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Discussione: Alimentazione Ara severa

  1. #1
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    Alimentazione Ara severa

    Buona giornata, sono intenzionato ad acquistare una coppia di ara severa.
    Ho già esperienza con pappagalli di taglia maggiore, come l'ara ararauna o l'ara Chloroptera, con l'Ara severa vi è qualche differenza con le grosse ara nell'alimentazione?
    In letteratura ho letto che la severa è l'unica ara che non si nutre di semi (o almeno in quantità limitata).
    Qualcuno di voi ouo raccontarmi i suoi metodi d'allevamento?
    Grazie in anticipo.

  2. #2
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    Effettivamente, come da te accennato, l'ara severa è l'unica specie appartenente all'omoniomo genere che presenta una dieta essenzialmente frugivora.
    Ciò non significa che non si dimostri in grado di consumare semi secchi, tuttavia resta consigliabile moderarne le dosi, in rispetto delle caratteristiche fisiologiche ed evolutive di questo magnifico Psittacide.

    L'alimentazione «ottimale» in ambiente protetto consiste nella quotidiana fornitura di frutta e vegetali freschi, miscele di legumi e cerali, abbinati ad estrusi per Psittaciformi di media pezzatura e - saltuariamente - semi secchi.
    La frutta rappresenta indubbiamente un prodotto indispensabile, fornibile più volte al giorno in dosi consistenti: le tipologie maggiormente consigliate, oltre ai prodotti nostrani, sono discretamente caloriche e caratterizzate da un moderato contenuto lipidico, atte a soddisfare l'elevato fabbisogno energetico degli esemplari.
    Ottime le macedonie di frutta zuccherina, fichi secchi bolliti, datteri di palma, noci e arachidi, nocciole immature, grossi pezzi di papaya, manghi, verdure a foglia verde carnosa e via discorrendo.

    Anche nel corso del periodo invernale, contrariamente a quanto accade con altre specie affini, la fornitura di cibo umido resta comunque essenziale; tuttavia possiamo accentuare la dose giornaliera di semi secchi, estrusi e granaglie, riducendola durante il resto dell'anno in favore di legumi e cereali (classico misto per colombi) ammollato, bollito oppure germinato.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    Salve, visto che sembra molto ben informato, approfitto per chiederle qualche informazione sul temperamento di queste ara, visto che in rete non ho trovato molte informazioni.
    Nel senso: sono una specie molto aggressiva che necessita di grandi voliere oppure potrebbe bastare un gabbione da 3x1 metri?
    Potrebbero infastidire con le loro urla i soggetti nelle voliere vicino? (Lo chiedo perché nei pressi alla struttura dove sono intenzionato a metterle sono alloggiate diverse coppie di Pionus che sono molto timide è schive)
    Infine, sarebbe preferibile una voliera ben aperta, oppure riparata con molta vegetazione e teli verdi oscuranti?

    So che non sopportano bene il freddo, ma se la voliera è completamente riparata dalle correnti e munita di posatoi riscaldati, possono svernare all'esterno?

  4. #4
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    In quanto appartenente al genere ara, questo affascinante Psittacide non può certo definirsi mansueto e bonario, tuttavia rivela un'indole piuttosto socievole e - in caso di soggetti allevati dai genitori naturali - non dimostra particolari turbe comportamentali, mantenendo un temperamento relativamente equilibrato nei confronti del partner e dell'allevatore.

    Non mi risulta venga considerata una specie notevolmente rumorosa; in linea generale, sarà possibile udire qualche sporadico verso acuto al sorgere del sole, prima del suo tramonto ed, in maniera più accentuata, durante il periodo degli amori.
    Ciò nondimeno, sento di poter affermare con sicurezza che un'unica coppia non arrecherà certo disturbo ad altri riproduttori presenti nei pressi dell'alloggio, anche in caso di particolare suscettibilità di questi ultimi.

    Le ara severa, purché adeguatamente protette, sono in grado di svernare all'esterno con ampia tranquillità, come altresì non presentano particolari esigenze riguardo all'oscuramento ed ingrassamento della voliera.
    Di fatto, allo stato selvatico, sono solite frequentare con egual costanza sia le foreste fitte, che le savane alberate, senza rivelare necessità di riservatezza.

    D'altra parte, essendo animali estremamente attivi e vitali, necessitano di gabbioni spaziosi (non inferiori ai 3 metri di lunghezza), raccomandabilmente muniti di un adeguato arricchimento ambientale, conseguito tramite l'inserimento in voliera i rami, frasche verdi e alimenti dalla consumazione impegnativa, oltre a differenti tipologie di scale, corde, arredi da rosicchiare, ecc...

    Occorre infine ricordare che, trattandosi di un pappagallo arboricolo, anche lo sviluppo verticale della struttura rappresenta una variabile poco trascurabile per il benessere degli animali.
    Personalmente consiglio di mantenersi attorno ai 2,5 metri o - in alternativa - potremo ricorrere all'utilizzo di voliere sospese.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  5. #5
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    Per tornare al discorso alimentare, mi consigli di integrare con alimenti per nettarivori, insettivori o frugivori?
    (Anche sottoforma di pellet o pastone)

  6. #6
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    Come in buona parte degli Psittacidi frugivori, la somministrazione di alimenti dedicati a uccelli insettivori, oltre a camole e uova, può rappresentare un ottimo supporto proteico, nonché uno stimolo chiave per indurre all'estro i riproduttori.

    Le altre tipologie citate non sono certo ritenute indispensabili, tuttavia possono comunque rappresentare una buona integrazione: la decisione spetta principalmente al singolo allevatore, in base alle proprie strategie alimentari ed al tasso di appetibilità del prodotto.
    Saluti,
    Luca Marani.



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  7. #7
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    Certo, sicuramente ne testerò l'appetibilità.
    Ho notato che alle grandi ara non piace il cibo vivo, magari l'ara severa, presentando notevoli differenze, fa eccezione.

  8. #8
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    Per quanto riguarda il cibo vivo, ho notato questo aspetto: le camole della farina vengono talvolta disdegnate, mentre quelle del miele sono molto più appetite.
    È vero che queste ultime sono incredibilmente grasse, però se vengono usate in quantità di ridotte nel solo periodo riproduttivo, non credo causino problemi.
    Inoltre le ara hanno un metabolismo incredibilmente veloce.

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