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Discussione: Il Kakariki di Enzo Patanè

  1. #1
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    Il Kakariki di Enzo Patanè

    Questo è un mio vecchio articolo scritto quando ancora allevavo Kakariki
    IL KAKARIKI
    Italiano: Kakariki dal pileo rosso
    Inglese: Red-fronted Parakeet
    Tedesco: Ziegensittich

    Il kakariki è sicuramente il parrocchetto a cui sono più affezionato.Nel mio allevamento vive una femmina di dieci anni nata dalla mia prima coppia che ho sopranominato "LA PAZZA" a cui sono molto affezionato nonostante sia cieca da un occhio. Da allora sono passati tanti parrocchetti nel mio allevamento ma "LA PAZZA" è sempre presente ed ogni anno mi regala numerosi discendenti.
    Il kakariki è infatti un parrocchetto molto robusto, poco esigente in fatto di alimentazione e alloggio e che si riproduce con estrema facilità. A mio parere è il parrocchetto ideale per i principianti, soprattutto da quando sono apparse diverse mutazioni di piumaggio.
    I due sessi sono simili con un piumaggio quasi totalmente verde a parte il petto, l'addome e il sottocoda che si presentano di una tonalità giallo verde. La sua caratteristica principale è rappresentata dalla fronte, la corona e le redini che sono di un rosso brillante.Le remiganti primarie sono blu intenso.
    La femmina si riconosce abbastanza facilmente dal maschio per il becco e la testa molto meno massicci anti che solo il maschio ha blu
    Lunghezza: 27 centimetri
    Distribuzione: Nuova Zelanda
    Dieta naturale: fiori, nettare, frutta, bacche, semi ed insetti.
    Alimentazione: miscela di semi per piccoli parrocchetti con pochissimo girasole piccolo e molta scagliola; indispensabili frutta e verdure (carota, pera, mela, mais, ecc.); pastoncino proteico per l'allevamento dei piccoli.Personalmente metto a disposizione dei riproduttori un pastone fatto in casa addizionato di semi bolliti e frutta.Osso di seppia (o blocchetti di sali minerali), grit e acqua fresca sempre a disposizione.
    NOTA BENE: i kakariki hanno la necessità fisiologica di fare il bagno ogni qual volta lo gradiscono e almeno una volta al giorno, in caso contrario vanno incontro a deplumazione e "secchezza" della piuma.
    Allevamento in cattività: Ormai ben stabilizzati in cattività, i soggetti disponibli sul mercato sono tutti nati in allevamento in quanto il kakariki è inserito in appendice I del C.I.T.E.S.
    La riproduzione presenta poche difficoltà anche in contenitori poco spaziosi tipo gabbie da cova di 120 x 50 x 50. Onde evitare che i soggetti ingrassino troppo, bisognerebbe, però, alloggiare i riproduttori fuori dal periodo riproduttivo in ampie voliere per permettere loro un salutare moto.
    Sono parrocchetti tendenzialmente molto confidenti verso l'uomo e con il tempo, possono arrivare a mangiare dalle mani dell'allevatore;risultano molto robusti e resistenti alle malattie anche se, per l'abitudine di razzolare sul terreno vanno spesso incontro ad infestazioni di vermi e quindi occerre provvedere a regolari sverminazioni.
    Resistono a temperature minime glaciali senza mostrare alcun segno di sofferenza, anzi non è raro che facciano il bagno a temperature prossime allo zero.
    La riproduzione principale comincia in primavera ma, se alloggiati in ambienti riscaldati e ben illuminati per almeno 14 ore la giorno, si riproducono tutto l'anno.
    Depongono da 4 a 10 uova, solitamente 8 ad intervalli tra 24 e 48 ore ed iniziano ad incubare dal secondo uovo.
    Incubazione 21 - 24 giorni; i piccoli sono nutriti nel nido,dalla femmina imbeccata dal maschio, per quattro - sei settimane ed i giovani che escono dal nido sono normalmente indipendenti dopo una settimana -dieci giorni dall'involo.
    A questo punto, è consigliabile separarli dai genitori che, pur non essendo assolutamente aggrssivi iniziaranno una nuova covata.
    I giovani sono maturi sessualmente intorno ai 10 mesi- un anno, età alla quale iniziano a riprodursi regolarmente (i maschi qualche volta sono fecondi già a quattro mesi) ma, normalmente, diventano buoni allevatori solo al secondo anno di vita.
    Nido :
    Non hanno nessuna particolare necessità di nidi e accettano di buon grado qualunque contenitore gli si presenti. Personalmente utilizzo nidi di base 27x27 cm e di altezza 30 con un foro diingresso di 6 cm, per evitare sovraffollamenti nei nidi (non è raro in soggetti di 3 anni e più avere covate di 8-10 piccoli.
    Sul fondo del nido dispongo uno strato di 2-3 cm di truciolo di legno che la femmina sistemerà secondo le proprie esigenze.
    MUTAZIONI DI COLORE DEL KAKARIKI
    Non esistono molte mutazioni di colore del kakariki anche se attualmente stanno facendosi vive alcune nuove varianti quali la FALLOW e la Lacewing.
    MUTAZIONE CYNNAMON

