Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
+ Rispondi
Visualizzazione dei risultati da 1 a 4 su 4

Discussione: IL CAPPUCCINO A TESTA NERA (A.Capecchi)

  1. #1
    Silver master European Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di marco cotti

    L'avatar di marco cotti
    Registrato dal
    06-07-07
    residenza
    invorio (NO)
    Messaggi
    6,774

    IL CAPPUCCINO A TESTA NERA (A.Capecchi)

    IL CAPPUCCINO A TESTA NERA
    (Lonchura malacca atricapilla Vieillot 1807)

    Il Cappuccino a testa nera è uno dei più noti rappresentanti di quel gruppo di specie conosciute comunemente con il nome di "Cappuccini". Di taglia minuta,



    supera di poco i dodici centimetri, ha la testa, la nuca, i lati del collo, la gola e la parte alta del petto nero brillante. Il rimanente piumaggio è marrone più o meno rossiccio eccetto la parte centrale del ventre e del sottocoda che è quasi nera. Becco color piombo, tarsi e piedi grigio azzurrognolo. Sessi identici.



    Considerato una sottospecie del Cappuccino tricolore Lonchura malacca malacca (Linneo 1766)


    è proprio dell'India, dell'Indocina e della Malacca dove vive spesso riunito in grandi stormi pernottando nel folto di erbe alte o nell'intrico dei canneti, nei quali riesce a muoversi con grande agilità. Il grido di richiamo è breve ma sonoro e squillante; il canto al contrario, anche se emesso con apparente sforzo, è estremamente sommesso e in alcuni momenti per noi afono.



    Solo alla fine della strofa si ode una nota prolungata e acuta che il Moreau paragonò « al suono prodotto dallo sgonfiamento di un palloncino che serve di trastullo ai fanciulli ». Non sappiamo ancora con certezza se quelle parti del canto che sembrano afone lo siano veramente, e agiscano solo per via ottica sui compagni, o se nel contempo vengano emessi ultra*suoni. Costruisce un nido voluminoso chiuso con apertura laterale nel quale depone da tre a sei uova bianche che incuba per circa due settimane. I nati, alimentati con grani ed insetti, lo abbandonano verso il diciottesimo giorno rivestendo la livrea degli adulti a cinque mesi di età.
    Sembra quasi impossibile che per un uccellino così noto e comunemente importato in Italia e all'estero manchino dati certi sulla sua nidificazione in cattività e che, a parte casi relativamente frequenti di incroci con specie affini, la riproduzione captiva in purezza sia ancora avvolta nel mistero. Per convincersene è sufficiente leggere quanto riportato su libri e riviste da Autori che trattano questo argomento.

    EOLI e MENASSÈ la ritengono molto difficile, mantenendosi nel vago. WOOLHAM scrive: « I casi documentati di riproduzione sono pochi ». Però non riporta dove e quando sono avvenuti. MANDAHL-BART, PEYROT-MADDALENA e LOMBARDI sono categorici: « Non si riproduce ». Il SAVINO da parte sua afferma: « Non è noto se sfasi mai riprodotto in cattività ». In merito alla notizia riportata da ORLANDO, secondo la quale un caso di riproduzione in voliera (tre nati portati felicemente al*l'indipendenza) sarebbe avvenuto anche in Italia a Fano, nel luglio del 1954, presso il signor Enzo Boccarusso, la vicenda è nota.




