Sono d'accordissimo, anche perchè nella stessa neuropsicologia, ovviamente destinata al solo studio del cervello umano, è ormai condivisa l'idea che vada posta maggior attenzione al "software", più che l'"hardware".
Il cambiamento e l'apprendimento derivanti dalla sapienza cosiddetta "culturale" (vere e proprie tradizioni apprese di generazione in generazione), è un aspetto largamente utilizzato dai corvidi, e questo testimonia quanto siano le complesse le loro strategie di apprendimento analogiche, che trasmettono le soluzioni dei problemi attraverso le similitudini delle tradizioni già sperimentate e funzionanti nell'ambiente.
Questi aspetti non hanno un facile riscontro biologico, come avviene invece per la memoria, le emozioni o le aree sensoriali...