Bellissimo Marco.Grazie per le informazioni che ci dai e per il lavoro svolto!!!!!![[==/][[==/]
IL BECCOGROSSO BLU
Guiraca caerulea, (Linneo 1758)
di Natale Maranini
E' spesso confuso dalla maggior parte degli amatori e rivenditori di Uccelli, con il Frosone blu del Brasile, (Cyanocompsa cyanea) al quale assomiglia nella colorazione del piumaggio sebbene una netta distinzione si rilevi essendo quest'ultimo privo di colore bruno sulle copritrici alari e la taglia che risulta sensibilmente ridotta.
Guiraca caerulea
Cyanocompsa cyanea
Conosciuto più comunemente con i nomi volgari di Vescovo, Monsignore, Guíraca, Beccogrosso blu e Frosone blu,
questo uccello nonostante il becco assai robusto, non appartiene alla Famiglia dei Fringillidi (Fringillidae) cui sono ascritti buona parte dei Frosoni (Genere Coccothraustes) ma alla Famiglia degli Emberizidi (Emberixidae), sottofamiglia dei Cardinalini (Cardinalinae) cui sono ascritti i vari Papi americani (Genere Passerina) come il Ministro, Lazuli, Luisiana e Leclancher.
CARATTERI DISTINTIVI
Il piumaggio del maschio è dominato da un colore azzurro violaceo molto intenso in livrea nuziale, con tonalità più chiare al ventre e ai fianchi. In queste zone le piume presentano all'apice delle piccole bordature bianchicce che si fanno più marcate nel ventre e sottocoda; copritricí alari brune, remiganti e timoniere nere.
Il becco e le zampe sono di colore grigio chiaro.
Il dimorfismo sessuale è assai accentuato avendo la femmina colorazione bruna, salvo una leggera diluizione nella parte ventrale ed una: accentuazione piuttosto marcata del bruno, sulle copritrici alari, sulle remiganti e timoniere.
DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA
Specie monotipica della Regione Neartica, è diffusa negli Stati Uniti meridionali, ma recentemente si è spinta verso nord; sverna nell'America centrale e a Cuba.
HABITAT
Predilige zone umide e cespugliose ricche di bacche e semi immaturi di cui in prevalenza si nutre.
COMPORTAMENTO IN CATTIVITA'
Era una specie affatto rara, ed era reperibile a prezzo accessibile direttamente dalle migliori Ditte di importazione di Uccelli alle quali peraltro era spesso richiesta per scopi puramente ornamentali, grazie alla vistosa colorazione del piumaggio e la grossa taglia (19 cm circa) che contribuiscono decisamente ad aumentarne l'apprezzamento.
Nonostante l'indole poco socievole, il Beccogrosso blu si adatta bene alla cattività e convive con altre specie non aggressive senza recare loro danni materiali, come contrariamente si potrebbe pensare osservando il suo robusto becco, a condizione che lo spazio a disposizione consenta ampia possibilità di movimenti. In questo caso è consigliabile l'aviario esterno nel quale, se ben protetto, può restare tutto l'anno senza bisogno di ricorrere a ricoveri interni per lo svernamento.
ALIMENTAZIONE
Per quanto concerne le norme di mantenimento, i due soggetti che teniamo in voliera interna non dimostrano particolari esigenze alimentari, cibandosi in prevalenza di scagliola, miglio e girasole.
Disdegnano la frutta di ogni genere e la verdura, salvo alcune erbe prative come la Piantaggine (Plantago major) e la Poa (Poa trivialis) di cui ricercano i semi immaturi, mentre sono avidi di tarme della farina che somministriamo a giorni alterni specialmente nel periodo della muta.
RIPRODUZIONE
Sebbene la specie era frequentemente importata e abbastanza nota agli amatori di Uccelli esotici, non ci risulta siano stati effettuati tentativi di fissare robusti ceppi in cattività.
Tuttavia in aviari esterni, collocati in luoghi tranquilli e forniti di fitta vegetazione, la riproduzione è certamente possibile, se ovviamente si riesce a venire in possesso di una coppia.
ALLE MOSTRE
Alle Mostre il Beccogrosso blu è presente soltanto in rarissimi casi.
La innata selvatichezza e la mancata abitudine alla ristrettezza di spazio, costringono il soggetto a dibattersi in disordinati movimenti fra i frri della piccola gabbia da mostra, che ne logorano irrimediabilmente il piumaggio e causano spesso ferite alla fronte e alle ali.
Si suppone sia questa una delle ragioni per cui questo uccello risulta quasi sconosciuto alle Mostre, come del resto è ampiamente giusticata l'assegnazione di bassi punteggi a soggetti esposti in tali condizioni, che abbiamo avuto l'occasione di osservare, sia pure raramente, in passato alle Mostre Federali in cui si contavano meno Canarini e qualche Uccello esotico in più.
Natale maranini
Bibliografia essenziale
Cristina P. - Uccelli da gabbia e da Milano di tutto il mondo - ed. Hoepli - Milano -
1969
Grzimek - Vita degli Animali - Vol. 9 - Uccelli terzo - ed. Bramante - Milano 1971 e
1974
Ultima modifica di roberto ghidini; 13-10-10 a 00: 11
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AOB-sv 617