personalmente mi trovi (parzialmente) d'accordo solo in casi particolari, dovi si fanno ibridi tra specie comuni e diffuse (almeno in cattività) per esempio sono sempre stato affascinato e attratto dalla possibilità di ibridare un groppone con una calopsitta, vi sono varie fonti che affermano che tale ibrido sia stato realizzato in passato anche se non ne ho mai visto una foto... ne ho avuto il coraggio di farlo, ma in questo caso si parla di specie molto diffuse in cattività quindi se uno ci prova non ci vedo nulla di "pericoloso"
ma se invece parliamo di specie rare e poco diffuse in cattività tali ibridi per me non hanno nessuna logica e senso!!! ho visto ibridi con le giacinto o uno di un vini peruviana... ma ibridi del genere che scopo hanno.. ma soprattutto quale logica!!
si tratta di specie a forte rischio estinzione e con pochi o pochissimi esemplari in cattività (dei peruviana ce ne saranno un paio di coppie al massimo da quello che mi è dato sapere) inoltre i Psittacidi a differenza di altre specie formano dei rapporti di coppia molto forti, e una volta scoppiata una coppia affiatata questi potrebbero anche decidere di non riprodurre più o far passare decine di anni prima che si decidano!!! inoltre molte specie solo per raggiungere la maturità sessuale impiegano anche più di 6/8 anni altre ancora sono poco prolifiche e fanno 1/2 piccoli per covata e a volte anche se molto affiatati saltano delle stagioni...
per questi e altri motivi Charles gli ibridi negli Psittacidi o in altre specie che corrono gli stessi rischi per me sono da evitare a priori!!!
poi se si vuole studiare i rapporti intergenerici fra generi diversi (groppone x calopsitta o ondulato x agapornis) ben venga ma l'importante è che si "sperimenti" esclusivamente con soggetti molto diffusi almeno in cattività!