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Discussione: La fama di pesci killer dei piranha è del tutto immeritata

  1. #1
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    La fama di pesci killer dei piranha è del tutto immeritata

    La fama di pesci killer dei piranha è del tutto immeritata
    di Oscar Grazioli
    31 agosto 2009.
    Come quasi tutti avrete letto sulla stampa nazionale, e sui media in generale, a Guastalla, paesone vicino a Gualtieri più famoso perché vi ha trascorso la sua vita Ligabue (il pittore non il rocker) un pescatore, abituale frequentatore del Po, ha pescato un piranha. In realtà, visto che Guastalla è in provincia di Reggio Emilia (la mia città) ho potuto seguire approfonditamente la notizia sulla stampa locale e quel Piranha non era il vero Serrasalmo, ma un Caracide famiglia cui appartiene il celeberrimo pesce killer.
    Ma fa niente.A proposito di pesci killer va detto che i piranha, abitanti dei fiumi caldi dell’America meridionale, hanno una fama del tutto immeritata e molte sono le consuete leggende metropolitane che li hanno accompagnati nel tempo.
    Mai questi pesci, che notoriamente vivono e predano in branchi, hanno attaccato uomini o animali sani. In realtà sono degli efficienti divoratori di carcasse e son attirati dal sangue di animali feriti: solo allora scatenano la loro dentatura possente riducendo a scheletri in breve tempo bestie di vari quintali di peso.
    C’è una popolazione indigena di origini indiane dell’Orinoco che ha, per costume, di seppellire i morti solo se sono scheletri.Essi immergono dunque i defunti nelle acque del fiume assieme a del sangue e dopo, pochi minuti, ne ritirano un corpo perfettamente ridotto a scheletro dalle bocche fameliche di tali pesci. Ora, da dove veniva questo singolare pesce catturato nelle placide acque del Po?
    Certamente sfuggito o fatto fuggire dall’acquario di qualche appassionato. E qui si pone, ancora una volta, il problema dell’introduzione dolosa o voluta di specie non autoctone del nostro paese o di regioni in cui certi animali non hanno mai vissuto se non millenni fa.
    Ormai, con le stagioni mediamente caldissime, rispetto a solo 30 anni fa, sopravvivono dove un tempo sarebbero morte le specie più inusuali. Dagli enormi pesci Siluri balcanici che razziano i pesci nostri indigeni, all’introduzione da parte dei cacciatori della mnilepre in Piemonte (che fece ingenti danni al patrimonio arboricolo), dalle scriteriate introduzioni di orsi sul confine di nazioni che li vedono tanto di buon occhio da impallinarli appena individuati, dagli scoiattoli grigi che stanno decimando la popolazione dei rossi “nostrani”, alle cozze gigantesche che si vedono nei fossi, alle nutrie che bucano le ripe dei fiumi con conseguenze disastrose, il nostro paese è ormai in balia di “immigrati” senza permesso di soggiorno di cui tutti se ne fregano.
    Nella mia città nidificano in pieno centro storico pappagalli africani sfuggiti a un allevatore di animali esotici che abita in periferia. Sono peggio dei corvidi nel distruggere nidi e nidiacei di passeri (non se ne vede più uno!), cardellini, pettirossi ecc. sarebbe ora di prendere seriamente in mano una situazione che sta sbilanciando tutto il regno animale italiano. Ci penseremo a babbo morto, more solito.


  2. #2
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    Interessante articolo, a parte la discutibile affermazione che i pappagalli fuggiti e ambientatisi siano più dannosi dei corvidi nel distruggere nidi e piccoli di passeri, pettirsossi ecc. ecc. (?!?)

    "Nella mia città nidificano in pieno centro storico pappagalli africani sfuggiti a un allevatore di animali esotici che abita in periferia. Sono peggio dei corvidi nel distruggere nidi e nidiacei di passeri (non se ne vede più uno!), cardellini, pettirossi ecc."

