Commovente, allegro e triste insieme come la vita sa essere....grazie per aver condiviso con noi anche questa esperienza, per di più con un uccello spesso non amato...
L’Averla cenerina.
di Alamanno Capecchi.
"Lo vole; lo vole?". La voce che cercava di richiamare la mia attenzione mi giunse di spalle, mentre facevo la consueta passeggiata domenicale per la campagna. Mi voltai: un ragazzotto che conoscevo di vista, di circa otto o nove anni, mi correva dietro tutto sudato ed eccitato tenendo le mani unite e sovrapposte a conchiglia: "Lo vole, è un Ribobolino, l'ho trovato sotto quegl'alberi là" continuò in quel suo vernacolo pisano. In realtà non era un Rigogolo ma un'Averla cenerina, molto piccola e con buona parte del corpo ancora privo di piume. Ringraziai il ragazzo e presi il portafoglio per una mancia, ma lui si schermì con un gesto della mano e scappò via. Allora con l'Averla, chiusa delicatamente nel pugno, mi diressi verso casa. Allevata allo stecco con insetti, pezzetti di carne cruda e cotta e paltoncino per insettivori, crebbe sana e robusta e, a suo tempo, rivestì la livrea degli adulti e divenne bellissima.
Non so se le doti di intelligenza e il grande at¬taccamento che dimostrò per me siano una caratteristica della Specie o se fu un'eccezione; posso dire però che avrebbe potuto gareggiare con le Taccole e le Gazze più sveglie che avevo posseduto. Non sopportava di essere rinchiusa in gabbia e dovevo permetterle di volare a suo piacimento per le stanze. Amava molto fare il bagno e appena mi vedeva con il sottovaso di porcellana pieno d'acqua, usato per questo scopo, si avvicinava. Se uscivo in giardino o a passeggiare per i prati, mi seguiva volando da un albero all'altro e molte volte veniva a posarsi sulle spalle con il becco aperto facendo vibrare le ali, tenute cadenti e discoste dal corpo. Aveva infatti conservato questo particolare comportamento per richiedere il cibo, come fanno quando non sono ancora indipendenti. Le avevo dato un nome: Stellina e la chiamavo come si usa fare con i cani: "Too, too Stellina; too, too Stellina" e lei mi rispondeva e subito accorreva, facendo vibrare le ali anche quando non aveva fame. Questo bisogno di starmi sempre vicina fu la causa della sua morte.
Una mattina, ero solo in casa, fui chiamato al telefono per una commissione urgente e nel tentativo di impedirle di seguirmi come un'ombra, chiusi rapidamente la porta del locale dove eravamo in quel momento: lei previde la mossa e volò rapida verso di me. Rimase a contrasto tra il telaio e la porta e cadde a terra. La raccolsi ponendola sul palmo della mano e la chiamai per nome: Stellina, carezzandole delicatamente le piume. Aveva gli occhi aperti e sembrava guardarmi; un filo di sangue le usciva dall'angolo del becco. Stellina, ripetei; fece vibrare debolmente le ali, poi rimase immobile: sicura¬mente le estreme contrazioni muscolari prima del¬a morte, ma a me piacque immaginare che fosse il suo ultimo saluto. Mi si “chiuse” lo stomaco e per un giorno non riuscii a mangiare.
[WIKI]averla cenerina[/WIKI]
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Alamanno Capecchi
nato a Pontedera (PI) il 25 settembre 1927.
Laureato in farmacia. Zoofilo. Ornitologo dilettante.
Menbro della Società Italiana di Scienze Naturali (Milano)
Rappresentante nazionale C.R.O. ( Commission de ricerche ornithologique) della C.O.M.
Autore di circa trecento articoli pubblicati da riviste italiane ed estere (Avifauna, Uccelli, Italia Ornitologica, Atualidades Ornitologicas, O Paporrubio
Commovente, allegro e triste insieme come la vita sa essere....grazie per aver condiviso con noi anche questa esperienza, per di più con un uccello spesso non amato...
Bellissimo e Commovente!!! Grazie
Fioravante Prontera - R.A.E 0017
Un grazie ad Alamanno per questo struggente e allegro racconto, ed un grandissimo come sempre al nostro ineguagliabile MARCO un abbraccio.^[[[]]^[[[]]^[[[]]^[[[]]^[[[]]^[[[]]^[[[]]
cio' che conta non e' fare molto, ma mettere molto amore in cio' che si fa'
SV331
Semplicemente fantastico......
Grazie Dr. Capecchi
Rosario Balsamo SV284
i miei errori????? nè più nè meno dei tuoi!!!!!
Ufffff!!............//::
NESSUNA SCOPERTA REGALERA' MAI L'EBBREZZA DEL VOLARE......