aggiungo soltanto che non mi spiego come mai dopo tanti anni e conoscendo come si sono svolti i fatti c'e' ancora chi sostiene il contrario, ma ben guardandosi ad entrare nello specifico.
Saluti.