    Sul n° 4/1955 del « Giornale degli Uccelli » il dr. MARTINAT che a quel tempo curava una rubrica nell'ambito di un « Movimento amatori esotici, europei e ibridi » rispondendo ad un quesito di un lettore affermava testualmente: « Del Cappuccino a testa nera pare che non si abbia mai avuto un solo caso di riproduzione in cattività », confortato da autorevoli fonti, tra le quali la « Records of Birds Bred in Captiviry » di Emilius Hopkinson. La notizia riportata dall'Orlando fu comunicata dall'allora Presidente Mostre Ornitologiche di Fano dr. Adanti, come chiarimento a quanto scritto da Martinat e pubblicata nel numero successivo della citata Rivista. Lo stesso dr. ADANTI, però, in un secondo tempo (« Giornale degli Uccelli », dicembre 1955) forniva ulteriori delucidazioni. I tre "Cappuccini" erano sicuramente incroci con il Passero del Giappone, presente in voliera al momento della nidificazione, e la cosa era confermata dalle sue parole: « Taglia superiore a quella dei genitori, mantello più scuro di quello dei genitori, che tende al color caffè. Ven*tre color bianco grigiastro in mezzo con ai lati striature ondulate grigiastre formate come da punti ravvicinati ».
    Per avere informazioni più precise bisogna risalire a oltre un secolo fa. La notizia tratta da Russ « Die Prachtfinken íhre naturgeschichte Pflege und Zucht, Magdeburg, 1879 » è riportata in questo modo dal RONNA: « E' così che non si può affermare la riproduzione in voliera del Cappuccino a testa nera quantunque Russ lo affermi per due casi. Accenna infatti l'ornitologo tedesco degno di fede, che una coppia si era servita di un nido di un Diamante nel quale aveva ammucchiate delle erbe.

    Anzi in quella occasione i due piccoli che erano venuti alla luce sono scomparsi, senza che alcuna traccia potesse far ricostruire la disgrazia, in un cespuglio della voliera ». Ma anche in questo caso niente di probante, benché l'ornitologo tedesco riporti un'esperienza personale e sia degno di fede. Ciò per due validi motivi: trattandosi di voliera mista i nati potevano essere degli incroci; la scomparsa pre*coce dei due nidiacei non permise al Russo di controllarne le caratteristiche somati*che e il comportamento. In sintesi, dalla consultazione della letteratura specifica anche se estremamente ridotta e che copre quasi un secolo, dal libro del Russ a quello del WOOLHAM edito nel 1974, non si ricavano dati certi. Né recentemente la situazione sembra cambiata, secondo quanto riferitomi cortesemente con lettera da TRUFFI alcuni mesi fa. Per questo ritengo possa essere di un qualche interesse la mia esperienza di riproduzione "in purezza?" di questa specie di uccelli. Le virgolette e il punto interrogativo sono d'obbligo per le condizioni nelle quali la riproduzione è avvenuta e per alcuni punti non molto chiari di questo processo. Mi limiterò quindi, dopo poche parole introduttive, alla nuda esposizione dei fatti, trascrivendo dal quaderno degli appunti date e annotazioni. Ne risulterà una descri*zione un po' arida e ripetitiva ma certamente abbastanza esatta e minuziosa. Sarà poi il lettore, esperto di genetica o pratico di ibridicoltura e che vorrà leggere que*sto scritto, a ipotizzare se i tre "Cappuccini d'allevamento" possano essere puri o incroci.