    Sarebbe interessante sapere da quali fonti ha ricavato questa notizia...
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  3. #3
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    .....continua

    Da quando è stato aperto il canale di Suez, sono arrivati pesci che si ibridano a volte con i nostri, purtroppo con la tropicalizzazione del bacino mediterraneo, sono arrivati anche specie di carangidi famelici che stanno divorando l'intera fauna marina. Piccolo esempio, il famigerato pesce serra, fino a dieci anni fà, non si conosceva, oggi lo si vede dappertutto a dilaniare prede....

    Sono incuriosito dalla notizia che ci sono pappagalli che nidificano nei centri storici. Anni fa, uscì qui da noi nel giornale locale, una foto di parrocchetti dal collare, scattata da una signora che puntualmente ogni mattina, vedeva questo branchetto di 8/9 soggetti che si nutrivano delle bacche delle sue palme, la signora giurava di non aver visto nessun anello e addirittura appena muoveva la testa, sfrecciavano lontano come avere una terribilissima paura dell'uomo, cosa che fa pensare....
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
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  4. #4
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    Pappagalli che mangiano passeri? Non mi risulta al massimo qui a Roma i collari scacciani i piccioni dalle Mura Aureliane e dall'Acquedotto Romano per occuparne i buchi dove nidificare. Rappresentano un problema ed i monaci ancora di più per via della loro presenza sempre più numerosa

  5. #5
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    articolo

    proverò a trovare il contatto del giornalista Oscar graziole per richiedere la fonte delle sue affermazioni
    riposto solo per dovere di cronaca, questo passaggio dal forum Inseparabile.it
    scritto da Nadia che linka anche due url

    http://www.associazioneitalianarecup...ions.asp?id=19
    http://www.associazioneitalianarecup...catID=2&page=1


    "Ho letto le componenti di pellettati ed estrusi e non ho visto contemplata la presenza di carne, ma conosco il tempo di digestione necessario per la carne e conosco il tempo di digestione dei pappagalli ed il loro gastro-enterico.

    So che esiste una specie, come i Kea, in grado di predare i nidi di altri uccelli e spolpare il pulcino nel nido in condizioni climatiche particolari.
    Sono stati visti pappagalli predare il nido di altri uccelli in un ambiente che non appartiene loro in stretta necessità di alimenti e mangiarne le uova.

    Personalmente, e resta un'opinione come un'altra, credo che un pappagallo possa mangiare la carne ogni tanto senza morirne, ma non penso faccia parte della sua alimentazione soprattutto in ragione della sua anatomia e fisologia
    ."

    Anche a me la cosa giunge nuova, ma sarebbe bello tentare una ricerca approfondita per arrivare a capire se è vero.

    Rimango però dell' idea che potrebbero trattarsi di casi rarissimi che possono avvenire in casi di papagalli che vivono in ambiento promiscui e non propri come habitat.

    Sono stati visti pappagali a Villa Pamphili che si difendevano alla grande da Gazze e Corvi che lasciavano perdere i loro nidi per dedicarsi a quelli di "specie" più leggere

    salutoni a tutti
    Marco Cotti FEO 0004





    http://digilander.libero.it/cocoricoland/index.htm

    http://tarantamyblog.blogspot.com/

    Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
    Ippolito Nievo

  6. #6
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    Sono incuriosito dalla notizia che ci sono pappagalli che nidificano nei centri storici. Anni fa, uscì qui da noi nel giornale locale, una foto di parrocchetti dal collare, scattata da una signora che puntualmente ogni mattina, vedeva questo branchetto di 8/9 soggetti che si nutrivano delle bacche delle sue palme, la signora giurava di non aver visto nessun anello e addirittura appena muoveva la testa, sfrecciavano lontano come avere una terribilissima paura dell'uomo, cosa che fa pensare....[/QUOTE]

    A tal proposito vorrei segnalarvi la presenza di una colonia numerosa di parrocchetti dal collare all'interno dell'orto botanico di Palermo,mi è stato riferito che anni fa un professore di zoologia dell'università abbia liberato una coppia per un esperimento.......a quanto pare ben riuscito!!

  7. #7
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    so che in nuova zelanda i Kea attaccano le pecore beccandole sulla schiena per nutrirsi del loro grasso... ho visto dei filmati...è impressionante. Certo che quel loro becco aguzzo li agevola...![[[//°°

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