    Foto by Stan Dumke
    MUTAZIONE PEZZATA

    Foto by Stan Dumke
    MUTAZIONE GIALLA


    MUTAZIONE LUTINA
    I soggetti sono praticamente identici ai gialli ma presentano gli occhi rosso rubino e il giallo solitamente è meno dorato.La mutazione è recessiva ma esiste una varianta in cui la mutazione pur se all'apprenza identica è dominante.

    MUTAZIONE FALLOW

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    Enzo Patanè

    Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere!
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  2. #2
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    E' tuo questo articolo? L'ho letto in rete su di un blog (o simile)...

    Grazie comunque...




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  3. #3
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    Quote Originariamente inviata da Eagles Visualizza il messaggio
    E' tuo questo articolo? L'ho letto in rete su di un blog (o simile)...

    Grazie comunque...
    Si, è mio. Poi in molti l'hanno copiato anche senza permesso.
    Ciao

    Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere!
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  4. #4
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    ciao enzo
    ho notato che la coppia di kakariki che vive nella voliera delle cocorite ed e' l'unica voliera con la terra sul fondo non il cemento
    che il maschio scava dei buchi e cerca gli insetti come fanno le galline solo che i fossi sono precisi e profondi anche 5 -6 cm e larghi una decina di cent.di larghezza

    non so se sia una cosa interessante ma era una cosa che non si poteva notare nelle coppie che vivono in gabbie o voliere senza terreno sottostante
    90DT

  5. #5
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    Quote Originariamente inviata da patrizio raffaele Visualizza il messaggio
    ciao enzo
    ho notato che la coppia di kakariki che vive nella voliera delle cocorite ed e' l'unica voliera con la terra sul fondo non il cemento
    che il maschio scava dei buchi e cerca gli insetti come fanno le galline solo che i fossi sono precisi e profondi anche 5 -6 cm e larghi una decina di cent.di larghezza

    non so se sia una cosa interessante ma era una cosa che non si poteva notare nelle coppie che vivono in gabbie o voliere senza terreno sottostante
    E' un comportamento assolutamente normale.I kakariki in natura sono uccelli terricoli che passano molto tempo al suolo.
    E' una delle ragioni per la quale occorre sverminarli almeno due volte all'anno se allevati al'esterno.

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  6. #6
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    che vivono sul fondo come quasi tutti gli australiani che vivono nelle savane lo sapevo
    ma lo scavare buche mi ha lasiato senza parole
    90DT

  7. #7
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    Se allevati in volieretta con tutolo come fondo vanno lo stesso sverminati??




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  8. #8
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    Come ti ha giustamente suggerito Enzo è meglio sverminarli, io lo faccio anche con i miei che vivono all'interno perchè razzolando e di solito buttando il cibo sul fondo va di conseguenza a finire tra le feci


    RNA AOB SV076-Allevamento GALKA&ANTONY-

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