    Nell'ottobre del 1980 acquistai quattro Cappuccini a testa nera che alloggiai in una volieretta interna, per tutto il periodo invernale. Esattamente il 24 marzo dell'anno successivo li trasferii nella grande voliera esterna insieme a numerosi altri esotici. Il mattino dopo notai, con disappunto, che uno era morto per trauma cranico, come potei facilmente appurare esaminandolo. Gli altri tre rimasero in questa voliera fino alla metà di ottobre, trascorrendo la maggior parte della giornata nascosti nel fitto dei cespugli. Durante l'inverno, passato in una spaziosa gabbia in una stanza non riscaldata, uno cominciò a dare segni di malessere, dormendo spesso durante il gior*no e presentandosi arruffato e con le ali leggermente cadenti. Agli inizi della pr*mavera del 1982 li trasferii nella voliera esterna, nella quale tra gli altri (Gould, Amaranti, Cordon blu, ecc. ) misi tre Becchi d'argento (due maschi e una femmina) e una coppia di Passeri del Giappone. Anche in voliera le condizioni di salute di quello malato non migliorarono molto. Se ne stava quasi sempre immobile e "impallonato" al riparo delle fronde, mentre gli altri due si facevano vedere frequentemente allo scoperto; ora sul terreno alla ricerca del cibo, ora posati su qualche rametto bene in vista. Erano comunque abbastanza timorosi e si levavano in volo al mio apparire. Nella prima decade di giugno un Cappuccino depose tre uova in un nido a cassetta per Ondulati, collocato su di un'asta di ferro a circa un metro e trenta centimetri dal suolo e a ridosso di un folto cespuglio che in parte lo nascondeva. Non vi fu nessun apporto di nuovo materiale ma utilizzò quello già presente (rafia) limitandosi a costruire una rada cupola con i fili più lunghi. Le uova covate con assiduità, anche se abbandonate precipitosamente appena mi avvicinavo, risultarono chiare.


    24 LUGLIO - Il Cappuccino o i Cappuccini covano tre uova in un'altra cassetta nido per Ondulati, posta in un punto della voliera distante oltre dieci metri dal primo, ma in condizioni quasi identiche per quanto riguarda altezza dal suolo, forma del nido e materiale (robusti steli d'erba). Anche in questo caso non vi è stato nessun nuovo apporto di materiale, né mai ho veduto i Cappuccini raccoglierlo. E', o sono, molto paurosi e abbandonano il nido appena mi vedono. Non temono invece il cane, un grosso Pastore tedesco, che frequentemente si accuccia vicino alla rete della voliera a meno di un metro dal nido.


    26 LUGLIO - Notato che una coppia di Cordon blu, continuamente disturbata da un maschio della stessa specie, aveva abbandonato il nido, sono entrato in vo*liera e ho provveduto ad aprirlo. Vi erano due sole uova, delle quali uno palesemente infecondo. Ho messo l'altro, già abbastanza scuro e ormai freddo, nel nido dei Cappuccini facendolo rotolare delicatamente all'interno dall'apertura della cassetta, e mi sono rapidamente allontanato. Dopo pochi minuti, riavvicinatomi con la massima cautela, ho veduto che un Cappuccino era nel nido.


    6 AGOSTO - Nel pomeriggio ho notato una strana animazione nella prima parte della voliera e mi sono accorto che il Cappuccino non era nel nido. Entrato in voliera ho visto sulla pianta vicino al nido un giovane Biacco che subito è scivolato a terra scomparendo tra le zolle. Nel nido vi sono un pullus (il Cordon blu) e tre uova tutte embrionate. Malgrado che per ispezionarlo abbia aperto la cupola (rada), il Cappuccino, appena sono uscito, è tornato subito a covare.


    9 AGOSTO - Controllato nuovamente il nido dei Cappuccini. Ho tolto il piccolo Cordon blu, morto e ormai imputridito. Sono nati gli altri tre; sono nudi e chiari (rosa) e già alimentati con grani di panico.


    12 AGOSTO - Non sono ancora riuscito a capire se i Cappuccini che si occupano del nido sono due oppure uno solo (in questo caso si tratterebbe quasi sicuramente di incroci). Fino ad oggi la situazione è la seguente: ad assidui e numerosi controlli, effettuati più volte nel corso dei giorni, un Cappuccino "attillato", eccetto l'episo*dio del Biacco, è sempre risultato presente nel nido, quindi potrebbe trattarsi di uno o di tutti e due quelli in perfetta forma, perché quello malato dovrebbe essere individuabile dall'aspetto. Però malgrado lunghi appostamenti non sono riuscito ad osservare un cambio di guardia. Se spazientito dall'attesa mi avvicino, immediata*mente vola via e non ritorna fin tanto che rimango nelle vicinanze, anche se mi credo ben nascosto. Appena mi allontano, il nido riviene subito occupato. Aggiungo che i Passeri del Giappone, che hanno allevato regolarmente quattro figli e ora covano altre uova, e i tre Becchi d'argento, si sono sempre tenuti alla larga dai Cappuccini e dal loro nido ignorandoli completamente.


