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Discussione: Bacche rosse

  1. #1
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    Bacche rosse

    Salve, qualcuno sa dirmi che bacche sono? E se sono commestibili per gli uccelli?
    Ne ho viste in abbondanza su un terreno roccioso in riva al mare.
    A dire il vero erano "un po' troppo abbondanti" per non attirare qualche uccello, quindi mi sorge il dubbio che siano tossiche.
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  2. #2
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    sono bacche di lentischio e sono ancora acerbe, per quello non hai visto nessuno che se le mangiava, a maturazione diventano nere e, verdoni, merli e storni ne fanno grandi scorpacciate. In Sardegna tanti anni fa si produceva un olio con queste bacche.

  3. #3
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    Ho cercato notizie sul Lentischio o Lentisco, ed è molto utilizzato per ricavarne l'olio, o per decotti curativi, disinfettanti e stringenti.
    Ma le bacche possono essere somministrate ai pappagalli?
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  4. #4
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    credo proprio di si, io le do a tutti i miei uccelli, sia granivori che insettivori e non ho mai avuto problemi, come tutti gli alimenti freschi basta non esagerare. Non penso che i pappagalli abbiano problemi a "digerirlo". Come ti ho scritto prima molti silvani se ne nutrono avidamente in natura, probabilmente visto che se ne ricava un olio ha una alto tenore proteico e maturando in inverno i selvatici ne approfittano.

  5. #5
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    Grazie mille, allora non mi resta che attendere che maturino e provare a darli ai miei inseparabili.
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  6. #6
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    Con il lentischio, io ed un mio carissimo amico allevatore, ci stiamo dando dentro alla grande.
    I nostri pappagalli ne apprezzano ogni singola parte, dalle bacche, alle foglie, fino ai rametti, quel poco che non viene divorato viene portato dentro i nidi....un successone!!!
    E rimane anche un profumo speziato e resinoso, davvero gradevole.


    Bacche gialle
    Oggi ho notato che adiacenti ad alcune delle voliere del mio amico cresce questa pianta che produce bacche gialle, i suo pappagalli ne mangiano sia le foglie che le bacche, e stanno bene.
    Qualcuno mi sa dire di cosa si tratta?
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  7. #7
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    mi dispiace ma stavolta non posso esserti d'aiuto, non ho mai visto quelle bacche, sembra comunque una pianta non mediterranea.

  8. #8
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    Da una ricerca su internet abbiamo scoperto che si tratta di una pianta esotica originaria del sud America, la Duranta erecta.






    "La Duranta erecta può crescere fino a 6 metri di altezza e può diffondersi altrettanto in larghezza.

    Gli esemplari adulti possiedono spine ascellari, che sono spesso assenti sulle giovani piante.

    Ha le foglie di colore verde chiaro, ellittiche, ovate e disposte sullo stelo a coppie contrapposte, lunghe fino a 7,5 cm.

    I fiori sono azzurri o lavanda, formati in stretti grappoli situati sul terminale degli steli.

    La fioritura avviene dalla primavera fino al tardo inverno, in pratica per quasi tutto l'anno.

    I fiori lasciano il posto a dei grappoli pendenti di drupe di colore giallo/arancio, tante piccole bacche di 11 mm di diametro che contengono diversi semi.

    Ricordiamo che le foglie e le bacche della pianta sono tossiche.

    La Dutanta erecta è abbastanza resistente al freddo invernale, predilige terreni umidi, fertili e ben drenati, e la posizione ideale per una ricca fioritura è in pieno sole. "


    Qualche sito mette in guardia sul fatto che bacche e foglie sarebbero tossiche, ma non è chiaro se sia un avvertimento rivolto unicamente all'uomo.
    Tutti gli ospiti alati (Agapornis, Parrocchetti dalla coda nera, Parrocchetti dal collare, Parroccchetti di Barraband, Roselle di vario genere, Kakariki)) che si sono avvicendati in quella voliera se ne sono cibati per periodi più o meno prolungati, senza problemi.
    In questo momento la voliera ospita alcuni Pyrrhura, ed anche loro se ne cibano senza mostrare problemi.
    Il dubbio però rimane, e il mio amico è indeciso se estirpala o meno.
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  9. #9
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    Dalle mie parti non ci sono questi 2 tipi di bacche
    Graziano RNA 02TT
    Tessera AIAP 078


    Allevamento
    Taranta (green, Dgreen, DDgreen, misty Sf e Df)
    Canus
    Nigrigenis (green)
    Lilianae (green)
    Psittacula eupatria

  10. #10
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    Quote Originariamente inviata da Fabio Musumeci Visualizza il messaggio
    Da una ricerca su internet abbiamo scoperto che si tratta di una pianta esotica originaria del sud America, la Duranta erecta.






    "La Duranta erecta può crescere fino a 6 metri di altezza e può diffondersi altrettanto in larghezza.

    Gli esemplari adulti possiedono spine ascellari, che sono spesso assenti sulle giovani piante.

    Ha le foglie di colore verde chiaro, ellittiche, ovate e disposte sullo stelo a coppie contrapposte, lunghe fino a 7,5 cm.

    I fiori sono azzurri o lavanda, formati in stretti grappoli situati sul terminale degli steli.

    La fioritura avviene dalla primavera fino al tardo inverno, in pratica per quasi tutto l'anno.

    I fiori lasciano il posto a dei grappoli pendenti di drupe di colore giallo/arancio, tante piccole bacche di 11 mm di diametro che contengono diversi semi.

    Ricordiamo che le foglie e le bacche della pianta sono tossiche.

    La Dutanta erecta è abbastanza resistente al freddo invernale, predilige terreni umidi, fertili e ben drenati, e la posizione ideale per una ricca fioritura è in pieno sole. "


    Qualche sito mette in guardia sul fatto che bacche e foglie sarebbero tossiche, ma non è chiaro se sia un avvertimento rivolto unicamente all'uomo.
    Tutti gli ospiti alati (Agapornis, Parrocchetti dalla coda nera, Parrocchetti dal collare, Parroccchetti di Barraband, Roselle di vario genere, Kakariki)) che si sono avvicendati in quella voliera se ne sono cibati per periodi più o meno prolungati, senza problemi.
    In questo momento la voliera ospita alcuni Pyrrhura, ed anche loro se ne cibano senza mostrare problemi.
    Il dubbio però rimane, e il mio amico è indeciso se estirpala o meno.

    Molto interessante...

    Primo, bisogna capire l'attendibilità della fonte di ciò che hai riportato a proposito della descrizione e delle caratteristiche di quella pianta, e magari cercarne anche altre per confrontarle.

    Secondo, è molto significativo il fatto che diversi pappagalli ne abbiano mangiato senza mostrare, mi pare, particolari problemi...
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


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