Che io sappia non da ibridi fertili con nessun altro fringillide, naturalmente da meticci fertili con gli altri verdoni,nei quali si stà traslando qualche mutazione dal "chloris" ::-°°-
Salve a tutti, volevo chiedere a tutti gli esperti di ibridologia se è possibile ottenere ibridi fertili accoppiando il verdone con altri fringillidi o con la canarina. Inoltre, in ibridazione cosa conviene usare il maschio o la femmina ai fini di una probabile fertilità dei neo nati?
PS: Alcuni sostengono che i verdoni mutati discendono dall'accoppiamento dei canarini maschi con le verdone ancestrali femmine. Sono un pò scettico riguardo l'ottenimento di alcune mutazioni e perciò lascio la parola agli esperti ibridatori. A presto.
Antonino
Honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere. (Eneo Domizio Ulpiano)
Vivere con onestà, non danneggiare gli altri, dare a ciascuno il suo.
Gli ibridi fra le diverse specie di Verdone ( Eurasiatico, Cinese, Testa nera, Himalayano e Vietnamita) non sono dei meticci, bensì veri e propri ibridi interspecifici ed in questo caso anche intragenerici.
Un meticcio ,detto volgarmente anche "********" è il frutto dell'incrocio di due individui di sottospecie ( razze geografiche) o di razze domestiche diverse ma appartenenti alla medesima specie. Ad esempio un ipotetico accoppiamento tra un Carduelis chloris chloris ed un Carduelis chloris aurantiiventris darebbe origine ad un meticcio. Un meticcio sarebbe anche il risultato di un incrocio tra un Canarino di razza Norwich ed uno di razza Spagnola.
Da quello che ho capito quindi, solo accoppiando i verdoni di razza diversi si ottengono meticci/ibridi fertili. Quindi le mutazioni nel verdone si sono traslate solo attraverso l'accoppiamento con soggetti della stessa sottospecie. Dunque, anche per il verdone si può arrivare alla stessa conclusione che si è giunti per il cardellino, ovvero: " Se accoppiati con specie diverse generano solo ed esclusivamente prole sterile". A questo riguardo credo che l'unico modo per poter allevare alcune specie di soggetti appartenenti alla fauna autoctona sia l'accoppiamento in purezza degli stessi.
Antonino
Honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere. (Eneo Domizio Ulpiano)
Vivere con onestà, non danneggiare gli altri, dare a ciascuno il suo.
Come il fringuello x peppola o lucherino x lucherino barbato o lucherino tn x lucherino pn ecc sono considerati meticci e quindi ingiudicabili ::-°°-Gli ibridi fra le diverse specie di Verdone ( Eurasiatico, Cinese, Testa nera, Himalayano e Vietnamita) non sono dei meticci, bensì veri e propri ibridi interspecifici ed in questo caso anche intragenerici.
No, non è così. I meticci sono sempre fertili( o così dovrebbe essere) ma anche gli ibridi interspecifici possono esserlo, dipende dal grado di affinità tra le due specie. Nel caso delle succitate specie di Verdone, pare che esse siano tutte interfeconde tra loro. Anche se non so quanti dati si abbiano ad esempio sul grado di fecondità dei reincroci ,ad esempio, di Verdone eurasiatico x Verdone del Vietnam o di Verdone dell'Himalaya x Verdone di Cina.
Non sono io a dirlo ,ma le direttive IEI,portali in mostra poi vedi.
Il tuo ragionamento è basato esclusivamente sul nome latino dato secoli fà,senza contare i molti errori di classificazione,se per fortuna qualcuno cerca di fare chiarezza,chiamando il venturone "carduelis citrinella" o considerando gli ibridi di spinus meticci,per mio parere non c è che da appoggiarlo.
Buonasera a tutti,
ringrazio sia Roberto Ghidini sia il conterraneo Amblynura per aver accresciuto, attraverso questa discussione sulla fertilità degli ibridi di verdone, il mio bagaglio culturale su una specie da me tanto amata. Dalle esaurienti risposte di entrambi ho avuto modo di capire come l'ibridologia sia un campo ancora tutto da scoprire ed in piena evoluzione dove filoni di pensiero divergenti spesso si scontrano per il buon conseguimento di preziosi risultati.. che spesso solo dopo anni di duro lavoro si è in grado di raggiungere. Un caro saluto.
Antonino
Honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere. (Eneo Domizio Ulpiano)
Vivere con onestà, non danneggiare gli altri, dare a ciascuno il suo.