    25 AGOSTO - I Cappuccini sono usciti dal nido


    JUvens di Cappuccino testa nera

    .
    28 AGOSTO - Considerazioni sul colore e sul comportamento. Le ali, il dorso e la coda sono di color nocciola. Il cappuccio che nell'adulto è nero, appare nei giovani grigio scuro con stacco abbastanza netto ma con una particolarità: la gola, il collo nella parte inferiore, il petto e il ventre sono di color grigio chiaro quasi uniforme, con stacco messo in evidenza con difficoltà e solo in particolari condizioni di luce. Il becco è grigio scuro quasi nero; piedi e zampe grigio chiaro. Il verso di richiamo è simile a quello degli adulti, ma più flebile. Al momento dell'imbeccata diviene cinguettante, tanto da ricordare, in sordina, quello della femmina del Fringuello, emesso però in rapida successione. A differenza di altre specie (Amranti, Cordon blu, Ventre arancio, ecc.) alla prima uscita dal nido non si dimostrano paurosi e spaesati volando disordinatamente, ma sostano tranquilli sui rami nei pressi del nido controllati da vicino dai genitori (ammesso che siano figli anche dell'altro Cappuccino, in buona forma, che ora sta insieme al primo). Sono robusti, calmi, non paurosi e precoci (cominciano a mangiare da soli). Anche i Cappuccini a testa nera, come gli Amaranti, fin tanto che rimangono nel nido non fanno sentire la loro voce durante l'imbeccata.



    Molto rumorosi invece dopo l'involo.


    5 SETTEMBRE - Non sono ancora riuscito a stabilire se i giovani siano nutriti da un solo adulto o da tutti e due. Ormai sono meno paurosi e usando un po' di precauzione riesco ad assistere all'imbeccata. Entrambi sostano vicino ai novelli ma è sempre uno solo a porgere il cibo. Non avendo pensato a contrassegnarli con anellini di diverso colore, mi è impossibile capire di quale dei due si tratti.


    16 OTTOBRE - Il colore del dorso e della coda tende sempre più al marrone differenziandosi nettamente dalla testa: grigio scuro. Il colore della gola, del petto e del ventre è grigio chiaro pressoché uniforme. Cominciano a mettere qualche piuma nera.


    2 DICEMBRE - I giovani Cappuccini hanno rivestito, qua e là, la livrea degli adulti. Ho potuto notare che le piume grigie molto scure della testa e quelle grigio chiaro dell'alto petto, vengono sostituite da piume nere; mentre quelle marrone chiaro del dorso e quelle grigio chiaro del basso petto e del ventre, con piume di color marrone.


    12 APRILE - Attualmente i tre Cappuccini (dovrebbero essere due maschi e una femmina) sono alloggiati in una gabbia nella stanza riservata agli uccelli. Hanno terminato la muta da circa tre mesi e sono indistinguibili dagli altri due (quello malato morì nel novembre dello scorso anno) tanto nei colori del piumaggio, delle zampe e del becco, quanto nell'aspetto e nel portamento. Anche il canto (due cantano in continuazione) e il grido di richiamo sono quelli del Cappuccino a testa nera. Unico particolare, l'ho notato prendendoli in mano per scorciare loro le unghie, due presentano al centro dell'addome una linea diritta lunga pressappoco un centimetro e larga un millimetro di colore bigio chiaro, formata da piumette che in condizioni normali sono invisibili, perché coperte da quelle marroni più superficiali. Potrebbe essere il tallone di Achille, ma il Woolham descrivendone la livrea nota che i colori del piumaggio di questo uccellino sono due: il nero e il marrone fulvo, tranne una macchia bianca sull'addome.
    Con questo risultato avrei potuto redigere questa nota in modo diverso intitolando « Su un caso di riproduzione in voliera del Cappuccino a testa nera » ma sarebbe stato poco serio perché, a parte le apparenze, non ho la minima prova che si siano riprodotti in purezza. Non ho neppure la certezza che i "vecchi" 'siano una vera coppia, dato che da quando sono in gabbia, ed è dall'ottobre scorso, non sono riuscito a vedere uno dei due cantare con sufficiente chiarezza. Quest'anno metterò soltanto loro due in voliera, senza i Passeri del Giappone e i Becchi d'argento.

