Ciao Marco, ho letto che Lucarini ha proposto di fare la medesima cosa anche sull’organetto e tutto sommato ritengo sia una cosa giusta, in questo modo si avrà la certezza se anche quegli organetti che sembrano agata lo sono effettivamente o sono dei pastello selezionati verso l’agata.
Il mio dubbio sull’organetto “agata” è che quando Carlomagno li allevava e aveva raggiunto un livello molto alto sugli organetti pastello nero bruni, da loro nasceva puntualmente soggetti tipici pastello che a livello espositivo non erano validi perché troppo appastellati!!
Anche io molte volte mi sono chiesto se in questi anni nel frattempo gli agata fossero realmente apparsi e confusi con i pastello nero bruni e un giorno ne parlai con un esperto giudice italiano, ma lui mi disse che l’agata non era ancora apparsa, perché nell’organetto in base alla sua natura si sarebbe espressa in modo diverso anche da quei soggetti pastello nero bruni selezionatissimi verso “agata”.
Comunque io non credo che sia apparsa, perchè ad oggi qualche allevatore che avendo accoppiato due soggetti pastello nero bruni qualora ci fosse stato qualche vero agata, sarebbero nati dei maschi ancestrali passepartout portatori di pastello e agata, ma ad oggi nessun allevatore di organetti ha mai detto che da due pastello nero bruni o presunti agata sono nati degli ancestrali.
Maschio agata puro:
x1 = br+ rd ps+
x1 = br+ rd ps+
Femmina pastello nero bruno
X = br + rd+ ps
Y = inattivo o presunto tale
Risultato di accoppiamento
Figli maschi
X1 = br+ rd ps+
X2 = br + rd+ ps
Quindi br+ (ancestrale) è identico in entrambi , l’ancestrale rd+ del pastello (X2) domina sul mutato agata rd ( X1) e l’ancestrale ps+ dell’agata (X1) domina sul mutato ps del pastello (X2), quindi il soggetto pur essendo geneticamente mutato agata e pastello si manifesta come un ancestrale.