Visualizza il profilo
Visualizza i messaggi forum
Messaggio privato
Rispondi quotandoDimenticavo: ho notato che i soggetti lutino hanno una taglia più piccola rispetto agli altri, è un caso oppure è una caratteristica del lutino
Mi sono informato in giro come diminuire la taglia durante la selezione degli ondulati di colore: ecco alcuni metodi che ho trovato interessanti, e approfitto per esporre i miei dubbi a voi esperti:
-ridurre l'alimentazione: da quello che ho capito, in cattività la taglia tende ad aumentare a causa delle somministrazioni eccessive di cibo. Fornendo alimenti magri e limitandone la somministrazione, si dovrebbe diminuire le dimensioni di taglia e testa: così come avviene in natura, la stazza dei figli di adatta alle ristrettezze alimentari, diminuendo di taglia.
A me sembra un provvedimento eccessivo: è vero che bisognerebbe ridurre la quantità di semi per evitare che ingrassino, ma comunque durante l'accresciemnto dei novelli ho sempre sentito dire di fornire cibo abbondate e proteico per avvelocizzare l'accrescimento
-lavorare in consanguineità: senza dubbio la consaguineità è un tema molto controverso, c'è chi sostiene sia necessaria, chi la evita come la peste e chi la usa con riguardo.
Anche su questo argomento potremo aprire una marea di discussioni, ma ora lo sto esponendo perché ho letto che lavorando in consanguineita si diminuisce la taglia: potrebbe essere anche vero, ma in questo caso la diminuzione delle dimensioni comporterebbe una notevole perdita di vigore e vitalità.
Inoltre ho sentito dire che per fissare la stazza dell'ondulato inglese sono stati usati proprio accoppiamenti tra fratelli: da quello che ho capito la consanguineita sarebbe paragonata a uno strizzatoio, perché accentua le caratteristiche di una stirpe, sia quelle buone che quelle cattive: quindi se noi incrociamo due fratelli di taglia abbondate otterremo il risultato opposto a quello sperato.
Inoltre in natura, la taglia rimane sempre costante, ma non credo avvengano molti accoppiamenti in omozigosi, altrimenti la specie si sarebbe già estinta.
Voi che ne pensate?
Avete qualche metodo per ridurre le dimensioni di taglia e testa?
Dimenticavo: ho notato che i soggetti lutino hanno una taglia più piccola rispetto agli altri, è un caso oppure è una caratteristica del lutino
Quelli da te elencati sono solo trucchetti che possono servire a ben poco, tranne che per creare un ceppo debole e pieno di tare.
L'alimentazione deve essere equilibrata, è giusto non esagerare, e diminuire le razioni durante il periodo di riposo, per tenerli calmi e indurre la muta....ma i novelli non possono certo essere sottoalimentati.
Anche la consanguineità in questo caso è solo una chimera, già dopo la seconda generazione possono insorgere gravissimi problemi di rachitismo e malformazioni.
Non esistono scorciatoie, bisogna fare selezione, di anno in anno scegliere i soggetti migliori per arrivare alla giusta taglia, ma con la giusta rusticità e robustezza tipiche degli ondulati di colore.
Inoltre, sebbene lo standard prescriva una taglia di 17 cm, dato che la lunghezza media dei soggetti nati in cattività è di 21 cm, per gli esemplari da esposizione vengono tollerate taglie anche di 19 cm.
I mutati ino possono essere più o meno grossi quanto gli altri soggetti, la loro taglia può sembrare più minuta per via del colore omogeneo non delineato dal disegno.
RNA - 442X - RAE - 0487
Grazie Fabio.
Hai ragione: una ferrea selezione prima di tutto.
Quando mi hai detto che accettano taglie di 19 cm, mi hai rincuorato: nessuno dei miei soggetti aveva una taglia di 17 cm, mentre 19 mi sembra anche troppo abbondante. Siccome nello standard c'è scritto che taglie superiori ai 17 cm vengono pesantemente penalizzate più delle taglie inferiori, mi ero preoccupato.
Ma che tu sappia, i giudici misurano i soggetti con un metro o pure vanno ad occhio?
In un libro sugli ondulati, avevo visto scritto che gli o. di colore hanno una taglia di 15 cm. Secondo te è possibile raggiungere questa taglia o è stato un'errore di battitura? Hai mai visto ondulati con taglie inferiori ai 17? C'è da dire che questa edizione è molto vecchia (del 2003) e nel frattempo la taglia potrebbe essere aumentata.
I giudici usano un bastoncino, e il fatto che venga tollerata una lunghezza di 19 cm l' ho letto in un recente articolo del giudice Giovanni Fogliati, uno dei massimi esperti di ondulati che abbiamo in Italia,.
Ho visto e avuto soggetti molto piccoli, ma non erano soggetti sani e forti.
RNA - 442X - RAE - 0487
Grazie Fabio, questo articolo non si trova in rete, vero?
L' ho letto su una copia di Italia Ornitologica, la rivista mensile della FOI, a volte sul loro sito mettono qualche articolo estratto dalle riviste, sarebbe da controllare.
RNA - 442X - RAE - 0487
Ma una curiosità: la taglia continua ad aumentare anche dopo l'involo, oppure una volta raggiunta resta sempre tale.
Perché oggi ho svezzato dei puntelli, gli ho misurati e ho visto che hanno una taglia di 17 cm, mentre i genitori oscillano intorno ai 18 abbondanti.
I novelli continuqno a crescere fino a quando avranno raggiunto la maturità sessuale e avranno messo il piumaggio da adulti.
E comunque un soggetto adulto di due anni sarà sempre più lungo e grosso rispetto a quando aveva un anno.
RNA - 442X - RAE - 0487
Ok, non avevo mai provato a misurare i novelli.
Ma ad esempio, se incrocio 2 genitori di 18, il figlio risulterà di 19, o più o meno la taglia resta stabile?