    Staremo a vedere.

    BIBLIOGRAFIA
    Cristina P., 1969 - Uccelli da gabbia e da voliera di tutto il mondo, Hoepli, Milano. Eoli P., 1976 - Uccelli da gabbia e da voliera, Fabbri, Milano.
    Grzimek B., 1971 - Vita degli animali - Uccelli - Vol. 3°, Bramante, Milano. Lonza B., 1982 - Dizionario del Regno Animale, Mondadori, Milano.
    Lombardi A., 1974 - Uccelli da gabbia da cortile da voliera, Sansoni, Firenze.
    Mandahl-Bari G. e Peyrot-Maddalena M.G., 1965 - Uccelli da gabbia e da voliera, S.A.I.E., Torino. Martinat S., 1965 - Giornale degli uccelli, 6 (4-6-12).
    Menassè V., 1971 - Enciclopedia dell'ornicoltore, Vol. 1", Encia, Udine. Orlando V., 1959 - Uccelli esotici, Encia, Udine.
    Ronna E., 1915 - Gli uccelli esotici nei loro costumi e dal punto di vista dell'allevamento, Battiato, Catania.
    Savino F., 1954 - Gli uccelli esotici, Resta, Bari.
    Woolbam F., 1974 - Aviary Birds in Colour, Blanford Press, Poole; trad. ital. Uccelli Esotici in Colore, 1979, S.A.F.E. Ed. Zootecniche, Udine.


    Alamanno Capecchi per gentile concessione

  2. #2
    Royal master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Antonio Iaria

    L'avatar di Antonio Iaria
    Registrato dal
    27-09-07
    residenza
    Reggio Calabria
    Messaggi
    1,167

    ^[[[]]^[[[]]^[[[]]
    SV189

  3. #3
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Alessandro Ascheri

    L'avatar di Alessandro Ascheri
    Registrato dal
    23-07-07
    residenza
    Ciampino
    Messaggi
    3,862

    Mamma mia, che bei regali che ci fa il prof. Capecchi! :D
    Grazie, grazie, grazie!


    askerix@outlook.com
    RAE FEO 0027
    ex-RNA AOB SV300

    ex-RNA FOI 76FE

  4. #4

    Un altro dettagliato, interessantissimo resoconto su una specie affascinante
    Grazie!

+ Rispondi

Discussioni simili

  1. testa nera
    Da michael nel forum Cedo
    Risposte: 1
    Ultimo messaggio: 23-10-09, 11: 43
  2. testa nera
    Da petrus nel forum Cerco
    Risposte: 1
    Ultimo messaggio: 30-07-09, 07: 55
  3. Cappuccino testa bianca
    Da Alessandro Ascheri nel forum Altri esotici
    Risposte: 10
    Ultimo messaggio: 14-09-08, 18: 23
  4. Riproduzione In Cattivita' Del Cappuccino Testa Nera
    Da marco cotti nel forum Altri esotici
    Risposte: 4
    Ultimo messaggio: 04-03-08, 16: 23
  5. L’Astrilda guancia nera (Alamanno Capecchi)
    Da marco cotti nel forum Esotici africani
    Risposte: 3
    Ultimo messaggio: 01-10-07, 15: 48

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi