Ciao Delend,
I Poicephalus possiedono la capacità di digerire facilmente i grassi saturi, ma ciò non vuol dire che non sia necessario moderare le dosi.
Necessitano comunque di una dieta equilibrata, anche se mediamente calorica e arricchita con alimenti più oleosi (datteri di palma, frutta secca, ecc...).
In secondo luogo, bisognerebbe capire cosa intendi per Poicephalus: alcune specie come il robustus, gulielmi, rufiventris e fuscicollis sono caratterizzati da un più alto fabbisogno di grassi ed un metabolismo più veloce rispetto al senegalus, meyeri, rueppellii e Cryptoxanthus.
Chiarito questo primo aspetto, occorre affermare che tutti i pappagalli - di tanto in tanto - necessiterebbero di cure rigeneranti del fegato: qualsiasi sia l'alimentazione fornita, inevitabilmente nel corso degli tempo tale organo tende ad appesantirsi e affaticarsi, non solo a causa di cibi calorici (che obbligatoriamente devono essere forniti in riproduzione o durante l'inverno), ma anche per colpa di eccessivi stress, sia fisici che mentali.
Personalmente preferisco affidarmi a prodotti naturali, somministrati quotidianamente nella miscela oppure forniti in determinati periodi dell'anno: è il caso del cardo mariano e di alcune erbe prative come il tarassaco e la piantaggine (quando disponibili).
In commercio esistono anche i fitoterapici, studiati per uso veterinario e facili da dosare, permettono di ottenere la massima resa nel minor tempo possibile: i trattamenti possono essere eseguiti nell'acqua del beverino o attraverso i cibi umidi (modalità più consigliata), una volta l'anno durante la preparazione alle cove oppure in seguito allo svezzamento dei novelli.
Ogni allevatore può scegliere il metodo che meglio si adatta alle proprie esigenze.